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Cronaca

SERENA MOLLICONE NON E’ A FONTECUPA

Perché associamo il nome di Serena Mollicone alla località Fonte Cupa ora Fonte Serena? Certo è il luogo dove è stato trovato il suo corpo. Il luogo dove è stata trasportata morta. Non ci sono i sorrisi di Serena, i momenti spensierati con i genitori e la sorella. Non c’è vita a Fonte Cupa. L’anima di Serena Mollicone non è a Fonte Cupa. Una discarica che nemmeno dovrebbe essere associata al nome di Serena. Un luogo maledetto scelto dal suo carnefice.

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Credit foto https://dilei.it/lifestyle/serena-mollicone-delitto-arce/1166233/

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Le recenti polemiche sulla bottiglia di vino fotografata durante il compleanno del Prof. Carmelo Lavorino, che coordina la squadra di consulenti della famiglia Mottola, ha acceso nuovamente i riflettori sulla tragica vicenda di Serena Mollicone.

Non sprecheremo parole sulla vicenda, già ben raccontata da altri https://www.frosinonetoday.it/cronaca/omicidio-mollicone-bottiglia-fonte-cupa-brindisi-mottola-lavorino.html.

Sicuramente sono più utili alcune riflessioni. Perché associamo il nome di Serena Mollicone alla località Fonte Cupa ora Fonte Serena? Certo è il luogo dove è stato trovato il suo corpo. Il luogo dove è stata trasportata morta. Non ci sono i sorrisi di Serena, i momenti spensierati con i genitori e la sorella. Non c’è vita a Fonte Cupa. L’anima di Serena Mollicone non è a Fonte Cupa. Una discarica che nemmeno dovrebbe essere associata al nome di Serena. Un luogo maledetto scelto dal suo carnefice.

Serena Mollicone viveva ad Arce. Nella sua Arce andrebbe ricordata. Andando oltre a quanto già fatto ad oggi. Perché non intitolare a Serena e Guglielmo Mollicone la piazza principale? Da piazza Umberto I a Piazza Serena e Guglielmo Mollicone. O in alternativa la via dove sorge la caserma dei carabinieri. Luogo di legalità che andrebbe legato a Serena.

Serena era una ragazza generosa, sensibile. Quale ricordo migliore se non creare ad Arce un evento annuale  di beneficienza a suo nome? Per aiutare gli animali e le persone in difficoltà. Sarebbe giusto ricordare Serena e Guglielmo anche con una borsa di studio annuale, dando così risalto ai tanti anni di insegnamento del Maestro. Per brindare nel loro ricordo, questa volta sarebbe un vino di vita.

Troppa rabbia intorno a Serena Mollicone. Troppe polemiche. Nobile la volontà di dare giustizia a Serena. Questo, però, non si ottiene in piazza, sui social o con post polemici. No, servono prove. Bisogna lavorare sugli atti. Avere umiltà per accettare le sentenze. Cercare nuovi elementi per integrare quanto già raccolto. Bisogna lavorare.

Serena Mollicone ci osserva. Cosa penserà  di noi? Degli insulti, dei colpi bassi, delle polemiche, delle manie di protagonismo. Lei che chiedeva solo di vivere. Lei che diceva sempre ciò che pensava ora avrebbe probabilmente parole di rimprovero per noi.

Serve rispetto e grandissima umiltà. Non è un gioco di società o un modo per fare carriera.

In tribunale sarà necessaria determinazione e professionalità. Invece per ricordare Serena è necessario il sorriso del ricordo.

Lasciamo stare Fonte Cupa. Un luogo di morte. Non dobbiamo celebrare la morte ma la vita. Continuando a dare visibilità a Fonte Cupa diamo solo visibilità al bruto senza anima che ha ucciso Serena Mollicone.

Permettiamo a Serena Mollicone di tornare a correre felice per le vie dove ha vissuto, amato e sperato. Così che lei possa essere sempre inno alla vita.

Senso di giustizia e rispetto per la vita devono essere sempre la nostra stella polare.

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