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Cronaca

Serena Mollicone e l’informativa Evangelista

Pubblicato

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di PIERDOMENICO CORTE RUGGIERO

Quello che non si dice


Se siamo arrivati alle porte del dibattimento, per l’omicidio di Serena Mollicone, il merito è di Guglielmo Mollicone, dell’impegno degli investigatori e della Procura. Molto si deve al lavoro del Maresciallo dei Carabinieri Gaetano Evangelista. Comandante, dal 2004, della Stazione Carabinieri di Arce. Le indagini ripartono da lui e grazie a lui. Nell’Arma dei Carabinieri, il comandante di stazione, ha un ruolo cruciale. Sottufficiale esperto che conosce perfettamente il territorio della sua giurisdizione, che conosce ogni persona, ogni fatto. Il comandante di Stazione, è il fondamento investigativo e di intelligence dell’Arma dei Carabinieri. Il Maresciallo Evangelista, appena arrivato ad Arce, si occupa subito del caso di Serena Mollicone. Legge gli atti, ascolta le persone, attiva gli informatori. Tutto il suo lavoro confluisce in due informative. L’informativa 79/5 del 14 febbraio 2007 e la 79/5-1 del 24 ottobre 2007. Sono queste due informative a contenere le basi che hanno portato al processo. Evangelista però non si limita a indicare il possibile coinvolgimento dei Mottola, di Quatrale e Suprano. No. Evangelista ricostruisce tutte le dinamiche esistenti in Arce nel 2001. Spaccio di droga sicuramente, ma non solo. Evangelista, con  coraggio indica anche legami tra il mondo politico-imprenditoriale di Arce e il Maresciallo Mottola. Il Maresciallo Evangelista  va oltre la semplice indagine sulla caserma di Arce. Lui indaga su Arce. Spaccio di droga, amori mercenari, intrallazzi di bassa politica, sim telefoniche intestate a persone ignare. Questo si trova nell’informativa Evangelista. Non daremo dettagli per tutelare la privacy di persone che ricoprono cariche pubbliche elettive e inoltre la loro posizione non è entrata in dibattimento. L’informativa Evangelista, ha il merito di mettere in guardia dal rischio di banalizzare il movente del delitto Mollicone, di banalizzare le operazioni di depistaggio. L’omicidio di Serena Mollicone e il relativo depistaggio, non è frutto di una banale lite. No. Quello che appare chiaro leggendo l’informativa, è che l’omicidio di Serena Mollicone era la buccia di banana su cui poteva scivolare rovinosamente, un sistema di malaffare ad Arce. Il punto cruciale non è solo l’assassino di Serena, ma cosa le relative indagine avrebbero potuto indirettamente svelare. Ecco perché, forse, l’assassino ha goduto di protezioni di soggetti, non direttamente collegati all’omicidio. Serena si muove in pieno giorno, su strade trafficate, non è credibile che nessuno l’abbia mai vista. Il Maresciallo Evangelista, descrive anche la nascita della pista satanica per l’omicidio di Serena Mollicone. Sia sul cellulare di Serena e sia su quello di Guglielmo, vengono trovate in rubrica sigle che richiamavano a Satana. Anche per Arce girano voci riguardo alla pista satanica. Un depistaggio, di cui Evangelista ricostruisce le fasi e ipotizza le persone coinvolte. Gli imputati sono cinque, se sono coinvolti nell’omicidio lo diranno i giudici. Sicuramente però esiste una seconda fase dell’indagine, ancora da completare, quella sui meandri oscuri di Arce nel 2001. Che forse contiene anche ulteriori risposte sull’omicidio di Serena Mollicone. E abbiamo bisogno di tutte le risposte. Tutte.

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