Mettiti in comunicazione con noi

Cultura

MARIA PIA ROMANO CI RACCONTA “LE STAGIONI DEL VIAGGIO”

La scrittrice salentina Maria Pia Romano ci racconta il suo nuovo libro “Le stagioni del viaggio” edito da Besa Muci.

Avatar photo

Pubblicato

su

di Maria del Rosso

Maria Pia è una delle penne più affermate, sensibili e autentiche del panorama letterario pugliese, capace di saper emozionare conducendo il lettore alla riflessione in cui ogni persona che si accinge a leggere i suoi libri, con il proprio vissuto e con la propria storia  può riconoscersi nei protagonisti.

Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976. Laureata in Ingegneria, giornalista e scrittrice, collabora con testate regionali e nazionali, si occupa di comunicazione e uffici stampa. Per Besa ha già pubblicato le raccolte di poesie Il funambolo sull’erba blu e La settima stella (2008); i romanzi Onde di Follia (2006), L’anello inutile (2011), che ha ottenuto le Tre penne della rubrica del Tg1 “Billy il vizio di leggere” ed è stato finalista al Premio Nabokov 2012, e Le amiche imperfette, (2020). Il racconto Settembre a Gallipoli è stato pubblicato nelle edizioni RAI-ERI. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. Suoi testi sono stati tradotti da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile nel 2011.

Dopo gli anni difficili del Covid torni con un nuovo lavoro letterario. Come hai vissuto questi anni di pandemia e su cosa ti ha fatto riflettere questo periodo storico nel quale, purtroppo, stiamo continuando a vivere?

“La pandemia rallentò l’uscita de ‘Le amiche imperfette’, che da maggio 2020 uscì il 3 luglio 2020: sono state fatte tante presentazioni, proseguite fino ad autunno inoltrato. ‘Le stagioni del viaggio’ è il sequel di questo fortunato libro ed è uscito a fine ottobre 2021. Devo ringraziare Livio Muci, il mio editore, che ci ha creduto fortemente.

In tempi di Covid, anzi, le vendite sono andate molto bene, grazie anche agli store on line. In questi due anni, a parte presentare i miei libri, quando è stato possibile, sono stata impegnata in un dottorato di ricerca in Nanotecnologia presso l’Università del Salento: per fortuna l’attività dei laboratori non si è mai fermata. Io vivo da sempre a duecento metri dal mare, a Baia Verde, Gallipoli, un posto che si popola solo d’estate.

In tempi di pandemia sono rimasta sola con una gatta, la mia maestra zen, la natura e i libri: la mia dimensione dell’anima, in fondo. I solitari cercano gli arenili deserti per  ascoltare il proprio respiro e le onde. Ho pregato molto, più del solito, per la salute dei miei cari e degli altri, e ho cercato di pensare il meno possibile”.

 Il tuo nuovo lavoro “Le stagioni del viaggio” a chi è ispirato?

“Si tratta di una scrittura intrisa di salsedine, che si ispira ai miei viaggi, a mio padre. Avevo voglia di ambientare una storia su un’isola, e ho scelto l’isola greca di Lefkada, nel mare Ionio, tanto cara a Saffo. Il resto poi l’ha scritto la vita.”

Tre aggettivi per descrivere il libro.

“Dovrebbero trovarli i lettori. Io posso dire che è un libro innamorato, marino, profumato. Chi leggerà scoprirà perché…”

 Nella protagonista Elisa ci sono aspetti del tuo carattere, ti rispecchi in alcune situazioni vissute o è un personaggio del tutto inventato?

“Elisa, c’est moi!”

Dal libro si evince il grande amore della protagonista per il suo papà. Al riguardo, quanto sia importante la figura del papà nella vita delle donne e quanto invece, è stata fondamentale per te?

“Ognuno di noi ha la sua storia, personalissima e segreta anche. Io, la storia del mio amore per mio Padre l’ho affidata a queste pagine.”

 Un motivo per leggere “Le stagioni del viaggio”.

“Per fare un viaggio in Grecia e nella memoria, mentre Itaca all’orizzonte fa l’occhiolino e ci ricorda che ogni viaggio ne chiama un altro.”

Un augurio con una citazione, una poesia, una canzone da dedicare alla rinascita da questa pandemia.

“Siamo nuvole/ cambiamo vita di frequente/ lì, sopra il disordine della realtà/ il fondo/sereno delle cose,/ la pioggia/ la sete., Lidia Candiani, Fatti vivo (Einaudi, 2017)”.

©Riproduzione riservata

Credit  ph. Maria Pia Romano

Classe '91, sono nata in Puglia. Coltivo da molti anni la mia passione per la scrittura, ho collaborato con diverse testate giornalistiche e partecipo agli eventi di poesia. Per me la scrittura è vita, è sogno, è amore, è linfa vitale. E come afferma Luca Doveri : "La scrittura apre le finestre che si affacciano sull' anima del lettore".