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Processo racket mafia foggiana. Emiliano: “La Regione Puglia sarà parte civile”

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Comunicato stampa

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato oggi a Bitonto al Tribunale penale, nell’aula bunker, all’udienza preliminare dinanzi al Gup dott. Anglana, per costituire la Regione Puglia parte civile nel processo sul racket della mafia foggiana, nei confronti degli imputati che hanno richiesto il rito abbreviato.

“La costituzione di parte civile della Regione Puglia è stata ammessa – ha detto Emiliano a margine dell’udienza – ci auguriamo che in futuro ci sia una maggiore collaborazione da parte delle persone offese con gli inquirenti. Il processo è pubblico, ha questa forma perché è un momento nel quale l’intera comunità, seguendo il pubblico dibattimento e il rapporto tra l’accusa e la difesa, accerta la verità che è necessaria per costruire il futuro di ogni gruppo sociale. Sono passaggi rilevanti ed è per questo che siamo qui e ci siamo costituiti con l’avvocato Michele Laforgia che ci seguirà in questo processo”. Rispondendo alle domande dei giornalisti Emiliano ha aggiunto “Abbiamo raccolto immediatamente l’appello della magistratura di Foggia e di Bari.

La costituzione di parte civile della Regione non è una costituzione formale, ci impegnerà nell’istruttoria dibattimentale – se ci sarà – come se tutti gli imprenditori parti offese fossero costituiti. Noi sostituiremo tutti gli imprenditori che non hanno avuto desiderio o coraggio sufficiente di costituirsi parte civile e faremo questo processo come se rappresentassimo ciascuno di loro con tutta l’energia e con tutta la determinazione necessaria all’accertamento della verità.

Se possibile comparirò a tutte le udienze più rilevanti. Saremo in ogni caso al fianco delle parti offese che, anche se non costituite, hanno bisogno di sostegno perché dovranno comunque testimoniare in questo processo e partecipare al dibattimento se vi sarà.

La Regione Puglia sta chiaramente dalla parte della legge, della giustizia, contro le associazioni mafiose e soprattutto dalla parte di Foggia, perché Foggia viene ancora oggi purtroppo massacrata da questa gente che evidentemente riesce, non si sa come, a frenare lo sviluppo economico, l’entusiasmo, la passione e qualche volta anche il patrimonio di chi invece dovrebbe lavorare per creare posti di lavoro, per investire, per creare ottimismo”.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo