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Negazionisti, una vita in Inception

“Il clima non esiste, non può farti male”, ma se chiudi gli occhi il problema non scompare.

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Immagine di copertina realizzata da GianloIngrami.

di Alessandro Andrea Argeri

“Nulla è come sembra. È tutto un sogno, una menzogna”, una vita in Inception, o nel Matrix. No-vax, negazionisti del cambiamento climatico, della siccità, della scienza. Il Paese di Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Rita Levi-Montalcini, ridotto a patria della stregoneria. Ma se nel Medioevo le catastrofi si riconducevano a punizioni divine, adesso semplicemente si negano, forse per effetto di-vino.

Ebbene il Covid è un raffreddore, i reparti di terapia intensiva riaprono per gli ipocondriaci, il cambiamento climatico è una favola, il Po è in perfetto stato, l’acqua è trattenuta alla fonte per aumentare i prezzi per incrementare i guadagni delle lobby alimentari, subentrate in estate a quelle farmaceutiche. Evidentemente le due si danno il cambio col batti cinque come nel wrestling. Ancora, i ghiacciai sono photoshoppati, l’Ucraina ha invaso Putin, Kiev si bombarda da sola, oppure sono i suoi edifici ad attaccare le bombe russe. Proprio insolenti questi ospedali! Dovrebbero spostarsi per non intralciare la traiettoria dei missili da crociera. In tutto questo la terra è piatta. Apposto così.

Lo scioglimento della Marmolada avrebbe dovuto sensibilizzare sul tema ambiente, invece ha ottenuto l’effetto opposto. “Non si può pensare al clima, ci sono ben altre priorità”: dai gossip di palazzo Chigi alla consacrazione della mozzarella, dalla difesa del Presepe alla tutela dei cavalli del Palio, dalla maggioranza di governo al programma del nuovo partito col nome di una lista civica, dagli incontri di politici in autogrill alla censura dei cartoni animati.

Una teoria in questi giorni mi ha colpito più di tutte. <<I meteorologi all’unisono tirano fuori dal cilindro il classico “cambiamento climatico”. Basta questo termine per smorzare sul nascere ogni dibattito e ogni dubbio. La tecnologia esiste e qualcuno sta “giocando” da molto tempo col clima grazie a HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) e altre diavolerie, come laser satellitari e cannoni a energia diretta. Ufficialmente HAARP rientra in un programma militare di studio delle proprietà della ionosfera per il miglioramento delle comunicazioni e dei sistemi di sorveglianza. Così dicono: si tratta di un trasmettitore costituito da una serie di antenne, in grado di trasmettere onde elettromagnetiche ad altissima potenza sulla ionosfera. Ma sarebbe più calzante definirlo un gigantesco «riscaldatore» in grado di generare notevoli e non prevedibili alterazioni della fascia dell’atmosfera elettricamente carica chiamata “ionosfera”. Sparando energia ad altissima potenza nella ionosfera questa può venire riflessa in modo mirato su obiettivi nella terra ferma, andando di fatto a modificare l’ambiente e il clima>>. Il luminare della scienza di Facebook ha parlato. I discepoli hanno condiviso. C’è materiale a sufficienza per il sequel di “Zoolander”, o per un nuovo lavoro di Woody Allen. Il titolo potrebbe essere proprio “una vita in Inception”. Se si posa un attimo il telefono però, ci si potrà facilmente accorgere di come, soprattutto al sud, in meno di mezz’ora si può passare dai 40 ai 18 gradi, o viceversa.

Nell’unico Paese dove se hai studiato sei automaticamente colluso con i poter forti, i politici di destra hanno paura a definirsi di destra, mentre quelli di sinistra si autocensurano perché temono di sostenere programmi di sinistra. Ma filosofeggiare sul negazionismo ha il suo valore relativo. Non è normale avere quattro mesi di caldo con temperatura media oltre i 35 gradi, né registrare un picco di dieci gradi sul ghiaccio. Tuttavia, se di fronte alla più grande crisi ambientale della storia di questa Repubblica l’unico strumento dei politici italiani sono i messaggi di cordoglio per le vittime, questa sarà soltanto la prima tragedia.

Una catastrofe climatica attesa, annunciata, prevista, descritta ma sottovalutata, derisa, accantonata, negata. Città impreparate senza piani di adattamento soffocate dalla carenza di acqua, nonché dall’incapacità di governare il cambiamento. D’altronde, la lotta ai danni ambientali non sposta voti, l’odio sociale alimentato dai partiti sì. Ma io alla fine ho fiducia nella nostra stimabilissima classe dirigente. Sicuramente in questi giorni di siccità abbiamo pensato di approfittare dei fiumi in secca per ripulire gli alvei dalla spazzatura, così da prepararli alle alluvioni imminenti, giusto? Siamo scaltri, noi! Oramai abbiamo capito come funziona il meteo, no? Incredibile! Sempre un passo avanti noi “eatalyans”!

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Giornalista regolarmente tesserato all'Albo dei Giornalisti di Puglia, Elenco Pubblicisti, tessera n. 183934. Pongo domande. No, non sono un filosofo (e nemmeno radical chic).