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Ambiente

Iniziativa del Forum Salviamo il Paesaggio per frenare il consumo del suolo.

Nei giorni scorsi, il Forum Salviamo il Paesaggio ha chiesto a tutti i consiglieri regionali e comunali, di presentare una mozione nei rispettivi consigli, al fine di ottenere l’esatto calcolo in bilancio dei costi derivanti dal consumo di suolo. Un modo per aumentare la consapevolezza delle comunità verso il costo provocato dalla cementificazione dei suoli.

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DI NICO CATALANO

Credit foto:  suRANTo dwi saputra license CC0 1.0

L’attuale crescita economica dell’umanità, strettamente collegata all’aumento smisurato del consumo e dell’uso delle risorse irriproducibili, produce effetti negativi per l’ambiente, il clima e la salute umana. Questo è il risultato di uno studio scientifico, pubblicato in un recente rapporto dall’agenzia Europea dell’ambiente (Eea), l’organismo della UE preposto al controllo del monitoraggio sulle condizioni ambientali Europee. Proprio rispetto a quest’ultimo rapporto, il “Forum Salviamo il Paesaggio” ha lanciato da qualche giorno una nuova campagna nazionale, chiedendo a tutti i consiglieri regionali e comunali, la presentazione di una specifica mozione nei rispettivi consigli, al fine di ottenere l’esatto calcolo in bilancio dei costi derivanti dal consumo di suolo. Il Forum Salviamo il Paesaggio, che in Italia annovera oltre mille organizzazioni e  decine di migliaia di persone aderenti, tramite tale iniziativa, vorrebbe amplificare quanto è emerso dall’ultimo rapporto sul consumo di suolo riferito al 2020, redatto dall’istituto superiore di protezione e ricerca ambientale (Ispra). Secondo quanto riportato nel sopracitato documento, nel 2020, nonostante i ripetuti lockdown, il cemento e l’asfalto hanno ricoperto altri 57 chilometri quadrati di bel Paese, ad una media di oltre 15 ettari al giorno. Tra le Regioni italiane, con la percentuale più elevata di cementificazione vi è la Puglia, con le provincie di Lecce e Bari a guidare l’infausta classifica. Tale insensata azione sta provocando, oltre agli evidenti oltraggi dal punto di vista ecologico, anche delle conseguenze economiche negative. Difatti, sono stimati in oltre tre miliardi di euro annui, i costi nascosti dovuti alla perdita dei servizi eco sistemici, che il suolo non è più in grado di fornire a causa della crescente impermeabilizzazione avvenuta negli ultimi otto anni. Sempre secondo Ispra, il costo annuale medio per la perdita dei servizi eco sistemici, sommata alla sottrazione di risorsa organica perduta dal suolo, sarebbe compreso tra 90mila e 110mila euro l’anno per ciascun ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato. L’equilibrio dell’ecosistema suolo, è importante in quanto ogni ettaro di terreno fertile coltivato può sfamare sei persone per un anno. Inoltre, un ettaro di suolo assorbe circa 90 tonnellate di carbonio, la stessa quantità di COche l’equivalente superficie di terreno cementificata, rilascerebbe nell’atmosfera, accelerando ulteriormente l’inquinamento e il surriscaldamento climatico in corso. Infine, in questo particolare periodo storico, caratterizzato da lunghi periodi siccitosi, nonché da precipitazioni atmosferiche di portata e frequenza eccezionali, ogni ettaro di terreno, essendo in grado di drenare quasi 4 milioni di litri d’acqua piovana, garantisce sia le risorse idriche necessarie allo sviluppo della vita, contribuendo nel contempo a contenere gli effetti deleteri di possibili inondazioni e alluvioni. L’invito del Forum ai consigli regionali e comunali, è quello di inserire come voce di costo nei rispettivi bilanci, la somma di 100 mila euro per ciascun ettaro di suolo impermeabilizzato, ovvero una media di 10 euro per ogni metro quadrato ricoperto da cemento e asfalto, a partire dall’annualità in cui il consumo di suolo è stato accertato. La cementificazione del suolo, ha come conseguenze oltre agli elevati costi ambientali e sociali anche importanti ripercussioni economiche –finanziarie sui bilanci di regioni ed enti locali. Aumentare la consapevolezza delle comunità verso tali problematiche è un dovere primario per la politica. 

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Agronomo, ricercatore ecologista, divulgatore e saggista