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ALFREDINO RAMPI, IL BUIO NEL POZZO DELL’IGNORANZA

La profanazione della tomba di Alfredino è frutto della più nera ignoranza. Opera di una persona che ignora Storia e sentimenti.
Rischiamo di finire in un buio pozzo fatto di ignoranza e odio. Oggi è Alfredino Rampi a salvarci. Che ci ricorda ogni dieci di giugno di cosa è capace il popolo italiano. Con cuore e coraggio.

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Credit foto https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_di_Vermicino#/media/File:Alfredino_Rampi.jpg

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Una notizia che ha scosso tutti. Una mano ignota, si spera per poco, ha profanato la tomba di Alfredino Rampi. Scritte offensive e undici svastiche hanno insudiciato la lapide che reca la foto di Alfredino, di suo fratello Riccardo e di sua nonna.

Un gesto infame a prescindere. Ancora più devastante perché colpisce il cuore di tantissimi italiani che non hanno dimenticato quel giugno 1981.

Il 10 giugno 1981 Alfredo Rampi, un bambino di sei anni, precipita in un pozzo artesiano a Vermicino, in località Selvotta, frazione di Frascati. A pochi chilometri da Roma.

Per tre giorni verrà tentato l’impossibile per salvare Alfredino. L’Italia intera si ferma. La Rai trasmette per ore la diretta di una storia di che tutti volevano a lieto fine.

Nel 1981 non eravamo organizzati per una simile emergenza. Non c’erano mezzi e protocolli adatti. Avevamo in abbondanza solo cuore e coraggio.

Con cuore e coraggio Vigili del Fuoco e volontari hanno lottato per strappare Alfredino alla morte. Sul posto anche Sandro Pertini. Per molti una presenza inopportuna, in realtà era dove volevano essere milioni di italiani.

Figlio e fratello di tutti. Questo diventa Alfredino Rampi.

Il 13 giugno 1981, tutti piangono. Alfredino è morto. Niente lieto fine.

La Signora Franca, madre di Alfredino, pur devastata dal dolore pensa immediatamente a cosa fare per evitare il ripetersi di una simile tragedia.

Sarà lei a sollecitare l’intervento del Presidente Pertini. Deve nascere un’efficiente Protezione Civile. Ci vorrà qualche anno per avere l’attuale Protezione Civile.

Sono passati tanti anni, Alfredino Rampi viene ricordato a giugno di ogni anno. Molte delle lezioni della sua vicenda, però, sono state dimenticate. Rimosse.

Molti giovani ignorano la vicenda di Vermicino. Purtroppo, ignorano molte cose della Storia italiana e mondiale.

Il male oscuro che minaccia i nostri tempi è l’ignoranza. Sempre più preoccupante.

Ignoranza che alimenta le fake news, diventate armi militari.

Superficiale e spesso anacronistico l’insegnamento della Storia nelle scuole italiane.

Non è sufficiente insegnare date e avvenimenti. La Storia è fatta di emozioni, di sentimenti, di ragionamenti. Questo è necessario trasmettere.

La profanazione della tomba di Alfredino è frutto della più nera ignoranza. Opera di una persona che ignora Storia e sentimenti.

Rischiamo di finire in un buio pozzo fatto d’ignoranza e odio. Oggi è Alfredino Rampi a salvarci. Perché ci ricorda, ogni dieci di giugno, di cosa è capace il popolo italiano. Con cuore e coraggio.

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