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ORA CHI CHIEDERA’ SCUSA AGLI UTENTI E A MICAELA QUINTAVALLE?

In questi giorni la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per quattordici persone. Funzionari e dipendenti dell’ATAC. L’azienda di trasporto pubblico controllata dal Comune di Roma. L’accusa è incendio colposo.

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Credit foto https://abitarearoma.it/incendio-disastroso-nel-deposito-atac-di-tor-sapienza/

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

In questi giorni la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per quattordici persone. Funzionari e dipendenti dell’ATAC. L’azienda di trasporto pubblico controllata dal Comune di Roma. L’accusa è incendio colposo.

Secondo l’accusa la loro condotta ha portato all’incendio di diversi bus tra gennaio e agosto 2019. Bus carichi di passeggeri. Solo la prontezza degli autisti ha evitato vittime. Ovviamente saranno i giudici a stabilire eventuali responsabilità penali.

Le indagini hanno portato alla luce una realtà sconcertante. Autobus con più di 500.000 km, pezzi di ricambio “usati ed usurati, ricavati da veicoli in attesa di rottamazione”, controlli superficiali o nulli sui mezzi prima di rimetterli in servizio dopo la manutenzione.

Il 3 gennaio 2019 prende fuoco un autobus immatricolato nel 2006 e con la bellezza di 597.680 km percorsi. Fatalità? No, sullo stesso bus tra aprile e ottobre 2018 si erano verificati due principi d’incendio. Eppure il mezzo è stato rimesso in servizio.

Nel maggio 2019 prende fuoco un bus immatricolato nel 2013, con 453.588 km. Il motore era stato appena sostituito eppure “una perdita di fluido infiammabile dal circuito idraulico del motore dell’idroventola” provoca l’incendio. Come può succedere con un motore appena cambiato?

Giugno 2019, prende fuoco un autobus “che aveva dato segni concreti e ripetuti di elevato rischio incendio”.

Invece di assicurare la regolare e corretta manutenzione, il rischio “veniva spostato sugli utenti”. La situazione è grave, così viene descritta negli atti della Procura: “L’elevata vetustà del parco mezzi, l’utilizzo di parti di ricambio usate e non di elevata qualità, la non elevata efficienza di servizi di manutenzione programmata e correttiva, oltre alla non elevata efficienza delle ditte esterne alle quali Atac affida parte dei servizi manutentivi”.

La situazione è tanto grave che nell’Aprile 2022 la Procura di Roma impone all’Atac di mettere in sicurezza bus e depositi. Per garantire la sicurezza dei passeggeri deve intervenire addirittura la magistratura. In qualsiasi altra nazione lo scandalo sarebbe stato enorme. Da noi invece il silenzio.

Viene naturale una domanda, ma i vari Sindaci e Assessori come potevano ignorare la disastrosa situazione della manutenzione in Atac? Non potevano. Non dal 2013 almeno. Anno in cui inizia l’attività sindacale di Micaela Quintavalle.

Lei ha segnalato per anni e pubblicamente i tanti problemi dell’Atac. Iniziando proprio dalla scarsa manutenzione. Nel settembre 2018 viene licenziata proprio per aver rilasciato un’intervista che elencava le cause dell’incendio dei bus. Le sue parole sono state confermate dalle indagini della Procura di Roma. Parole che è giusto riascoltare, perché mettono i brividi alla luce di quanto accertato dagli investigatori.

https://www.iene.mediaset.it/video/atac-intervista-le-iene-autista-sindacalista-denuncia-bus-in-fiamme-roma-micaela-quintavalle-licenziata_181397.shtml

Dopo questa documentata intervista del maggio 2018, Atac che provvedimenti prende? Verifica lo stato dei mezzi? No sospende dal servizio Micaela Quintavalle e poi la licenzia. Perché sarebbe venuto meno “il rapporto fiduciario” tra datore di lavoro e lavoratore. E il rapporto fiduciario tra utente e Atac? La Quintavalle ora è medico e vive la sua vita lontana da Atac. Ciò non diminuisce la gravità di quanto accaduto. I funzionari Atac che omettono di verificare quanto denunciato dalla Quintavalle e decidono invece di licenziarla, hanno rispettato la legge? A questa domanda possono dare risposta solo le Istituzioni preposte.

Utenti e autisti che correvano il rischio di morire bruciati in un bus. Una lavoratrice onesta licenziata per aver fatto il proprio dovere. Una pagina nerissima per Roma e per l’Atac.

Qualcuno chiederà mai scusa a noi utenti, ai lavoratori e alla Quintavalle? Simbolicamente il Sindaco di Roma e i vertici Atac dovrebbero reintegrare Micaela Quintavalle in Atac. Sarebbe il minimo.

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