Mettiti in comunicazione con noi

Cultura

I Presidi del libro promuovono la IV edizione del premio Alessandro Leogrande

Avatar photo

Pubblicato

su

di MARIA GRAZIA RONCO*

“È la frontiera. Per molti è sinonimo di impazienza, per altri di terrore. Per altri ancora coincide con gli argini di un fortino che si vuole difendere. Tutti la mettono in cima alle altre parole, come se queste esistessero unicamente per sorreggere le frasi che delineano le sue fattezze.
La frontiera corre sempre nel mezzo. Di qua c’è il mondo di prima. Di là c’è quello che deve ancora venire, e che forse non arriverà mai.”


Questo scriveva in uno dei suoi libri più noti “La frontiera” (Feltrinelli, 2015), Alessandro Leogrande, l’intellettuale, scrittore, giornalista, nato a Taranto nel 1977 e scomparso a Roma il 26 novembre 2017.

I Presìdi del Libro, in collaborazione con la Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, dedicano all’autore, che dell’associazione fu grande amico, un Premio a lui intitolato giunto alla IV edizione.

Novità del 2020 è in primo luogo il fatto che il Premio interessa esclusivamente il giornalismo narrativo d’inchiesta. Una scelta motivata dal voler concentrare l’attenzione proprio sul genere che Leogrande praticava nella sua attività di saggista e autore di importanti reportage, il giornalismo narrativo d’inchiesta che racconta la realtà, soprattutto quella degli ultimi.

La giuria tecnica del “Premio Alessandro Leogrande”, composta dai finalisti della scorsa edizione, ha selezionato cinque titoli e sette autori (due dei libri sono infatti scritti a quattro mani).

        Annalisa CamilliLa legge del mare (Rizzoli), candidato da Vanessa Roghi;

        Fabio Ciconte – Stefano Liberti, Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo (Laterza), candidato da Pietro Del Soldà;

        Francesca MannocchiIo Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi), candidato da Lorenzo Tondo;

        Dania Mondini – Claudio LoiodiceL’affare Modigliani (Chiarelettere), candidato da Marco GrassoMarcello Zinola;

        Sergio RamazzottiSu questa pietra. Storia di un uomo che andava a morire (Mondadori), candidato da Giada Ceri.

FINALE A TARANTO IL 29 MARZO

Il vincitore sarà proclamato nella serata finale, in programma a Taranto, il 29 marzo 2020, nel Teatro Fusco, alla presenza degli autori in concorso e della giuria di esperti.

Anna Maria Montinaro, presidente dell’Associazione Presìdi del Libro, commenta: “Abbiamo scelto di caratterizzare il Premio dedicandolo al giornalismo letterario d’inchiesta in omaggio ad Alessandro Leogrande e alla sua opera.

Il genere consente di conoscere e approfondire temi di grande attualità attraverso il linguaggio letterario più vicino alla nostra sensibilità.  Per i Presìdi del libro è l’occasione non solo di promuovere la lettura, come di consueto, ma di offrire spunti di riflessione sull’impegno civile, interrogandosi sul ruolo dell’intellettuale e sulla presa di consapevolezza dei singoli in anni particolarmente difficili. Cinque i titoli in gara, ognuno indicato dai finalisti della scorsa edizione; tutti gli autori e gli esperti che li hanno segnalati saranno presenti a Taranto il 29 marzo nel Teatro Fusco in occasione della premiazione”

Ed è stata lanciata ieri sui social (le pagine facebook e instagram dei Presìdi) la campagna di comunicazione del Premio, affidata all’agenzia di comunicazione barese Moscabianca, che con il claim “La realtà dipinta a tinte forti” punta sulla valorizzazione del messaggio che le opere in concorso e l’opera tutta di Leogrande realizzano, quella appunto di raccontare le realtà sempre con sguardo acuto.

Info e regolamento: www.presidi.org

*Ufficio Stampa Premio Alessandro Leogrande

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo