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Esteri

L’offensiva ucraina: Prima settimana

la settimana dell’offensiva ucraina, gravi perdite magri o nulli guadagni.

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Aree di crisi nel mondo n. 159 del 11-6-23

Siamo ormai ad una settimana dall’inizio dell’Offensiva ucraina, vediamo quindi i momenti salienti e come stia procedendo.

I nostri sospetti sull’inizio delle reali operazioni offensive si sono concretizzati in realtà.

Gli attacchi del settore di Belgorod altro non erano se non distrazioni dall’attacco principale.

Dopo due giorni anche questi reparti si sono ritirati dietro i confini ucraini senza aver ottenuto alcun risultato strategico.

L’attacco principale

Al momento l’azione offensiva di Kiev si va concentrando nel settore su del fronte, per i primi due giorni hanno attaccato violentemente il settore a cavallo tra le regioni russe di Donetck e di Zaparoje.

Il Primo e secondo giorno

Velika Novosolka è stata il centro della prima parte dell’offensiva, le forze corazzate ucraine, blindati appoggiati da carri armati, hanno tentato di oltrepassare le prime difese mobili russe, non si tratta della prima linea di difesa, sia chiaro, quella è più indietro di alcuni km, si tratta invece delle difese attive di reazione.

Quando i Russi hanno individuato le formazioni ucraine, sia qui che più a ovest, presso Novodarovka e più a ovest presso Novodonecke, hanno attivato le difese, sono arrivati rinforzi dalle retrovie e l’artiglieria ha iniziato a bersagliare le colonne corretta con l’uso di droni.

I droni lancet stanno svolgendo un ottimo lavoro colpendo sia le retrovie, è stato distrutto un radar di un sistema IRIS-T, ora inservibile, sia in prima linea dove colpiscono i blindati e i camion con successo.

Presso Novodonecke sono andati distrutti i primi carri ruotati occidentali, gli AMX-10 francesi, ben 3 nel giro di poche ore.

Assieme a questi decine di blindati ed altri carri cingolati di produzione ucraina e polacca.

Secondo il ministero della difesa russo sarebbero stati almeno 300 i soldati ucraini morti in questi attacchi nei primi due giorni.

Territorio russo preso dagli ucraini in questo settore 0.

Terzo giorno, dedicato alla guerra psicologica.

Non sappiamo come o perchè, ma una sezione della diga di Novo Kakovka crolla, non abbiamo avuto notizia certa o prova di esplosioni durante la notte, segnalazioni vaghe di un cedimento progressivo nei giorni scorsi sarebbero forse provati da alcune foto che mostravano una sezione di strada che costeggia la diga crollata, ma nulla è probante.

mappa elaborata dall'autore e di libero uso

L’unica certezza è che durante la permanenza russa oltre il fiume Dnepr, gli ucraini quasi ogni giorno bombardassero la diga proprio per colpire la strada di collegamento che permetteva ai rifornimenti russi di transitare oltre e fu gravemente danneggiata la struttura, forse tutte quelle esplosioni potrebbero aver causato danni non immediatamente visibili ma che la pressione dell’acqua ha utilizzato per causare il crollo in questi mesi.

L’allagamento del bacino del Dnepr causa notevoli danni alle difese russe e anche a quelle ucraine.

I settori maggiormente allagati sono quelli russi, sono più bassi, i campi minati sono stati spostati o fatti saltare dalla piena.

Le trincee inondate e abbandonate.

L’abbassamento del livello del bacino a monte, causa problemi alla centrale nucleare di Zaparoje, che in caso di emergenza non avrebbe acqua a sufficienza per il raffreddamento, per fortuna le autorità russe in vista dell’offensiva ucraina aveva provveduto a spegnere i reattori e a evacuare la popolazione dai villaggi lungo le sponde del fiume.

Il quarto quinto e sesto giorno.

Ricomincia l’offensiva attiva su un nuovo fronte.

Mappa settore di Orykov 10-6-23 mappa di libero uso

Le unità ucraine, sempre un mix di cingolati e ruotati blindati con rinforzi di unità corazzate, stavolta Leopard 2A4 e 2A6 vengono mandate all’assalto per tre giorni di fila a sud di Orikov.

Qui si scontrano col fuoco delle batterie russe che le tempestano di proiettili da 152mm e missili Tos1A, Grad e munizioni vaganti.

Per tutti e tre i giorni assistiamo a ripetuti assalti con pesantissime perdite in mezzi occidentali: MaxxPro, Mastiff, M113, Bradley M2A2 tra il 10 ed il 15% della totale fornitura di Bradley consegnati.

immagine di libero uso
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La notizia più importante è la perdita di almeno 10 carri Leopard 2, sia A4 che A6, saltati su mine o colpite da missili ATGM russi.

La mattina del 6° giorno gli specialisti russi hanno effettuato una prova contro lo scafo danneggiato nei cingoli di un leopard 2A6 abbandonato dall’equipaggio ucraino, colpendolo tra la parte posteriore della torretta e lo scafo con un Lancet3 in genere inefficace contro i T64 ucraini, ebbene il Leopard più moderno ha immediatamente preso fuoco ed è esploso.

Questo è il segno evidente dei limiti progettuali di questo sopravvalutato carro tedesco, progettato per un impiego troppo specifico e improntato al fuoco frontale da posizioni preparate svolgendo il “carosello” avanzando fino alla postazione di tiro, sparando e ritirandosi dove poi ricarica in posizione coperta.

I carri armati sovietici sono invece progettati per impieghi anche di appoggio alla fanteria e pertanto risultano spesso più robusti e adatti a più impieghi come abbiamo potuto constatare durante l’intero conflitto siriano.

Ora dovremo vedere in azione i successivi modelli, i Challenger britannici e se sono stati forniti i Leclerc francesi ma dubito che siano giunti a Kiev.

Pessimo esordio per i blindati pesanti Bradley, davvero pesantemente colpiti dal fuoco russo e persi in quantità considerevole.

Il settimo giorno l’offensiva si muove su tre linee di attacco.

Lobkovo sul lato ovest del fronte, villaggio di piccole dimensioni conteso ora dalle forze ucraine, il fronte a sud di Orikov dove gli assalti sono stati interamente respinti anche oggi, ben tre, ed infine il fronte di Velika Novosolka, come il primo giorno, dove gli ucraini sono riusciti a prendere tre piccoli villaggi vicini uno all’altro, Neskukne, Blagodatne e la piccola frazione di Novodarovka, avanzando di poco meno di 2 Km in una settimana…

Su questo fronte hanno operato le forze speciali delle unità dei marines ucraini addestrate dagli USA, la 35a e la 37 brigata dei marines con appoggio di due battaglioni neonazisti, il 3° battaglione Volyna e il 7° battaglione Arey.

Durante questa settimana di combattimenti sono stati abbattuti diversi caccia ucraini 5 SU25, 2 MIG29, 1Mi8 elicottero, 3 SU27.

Nelle retrovie sono stati nuovamente colpiti diversi grossi depositi di munizioni tra cui uno notevole presso Uman, uno presso l’aeroporto di Mylgorod, e uno presso Rivne.

mappa di libero uso

L’offensiva ucraina ancora non è entrata nel pieno della sua grandezza, e ancora non è arrivata a contatto con la prima linea di difesa russa che è ancora alcuni Km dietro le prime linee di difesa leggera e mobile.

mappa di libero uso

Domani inizierà la grande esercitazione aerea della NATO a cui partecipano 220 velivoli, 110 di questi appositamente giunti dagli USA.

La concomitanza con la festa della nascita della Federazione Russa appare sinistra.

Referendum contro invio armi

Spezzo una lancia in favore della firma dei referendum contro l’invio delle armi a paesi in guerra.