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Inchiesta

Situazione operativa sui fronti siriani del 6-6-2019

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di STEFANO ORSI

 

Scrivo oggi della Siria, una guerra ancora in corso, ma oggi ricordo una operazione storica per mezzi impiegati e logistica messa in campo.


L’operazione Overlord è stata da questo punto di vista la più grande messa in campo sul fronte occidentale, ma il suo significato e valore al fine della vittoria sulla Germania di Hitler e dei nazisti è stato ampiamente sopravvalutato.

Nel 44 ormai oltre l’80% delle forze armate dell’Asse, con le loro migliori unità, era schierato sul fronte occidentale, per rallentare l’inarrestabile avanzata sovietica.

Nulla avrebbero potuto mai fare i nazisti se non perdere di fronte all’avversario che li ha sconfitti anche nel pieno delle loro forze.

Se avrete mai moro di recarvi nel cimitero tedesco vicino Omaha Beach, avrete modo di osservare le lapidi dei caduti, moltissimi ragazzi di 17, 18, 19 anni, o soldati delle Ost Truppen, i famigerati ucraini banderisti o prigionieri che si arruolavano con i loro conquistatori, ma di certo non erano soldati altamente addestrati o tenacemente risoluti a resistere. Le forze migliori erano si presenti ma in numero del tutto inadeguato per poter resistere, e difatti dopo poco cedettero di schianto.

Anche se oggi vediamo Frau Merkel a fianco degli “Alleati” ricordiamoci sempre, pur ricordando ed onorando i caduti di questa operazione, che la guerra era già stata vinta e fu vinta ad est!

Veniamo alla Siria

Base T4 Tiyas

L’inizio di questa settimana è stato segnato da un ennesimo attacco israeliano.

Il bersaglio designato è stata la base Tiyas T4 posta sulla strada tra Palmira e Homs.

I caccia di Telaviv dovrebbero essere passati in territorio siriano attraverso la zona occupata di Al Tanf, vera porta attraverso la quale gli Usa molto probabilmente stanno non solo permettendo le incursioni di Telaviv ma anche rifornendo i terroristi ISIS e infiltrandone di nuovi dopo la loro raccolta ad est del fiume Eufrate.

Il percorso più sicuro per i caccia con la stella di David, passa dalla Giordania e quindi attraverso Al Tanf trovano un corridoio che li lancia nel deserto siriano, dove non vi sono basi operative e riattrezzate a puntino oltre la T4, che però non è difesa dai sistemi più aggiornati forniti dalla Russia e pertanto i caccia non hanno avuto grossi problemi a compiere la loro missione e rientrare.

I danni arrecati però non sono stati enormi, anzi, più che altro sono le tre vite umane spezzate da questo attacco, l’ennesimo, del tutto ingiustificato, nessuno sta minacciando Israele e ciò nonostante loro ritengono sia un diritto uccidere impunemente spacciando questo per una forma di difesa. Del tutto inaccettabile!

Inutile segnalare che da tutta Europa, Italia compresa, solo il silenzio si è udito di fronte a questi crimini.

Nel dettaglio questo attacco avvenuto quando era ormai notte, ha visto comunque le difese aeree siriane attivarsi e cercare di intercettare i missili lanciati da distanza relativamente breve, con un minimo preavviso che non ha dato modo ai mezzi, non tra i più moderni diciamo, di raggiungere in tempo utile i loro bersagli, solo pochi sono stati colpiti quindi ed altri sono andati a bersaglio.

Passiamo ora agli altri fronti in Siria

Nella provincia di Deir Ezzour abbiamo avuto notizia di strani avvenimenti, innanzitutto le milizie mercenarie al soldo USA, le SDF ed i Curdi YPG hanno distrutto delle chiatte che lungo il fiume Eufrate andavano a rifornire alcune località con prodotti petroliferi, il terrorismo, perchè ormai di questo si tratta, contro la popolazione siriana procede anche con la violenza reale oltre a quella economica delle sanzioni e del blocco di cui vi abbiamo dato notizia negli articoli passati.

La strategia dell’embargo economico infligge non solo sofferenza alla popolazione rendendo difficile o impossibile una ripresa economica, ma causa anche migliaia di morti all’anno a causa delle limitazioni nelle importazioni di medicinali.

Il giorno dopo queste azioni, con non poca faccia tosta, il presidente Trump chiedeva a Russia e Turchia di sospendere le operazioni su Idlib, richiesta cui i Russi ed i Siriani hanno immediatamente risposto intensificando i bombardamenti contro gli obbiettivi nemici.

A tali rapporti si aggiungono le preoccupanti notizie dalla provincia occupata di Al Hasakah, dove le forze di occupazione SDF e YPG curde stanno seguendo le direttive USA di causare danni all’economia locale e anche possibili problemi negli approvvigionamenti di cibo, la notizia di incendi ai campi di grano sono molteplici. A queste voci si unisce quella del rapimento di un giornalista siriano della TV Ikhbariya che essendosi recato sul posto e documentato i fatti è stato sequestrato e se ne sono perse le tracce, il suo nome è Muhammad As Saghir.

Base di Hemeimin

Ha destato preoccupazione il tentativo di un P8 Poseidon USA di avvicinarsi alla base russa in Siria, subito l’aereo spia è stato intercettato e “invitato” ad allontanarsi, e rispettare i protocolli sottoscritti da Russi e Statunitensi nel 2015, mai fino al 4 giugno era stato violato.

Idlib

Dopo aver ripreso Kafr Naboudah, le forze siriane hanno proseguito l’offensiva, procedono in maniera discontinua, alternando attacchi a riposizionamenti difensivi in attesa della risposta jihadista.

Le forze FSA ora sono formalmente divise tra Al Qaeda e filoturchi, nessuno resta ad interpretare il ruolo che la nostra cavaliera della Repubblica Asmae Dachan, che da anni li incensa e loda in maniera aperta e evidente a tutti, ma che purtroppo per lei, orma tutti vedono per ciò che sono realmente.

Stanno subendo perdite notevoli a causa delle offensive siriane e dei costanti bombardamenti aerei sulle loro postazioni e colonne in movimento.

Stanno richiamando sempre più rinforzi dal nord del Paese, facendo rientrare nella sacca quelle milizie che si erano recate a uccidere migliaia di Curdi durante l’occupazione violenta del cantone di Afrin, e che la Dachan non mi risulta abbia mai descritto nei suoi articoli…se mi sbaglio la prego di correggermi.

Con la seconda ondata offensiva SAA ha liberato altri tre villaggi in direzione nord rispetto a Kafr Naboudah e dirigendosi verso Sariyah da dove potrebbero convergere a tenaglia su Lirkat più ad ovest.

Oggi una offensiva delle forze Qaediste cerca di distogliere i siriani dall’iniziativa che li costringe ad inseguire e rispondere alle loro mosse seguendo quindi i loro piani e combattendo sempre in svantaggio tattico. L’attacco si è dispiegato lungo la strada statale 56 che collega Mahardeh all’altra città cristiana di Suqaylabiyah, al momento sembra che le milizie jihadiste abbiano ancora il controllo di un villaggio lungo la strada Tall Malah, vedremo per quanto lo terranno una volta che le NDF locali attaccheranno per liberare i loro villaggi.

Nel frattempo le Unità Tigre non si fanno distogliere dai loro disegno strategici.

Dobbiamo comunque segnalare che più a nord, la postazione chiave per controllare la piana di Al Gaab, il villaggio di Kabani e la montagna su cui poggia, sono sfuggiti nuovamente all’ultima offensiva della 4° Divisione siriana, purtroppo tutti sanno quanto si giochi qua e a qualunque costo gli uni difendono e gli altri vorrebbero liberare.

Occorre pazientare ancora un po’ ma presto Kabani cadrà e la via verso Jisr al Shougur sarà in gran parte libera.

L’altra postazione chiave su cui stanno facendo perno le difese qaediste è la collina di Tall Saqr da dove bloccano ogni avanzata verso Hal Habit e da li verso Khan Shaikun.

Anche qui i rischi e la posta in gioco sono chiari a tutti e nessuno si sta risparmiando, gli scontri sono sanguinosi e le vittime tante da ambo i lati.

Uno dei fattori che faranno la differenza sarà di certo la capacità di gettare nella mischia truppe fresche e determinate a sconfiggere gli avversari. Le forze di Damasco in questo sono avvantaggiate in quanto godono dell’appoggio del popolo siriano e le reclute di giovani valorosi soldati sono sempre più numerose, così come migliore è la loro resa sul campo, oggi vengono infatti addestrate con grande efficacia trasmettendo loro l’esperienza maturata dagli istruttori in anni di guerra.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo