Mettiti in comunicazione con noi

Cultura

Fabio Ceraulo ci parla di sè e del suo ultimo libro “El Diablo” (Le Mezzelane Editrice)

Pubblicato

su

Fabio Ceraulo

a cura di Fabia Tonazzi

photocredit pressoffice

Fabio Ceraulo, palermitano, ha sempre vissuto nella sua città, dove ha conseguito la maturità classica. Ha lavorato nel settore turistico per anni. Appassionato di storia e arte, nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro, una raccolta di racconti dal titolo “Palermo nascosta” (D. Flaccovio).

Nel 2013 partecipa all’antologia “Certe strade semideserte” (brano “Profondo rosso” – Leima).

Nel 2014 segue una seconda raccolta di racconti dal titolo “Palermitando” (Leima).

Il debutto nel romanzo è del 2015, con “Il tredicesimo giorno” (Milena Edizioni), che sarà invitato a presentare a Trento come esponente di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Il romanzo, imperniato in parte sulla figura del poliziotto italo americano Joe Petrosino, gli permette di conoscere i suoi discendenti ancora residenti in Italia e di presentare il libro nella casa dove lui nacque, nel paesino di Padula (Salerno), con sindaco e autorità locali.

Nel 2016 prende parte al progetto di beneficenza “Io scrivo per voi” (brano “Adesso ho capito”), un ebook i cui proventi saranno devoluti per i terremotati del centro Italia.

Lo stesso anno partecipa a un’altra antologia a scopo benefico, “Palermo dietro i vetri” (brano “Oro nel fango”- Torri del vento), con la quale sostiene un progetto a favore di un ospedale cittadino e che riceve una lettera di encomio dalla presidenza della repubblica.

Nel giugno 2017 pubblica un romanzo storico, “Anima di polvere” (Leima), su un patriota palermitano poco noto e all’eccidio delle cosiddette “tredici vittime” del 1860. Il libro diviene oggetto di incontri in alcune scuole siciliane.

A luglio, il suo primo scritto, “Palermo nascosta”, viene messo in commercio in allegato al Giornale di Sicilia.

Nel febbraio 2018 forma, assieme ad altri scrittori, il “Nuovo Collettivo Autori”, con il quale organizza reading, presentazioni di testi e collaborazioni letterarie.

Nel dicembre dello stesso anno esce l’antologia “Sarà tre volte Natale” (brano “Il Natale del condominio” – Ex Libris), tre racconti dei componenti del  Collettivo.

Nel febbraio del 2019, per il romanzo “Anima di polvere”, riceve una onorificenza per meriti letterari e culturali dalla prestigiosa Fondazione “Ruggero II” di Palermo. Nella circostanza di una presentazione del medesimo testo, ha come relatore il Sindaco di Palermo, prof. Leoluca Orlando

A luglio del 2019 esce l’antologia “Tutta colpa della luna” (brano “Luna nuova di seconda mano” – Ex Libris), quattro racconti dedicati al cinquantenario dell’allunaggio. Nello stesso mese, il Giornale di Sicilia ripropone “Palermo nascosta” in allegato.

A ottobre 2019 esce “Vertigo – Il commercio dell’inferno” (Nuova Ipsa), un racconto “lungo” tratto da una storia vera, legata alla tratta delle schiave e che permetterà all’autore di presenziare ad eventi legati alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Il suo compenso sarà devoluto in beneficenza.

A dicembre del 2020 è uscito il thriller storico “El Diablo” (Le Mezzelane Editrice), presentato anche al Salone del libro di Torino.

Nel febbraio 2022 un suo racconto (“Nessun giudice”) è selezionato dalla casa editrice Ivvi per una antologia dal titolo “Scrittori italiani  – Libro bianco”.

Oggi lo abbiamo intervistato in merito al suo ultimo libro “El Diablo” Le Mezzelane Editrice

Fabio Ceraulo

Qualcosa su di te e di cosa ti occupi, come mai hai realizzato proprio quest’opera?

Sono Fabio Ceraulo, scrittore palermitano con un discreto curriculum letterario maturato dal 2011 a oggi. Fino a un paio di anni fa sono stato un operatore del settore turistico, adesso mi occupo solo di scrittura, sperando di crescere come autore e poter fare un salto di qualità. Il mio ultimo romanzo, dal titolo “El Diablo” (Le Mezzelane Editrice), è un thriller storico ambientato nella mia città, parte da una indagine poliziesca su un delitto e a poco a poco la trama si sviluppa coinvolgendo un paio di studenti che indagano su un manoscritto del Cinquecento che farà riaffiorare verità sinistre mai rivelate nel corso dei secoli relative a due leggende popolari della mia terra. Era un piccolo sogno, finora avevo scritto due antologie di racconti e due romanzi storici ma non mi ero mai cimentato nel genere thriller.

Cosa sognavi da piccolo? C’è qualcosa che ti accomuna ai tuoi personaggi?

Uno dei sogni ricorrenti era quello di diventare un archeologo, forse da questo ho acquisito la passione per la storia. Ai miei personaggi, anche se non sempre è possibile, provo a trasmettere il mio modo di pensare, la mia ironia e la costante voglia di sognare.

Cosa ti piace di più del lavoro che fai?

Il fatto di poter essere regista, autore e protagonista di ciò che scrivo. È una sensazione di potere assoluto ma soprattutto di sogno, e credo sia la cosa più bella per un autore.

Ti identifichi con un personaggio in particolare del tuo libro o no?

Finora, in linea di massima, sì, anche se nell’ultimo romanzo la vera protagonista è una ragazza e io sono un uomo. Tuttavia, lei porta addosso qualcuno dei miei pregi e dei miei difetti. Diciamo che potrebbe essere benissimo una mia sorella.

Credi che ci sia spazio nella società attuale per i tuoi protagonisti o si troverebbero spiazzati?

I miei personaggi li ritengo molto attuali. Ho scritto un romanzo dal titolo “Il tredicesimo giorno”, in cui il protagonista era un giovane affamato di legalità, un valore che ritengo fondamentale, così come nell’altro, intitolato “Anima di polvere”, la storia di un giovane patriota risorgimentale realmente esistito a cui la voglia di giustizia non fa difetto. Entrambi i romanzi affrontano periodi storici tutt’oggi discussi, perciò ritengo le figure da me delineate molto attuali.

La cultura e i libri…Hai un riferimento in politica o nella società attuale che ti ispira fiducia?

Anni fa seguivo la politica, avevo le mie idee. Oggi non vedo più politici di professione ma solo gente che prova a candidarsi come se fosse un gioco, in modo totalmente superficiale ed inesperto e i risultati sono deprimenti. Al momento non vedo grandi prospettive o qualcuno che si erge sugli altri. Il politico deve avere una base esperta e professionale, il personaggio televisivo o l’influencer vengono votati per la notorietà ma come politici non sono credibili e lo dimostrano.

Contatti

Mail: fabio.ceraulo@libero.it

RIPRODUZIONE RISERVATA ©