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di ADELE DENTICE

L’emergenza è diventata  la normalità. Rifiuti, criminalità, traffico, scioperi, trasporti, scuole, università, acqua, epidemie, I cittadini tranquilli e rassegnati, ACCETTANO TUTTO, tranne piccoli gruppi di esasperati, a volte autentici, altre volte semplicemente dei facinorosi che manifestano “a prescindere”.

Intanto i leghisti, hanno intrapreso la strada della non solidarietà, rifiutandosi, di accogliere i rifiuti campani.



Diversamente la pensa  Vendola, che ha precisato di essere disponibile, ma a patto che si attuai il trasferimento dei 5 milioni di euro, mai arrivati nelle casse della ragioneria della Regione, problema risolto con il si della Puglia che nel’accogliere la monnezza  determina anche la favorevole intesa  tra il Governo e la Regione Puglia per il piano di rientro e,  finalmente , la   sanità e tutte le sue controversie verrà anch’essa dimenticata. Diventerà invisibile , come la spazzatura e la sua emergenza inesistente in Puglia come stigmatizza l’assessore Nicastromentre sollecita la maggioranza a non paragonare l’emergenza campana ad una fantomatica emergenza pugliese

Sempre nell’ottica del rasserenamento degli animi  veniamo tranquillizzati quando ci confermano che , nel nuovo caso Emergenza Campania, saranno smaltiti solo rifiuti speciali perche quelli solidi  sono rifiuti inorganici non biodegradabili e contaminano l’ambiete irreversibilmente’, ma l’assessore crede nella nostra totale disinformazione e negligenza , e, soprattutto, non sa che  molti pugliesi conoscono il l decreto 91/689/EEC dell’Unione Europea secondo cui   molti materiali speciali per le costruzioni sono tossici.

Nell’  ansia di volere rendere  più fulgente nel mondo l’immagine di bontà e accoglienza  dell’amministrazione della Regione Puglia si trascura il piccolo dettaglio  dei  criteri di controllo  severissimi che dovrebbero effettuare le asl e l’ARPA  di Taranto e Bari non solo  sulla  stabilizzazione, nocività e mancanza di odori quanto sulla non radioattività dei rifiuti campani

Non è che non vogliamo essere solidali, come hanno detto il 1 dicembre i sindaci dei comuni interessati all’”accoglienza” dei rifiuti campani, ma a fronte delle rassicurazioni del CITE (Il consorzio partenopeo Cite (Consorzio interprovinciale trasporti ecoambientali, che già nel 2008  si assicurò 8 milioni di euro promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Protezione Civile per lo smaltimento nelle discariche del tarantino dei rifiuti dell’emergenza campana), che ci parla di un terriccio inodore e stabilizzato , quindi inerme  ,val la pena riportare alla memoria qualche nota storica rispetto alla monnezza radioattiva campana

Si tratta del  giugno 2008 e  febbraio 2010 quando il  giornale spagnolo El Pais e La Repubblica-Napoli ci informarono che  La Germania ha scoperto tassi di radioattività superiori al consentito nella spazzatura già stabilizzata inviata da Napoli e destinata all’inceneritore di Amburgo si trattava nello specifico di  iodio 131,( trattamento oncologico dei tumori delle ossa e della tiroide)

Ogg, che si delinea drammaticamente la nuova i emergenza campana 2010 Nicastro si limita a rincuorare  la popolazione , e messo alle strette si limita d ammettere la propria ignoranza e di non averne ancora proficuamente parlato con il Governatore, che tra i suoi compiti c’è quello di provvedere ad un adeguato sistema di controlli.

La Puglia è fuori dell’emergenza rifiuti ci continuano a dire ,  ma  il numero enorme di discariche di rifiuti industriali disseminate su tutto il territorio, non sempre rilasciate secondo i criteri della trasparenza, non sono forse anch’esse emergenza ?  ci convincono che per  non arrivare al collasso Campania meglio subito prevenire approfittare  dalla filosofia dell’emergenza su cui si costruisce il businnes della politica e delle pubbliche amministrazioni e subito istallare tanti  inceneritori e convincere la cittadinanza che non c’è alternativa se no c ritroveremo sommersi come Napoli , Terzigno dove ora stanno approntando i tanto desiderati Termovalorizzatori o fabbriche di cancro. E i partiti pro cancer celebrano  il patto del  nuovo oro che accomuna le organizzazioni criminali e le nuove mafie quelle degli imprenditori del Nord e del Sud  e in questo accordo,  davvero, l’unità d’Italia è fatta.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo