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Cronaca

Il caso Vanunu e i rapporti Italia Israele

Il recente naufragio sul Lago Maggiore ha riportato l’attenzione sui rapporti tra i servizi segreti di italiani e israeliani. Un rapporto solido, che dura da anni.

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Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Il recente naufragio sul Lago Maggiore ha riportato l’attenzione sui rapporti tra i servizi segreti di italiani e israeliani. Un rapporto solido, che dura da anni.

Già dal 1946 i servizi segreti israeliani operano in Italia. I reparti speciali della marina militare israeliani sono nati in Italia. Nel 1948 i servizi segreti israeliani affondano nel porto di Bari la nave “Lino” carica di armi per i Paesi Arabi.

I servizi segreti israeliani compiono diverse azioni in Italia. Anche legate all’operazione “Ira di Dio”, ideata per uccidere i responsabili del massacro di Monaco del 1972. I servizi israeliani hanno tentato anche di creare un collegamento con le Brigate Rosse.

Una delle operazioni più note dei servizi segreti israeliani in Italia è il rapimento di Mordechai Vanunu. Un tecnico nucleare israeliano di origini marocchina.

Vanunu era un sostenitore della causa palestinese. Nonostante ciò nel 1976 viene assunto come tecnico nella centrale nucleare di Dimona. Ufficialmente la centrale aveva scopi civili, in realtà era inserita nel programma nucleare militare israeliano.

Mordechai Vanunu diventa sempre più critico nei confronti del governo israeliano e contrario al programma nucleare militare. Nel 1986 rivela al Sunday Times l’esistenza di un arsenale nucleare israeliano. Notizia coperta dal segreto.

Dopo questa rivelazione, Vanunu trova rifugio in Inghilterra. I servizi segreti israeliani ricevono l’ordine di rapirlo e di riportarlo in Israele. Viene deciso di non operare in Inghilterra per non creare incidenti diplomatici. Inoltre, a Londra Vanunu è ben protetto.

Il rapimento deve avvenire a Roma. Chiaro segno della libertà di movimento che gli israeliani avevano in Italia. Vanunu viene attirato a Roma con l’inganno. Arrivato in un albergo romano, viene narcotizzato. Successivamente chiuso in un baule e caricato su un aereo per Israele.

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Vanunu viene processato e condannato a 18 anni di carcere. In Italia il rapimento di Vanunu venne archiviato come “finto sequestro”.

L’Italia ha una posizione strategica molto importante nel Mediterraneo. Con interessi nei Paesi Arabi e in Africa. Sono quindi normali i contatti con i servizi segreti di altri paesi.

Bisogna, però, evitare quanto accaduto in passato. Quando l’Italia ha ceduto la propria sovranità. Quando il nostro Paese è diventato terreno di guerre tra spie. Con le crescenti tensioni internazionali è tassativo evitare nuove guerre, non possiamo più concedere “licenze di caccia” in territorio italiano. La Storia insegna.

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