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Ambiente

Overshot day: giovedì scorso l’umanità consumato le risorse annuali del pianeta.

La data, starebbe ad indicare il preciso giorno, in cui come genere umano abbiamo consumato tutte le risorse biologiche che il pianeta Terra ha rigenerato per l’anno corrente.

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DI NICO CATALANO

Credit foto  Ashish Lohorung license CC BY-NC-SA 2.0

Lo scorso 29 luglio, si è celebrato l’earth overshot day. Nel 2021, l’esaurimento totale delle risorse naturali è avvenuto circa un mese prima rispetto allo scorso anno, quando fu posticipato addirittura al 22 agosto, a causa del lockdown mondiale imposto dalla pandemia. Un’inversione di tendenza durata solo un anno, infatti quest’anno, tale ricorrenza è ritornata a manifestarsi in anticipo, così come già accadeva da qualche decennio. Nel 1970, ad esempio, la giornata era caduta il 29 dicembre, e man mano che si è andati avanti con l’avvicendarsi degli anni, per via dei ritmi frenetici ed incontrollati imposti dalla cosiddetta modernità, sono state sempre maggiori le risorse dell’ambiente consumate dall’umanità, tanto da anticipare sempre più questo allarmante evento. Nell’ultima metà di secolo, il consumo da parte dell’uomo di risorse biologiche prodotte dal Pianeta è costantemente aumentato oltre le possibilità di compensazione della Terra. Per soddisfare gli insostenibili stili di vita adottati da quasi due terzi dell’umanità, oggi ci vorrebbe a disposizione una superfice pari a quella di una Terra e mezza. Inoltre, dal 30 di luglio, ben oltre cinque mesi prima della fine dell’anno, il nostro Pianeta è in credito sulle risorse del prossimo anno, a dimostrazione di un utilizzo globale non sostenibile delle stesse. Un deficit mondiale che, continuando di questo passo, ci porterà come genere umano a esaurire in breve tempo tutte le risorse del pianeta. Ancora più preoccupante è la situazione italiana, difatti il nostro Paese avrebbe esaurito le risorse naturali già lo scorso 13 maggio, secondo i dati pubblicati dal Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca internazionale preposta al monitoraggio dell’impatto ecologico umano sul pianeta. A detta di diversi scienziati, per ridurre l’impronta ecologica dell’intera umanità, servirebbe un dimezzamento delle emissioni globali dei combustibili fossili (gas metano, petrolio e carbone) per poter posticipare l’Earth Overshoot Day di 93 giorni, ovvero di oltre tre mesi. Implementare l’utilizzo di forme di energia alternativa e pulita rappresenta un primo importante passo. Ma oltre a tutto ciò, servirebbe a monte anche un serio ridimensionamento dei nostri stili di vita, tramite comportamenti virtuosi improntati su minori consumi. Continuiamo a prendere dalla Terra più di quello che possiamo, sottraendo risorse alle future generazioni. Possiamo invertite questa tendenza solo attraverso la diffusione di una maggiore consapevolezza che l’attuale sistema energivoro e consumistico sta portando l’umanità verso l’autodistruzione. È giunto il momento per l’umanità di cambiare rotta.

Agronomo, ricercatore ecologista, divulgatore e saggista