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Inchiesta

Situazione operativa sui fronti siriani del 30-8-2019

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di STEFANO ORSI

Dopo la grande abbuffata di vittorie della scorsa settimana, anche in questa diamo notizie di nuovi progressi dell’esercito siriano e alleati, Russia principalmente, contro i terroristi di Al Qaeda nella provincia di Idlib occupata.

Lo facciamo come d’abitudine attraverso i nostri bollettini di aggiornamento che potete ricevere direttamente tramite i social network, posto i link per dare modo di prendere visione delle mappe con i dettagli.

https://www.youtube.com/watch?v=2HowXjYyX4Q&t=42s&fbclid=IwAR1D2Vpohxz9q1MmalD-wu9atx6rNHDt__WrmKg8Ri6p-_VF_wZSD-U5S1o

Venerdì pomeriggio ci siamo lasciati con la sacca delle tre città strategiche di Morek, Al Lataminah e Kafr Zhita che venivano liberate.

L’esercito non si è fermato, si sono ridisposti sul fronte verso nord e hanno risposto a diverse offensive qaediste conclusesi nel nulla di fatto ma costate loro molte perdite.

Una in particolar modo lanciata su Abu Dhali è costata loro molto caro, dopo un primo avanzamento le truppe jihadiste sono state costrette a ripiegare, lasciando molte vittime sul campo e con la perdita di diversi mezzi.

Nel giorno successivo l’Esercito siriano, guidato dalle Unità Tigre, ha presentato loro il conto da pagare.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1636610283139845?notif_id=1567029014973133&notif_t=feedback_reaction_generic

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 28-8-2019 sera

Idlib
Dopo la Grande vittoria a Khan Shaykhun, riprendono ora le operazioni offensive siriane per arrivare alla liberazione della sacca di idlib.

Precisamente sono riprese dove si erano interrotte, con una improvvisa e fulminea offensiva notturna delle Unità Tigre che hanno dato l’assalto ai settori facenti perno sulla roccaforte di Al Tamnah.

Il fronte dell’attacco pare sfondare sul fianco sinistro dello schieramento difensivo terrorista che sta ripiegando, le Unità Tigre sono entrate all’interno di Kuwain al Kabyr e non si sono fermate, hanno allungato il passo conquistando le fattorie di Al Tamnah e sono avanzate in profondità arrivando a prendere il controllo del villaggio di Ard az Zurzur.
Ieri ha avuto luogo una offensiva dei miliziani che si è arenata dopo poco dal suo inizio con gravi e pesanti perdite per loro.

Segnale, questo, che non navigano in buone acque e che la loro tanto annunciata offensiva credo arriverà il giorno di San Maipiù.

Un altro fattore interessante, dai video girati da Anna News, nei tunnel e depositi appena catturati nel settore di Khan Shaykhun, mancavano munizioni e armi, segno che come avevamo ipotizzato, il peso della logistica del fronte attivo avesse esaurito o quasi le loro risorse, che praticamente si reggevano sulle difficili linee di continuo approvvigionamento.
il nostro giornalista italiano Gian Micalessin si trova in Khan Shaykhun per documentare la vittoria siriana sui terroristi di Al Qaeda, naturalmente ne parlano i telegiornali russi e non quelli italiani…


Intanto io lo ringrazio per il lavoro che fa e per essere spesso in prima linea a documentare i fatti.

Grazie Gian.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1637704146363792?notif_id=1567154550614503&notif_t=feedback_reaction_generic

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 30-8-2019

Idlib
Procede l’avanzata dell’esercito Siriano.


Dopo la liberazione dei villaggi attorno a Kuwain Al Kabir, avvenuta nella notte del 28 agosto, da ieri sera anche il settore di Tal Manah, ha ceduto alla pressione offensiva dell’esercito siriano.


Da ieri è iniziata la battaglia per il controllo sulla strategica cittadina che è servita da base per i numerosi attacchi lanciati sulle posizioni avanzate del 5° Corpo d’Armata siriano basato in Sukayk.

Al Qaeda ha lanciato due grosse controffensive sui fianchi dell’abitato per spingere al ritiro l’esercito siriano, ma sono stati entrambi respinti e gravi perdite sono state inflitte al nemico.

Da questa mattina quindi Tal Manah è in totale controllo siriano e con essa anche il villaggio di Al Sayed Ali.

Nella tradizione qaedista, gli attacchi e le controffensive sono sempre preceduti da violente esplosioni di VBIED ed il loro impiego si sta intensificando a mano a mano che aumentano le loro difficoltà, non fanno eccezione le offensive lanciate da ieri, per fortuna respinte da SAA.

Le operazioni, sono guidate anche su questo fronte da reparti delle Unità Tigre, da ieri ufficialmente passate sotto diretto comando dell’SAA come 25° Divisione, le U.T. (Qawat al-Nimr) vennero create dai servizi segreti delle Forze militari Aeronautiche siriane, da cui sono state dirette e finanziate, anche ricorrendo a finanziamenti privati. A Partire dal 2015, con l’intervento russo, il loro addestramento è stato coordinato e aggiornato direttamente dalle Forze Armate di Mosca, che ne ha fatto l’unità di riferimento, affiancate poi dal 5° Corpo d’Armata addestrato anch’esso direttamente dall’esercito russo. I comandi della 25° Divisione restano gli stessi con il gen. Hassan sempre saldo al comando.

Le novità quindi non mancano.

Aggiungo ancora alcuni particolari.

Proseguono le minacce di Erdogan, presidente della Turchia, di invadere il nord-est della Siria al vine di allontanare le milizie curde YPG dal confine turco e separarle dal PKK formazione combattente curda operativa sia in Turchia che in Siria grazie allo scambio di combattenti.

Purtroppo sappiamo bene che le minacce di Erdogan non siano parole al vento, minacciò molte volte di intervenire presso Afrin e sappiamo bene che alla fine le milizie filoturche FSA con affiancate unità dell’esercito turco, alla fine invasero ed occuparono questo cantone che era controllato dalle milizie curde, le parole del Presidente turco non vanno mai prese alla leggera, mentre delle promesse USA di difendere i curdi è bene dubitare.

Secondo fattore, i continui attacchi israeliani sia in Siria, ve ne sono stati altri due questa settimana, rappresentano una pericolosa escalation in quanto si fanno sempre più frequenti e si allargano anche nella loro attività di stato terrorista, si infatti a fianco degli attacchi in Siria ora operano anche contro lo stato Iracheno, sono stati diversi gli attacchi, almeno 4 riconosciuti come tali ,di Israele contro milizie che combattono a fianco dell’esercito iracheno, ma essendo di formazione sciita, legate anche all’Iran. Il governo iracheno ha immediatamente condannato questi attacchi e dato ordine alle difese aeree di intervenire contro ogni obbiettivo non riconosciuto o autorizzato all’attraversamento dello spazio aereo di Bagdad, un ministro ha definito questi attacchi come un atto di guerra.

Nel suo ultimo attacco contro obbiettivi nell’ovest del Paese, i caccia di Telaviv non sono entrati nello spazio aereo iracheno, ma hanno sfruttato nuovamente la parte di Siria occupata illegalmente dagli USA e dalle loro milizie mercenarie SDF ed YPG.

Anche il Libano è stato colpito, qui ha sede la formazione sciita di Hezbollah, nata per difendere il Paese dalle aggressioni israeliane, è attiva sia militarmente, con uno degli eserciti meglio addestrati del medio Oriente, ne ha dato ottima dimostrazione durante le fasi più drammatiche della resistenza siriana nella guerra contro le formazioni terroriste appoggiate dagli USA dalle potenze sunnite, e dalla UE, che anche in politica con il maggior partito libanese oggi al governo in coalizione.

Durante l’attacco israeliano, Hezbollah è riuscita ad abbattere due droni da combattimento di Telaviv, primo caso di questo tipo, e ha giurato di prendere provvedimenti perchè il sorvolo illegittimo del Paese da parte dei caccia israeliani durante gli attacchi in Siria possa presto subire pesanti ritorsioni, parole pesanti di cui tenere conto. L’Iran ha da poco presentato un suo sistema di difesa aerea integrato di livello, a detta loro, almeno pari agli S300 russi, il che ne farebbe un sistema di grande deterrenz se fornito al Libano assieme ad altri sistemi di medio e corto raggio di difesa, al fine di creare uno scudo efficace di difesa contro le incursioni e gli attacchi continui della IAF.

Non solo Siria quindi, ma uno scenario medio orientale sempre più caldo.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo