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Musica & Spettacolo

Roberta Usardi: musica e vita. Ecco il suo ep “World”

Intervista a Roberta Usardi

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Roberta Usardi

di Fabia Tonazzi

credit foto Gabriele Lopez riproduzione riservata

Roberta Usardi è una cantautrice poliedrica che abbina all’esplorazione dei colori vocali l’indagine delle emozioni più profonde. La sua musica coniuga attitudine sperimentale e uno sguardo privilegiato sull’interiorità.

Lombarda, nata a Vigevano, ma naturalizzata milanese, ama il teatro e la letteratura. A 14 anni entra a far parte, come vocalist, di una cover band.  Nel corso degli anni si esibisce in gruppi rock, tribute band, cori gospel ed ensemble vocali. Approfondisce inoltre lo studio del canto jazz.

Dal 2009 scrive canzoni inedite. Ha all’attivo l’album All the way home (2018, autoprodotto), pubblicato con la band Roberta and The Crossovers.

Nel 2019 firma un contratto discografico con La Stanza Nascosta Records.“World” è il primo singolo da solista, che anticipa l’uscita dell’omonimo EP. A fine Maggio è uscito il suo Ep “World” e noi l’abbiamo intervistata proprio per conoscere il suo mondo.

Roberta, siamo qui per conoscere il tuo mondo, parlaci di te…

Domanda difficile… Se dovessi parlare dei miei pregi: empatia, generosità, precisione. I miei difetti? Testardaggine, disordine (materiale), irruenza relativamente ad alcune reazioni a caldo.

Inoltre mi piace molto leggere, andare a teatro, camminare e suonare l’ukulele.

Anche se non è il mio lavoro, che sto ancora cercando, oltre a fare la cantautrice, collaboro con il blog Modulazioni Temporali scrivendo recensioni e facendo interviste a scrittori e ad artisti del mondo della musica e del teatro.

Roberta Usardi
Roberta Usardi credit foto Verbatim ufficiostampa riproduzione riservata

Hai idoli Roberta?

Non ho un idolo, penso che ogni persona sia unica e da ogni persona ci sia da imparare qualcosa.

Il libro, l’opera d’arte o  la trasmissione televisiva/ radiofonica  (ecc…) più famosa che avresti voluto realizzare tu

Ce ne sono tantissime! Una su tutte è “Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (Antoine de Saint-Exupéry)

In quale misura  il tuo “World ” combacia con la realtà?

Il “mondo” che racconto nell’Ep è la mia dimensione interiore, quindi rappresenta il mio approccio alla realtà in quel momento. Non si tratta di farlo coincidere con la realtà, ma di farlo convivere e tento di farlo sempre nel migliore dei modi,  tentando di essere il più resiliente possibile.

Il “mondo” fuori sta subendo dei forti cambiamenti, per quanto mi riguarda tento di ascoltare ciò che sento dentro e di rimanere fedele a me stessa. Credo che, nonostante l’uomo, il mondo come entità seguirà il suo corso a prescindere.

Ritengo che l’attenzione verso l’ambiente non sia sufficientemente alta, anzi… proprio perché l’ambiente ha tempistiche a lungo termine si sottovalutano le conseguenze della trascuratezza. L’uomo si è evoluto molto negli ultimi decenni, ma la natura si sta ribellando da molto più tempo, l’ecosistema è in pericolo, ma quanto realmente si sta attenti a questo? Sempre troppo poco, quando invece si dovrebbe partire proprio da questo per proseguire l’evoluzione in modo tale da non urtare gli equilibri. Spesso mi chiedo se sia troppo tardi oppure no…

Da artista e cantante quali iniziative di stampo politico ritieni siano state utili per agevolare e favorire  la cultura e l’arte negli ultimi anni? O al contrario non hai avvertito nessun messaggio in questa direzione?

Penso che il lavoro di artista (in senso generale) sia da tempo immemore fortemente sottovalutato e penalizzato e ben si è visto durante la pandemia. Quanti artisti sono rimasti fermi?

Quanti hanno dovuto adattarsi a fare altri lavori per vivere? Quanti già lo facevano prima per mancanza di normative e di contratti regolari?

Durante lo stop del settore artistico sono state attivate tante iniziative per sottolineare la gravità della situazione per i lavoratori dello spettacolo, ora sarebbe il caso di ridefinire e rivalutare il lavoro dell’artista, in modo tale che venga riconosciuto in pieno come qualsiasi altra professione e adeguatamente tutelato.

L’arte in tutte le sue forme è fondamentale per la vita, è un valore inestimabile che va riconosciuto in quanto tale.

 

Se attualmente tu entrassi in politica quale sarebbe la prima riforma che faresti per favorire l’arte e la musica prodotta da emergenti?

Non avevo mai pensato all’eventualità di entrare in politica, è una domanda molto interessante. Credo che in ambito politico sia fondamentale avere una profonda conoscenza del settore di riferimento sia a livello normativo sia a livello professionale e umano.

Se avessi questa carica per prima cosa ascolterei gli artisti stessi dei vari settori, i loro rappresentanti, per avere ben chiare tutte le esigenze e necessità e poi studiare un piano d’azione volto ad attuare il cambiamento. Gli artisti emergenti sono tantissimi, ma credo che ognuno abbia la sua unicità e il suo campo d’azione.

Quello che farei sarebbe aumentare e/o facilitare le possibilità di suonare dal vivo, che costituisce il fondamento di qualsiasi artista per poter diffondere il suo messaggio, ancora di più per chi è “emergente”, che intendo nel senso di “chi entra nel mondo musicale e desidera crearsi uno spazio con la propria musica”.

Penso a nuovi locali in cui esibirsi, nuovi festival dedicati, nuovi concorsi, workshop, la creazione di reti di collaborazioni tra artisti, cose di questo tipo.

Prossimi eventi

Spero presto di poter cantare dal vivo le canzoni dell’EP, non ho ancora appuntamenti fissati, ma conto che arriveranno presto.

Contatti di Roberta Usardi

Ho una pagina ig @robyusa un canale YouTube Roberta Usardi e una pagina Twitter @RobyUsa