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Non strumentalizziamo Carmine Belli, Santino Tuzi e l’UACV.

Dopo la pausa estiva riprenderà il processo per l’omicidio di Serena Mollicone. Non si ferma, però, la diffusione di notizie su questa drammatica vicenda. Come l’intenzione di Carmine Belli di chiedere un risarcimento per la sua ingiusta detenzione. Risarcimento già negato dalla Cassazione. L’avvocato di Carmine Belli vuole procedere a verifica della civile responsabilità dei magistrati e degli investigatori che nel 2003 arrestarono e fecero processare Carmine Belli.

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Credit foto Pierdomenico Corte Ruggiero

Credit foto Pierdomenico Corte Ruggiero

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Dopo la pausa estiva riprenderà il processo per l’omicidio di Serena Mollicone. Non si ferma, però, la diffusione di notizie su questa drammatica vicenda. Come l’intenzione di Carmine Belli di chiedere un risarcimento per la sua ingiusta detenzione. Risarcimento già negato dalla Cassazione. L’attuale avvocato di Carmine Belli vuole procedere a verifica della civile responsabilità dei magistrati e degli investigatori che nel 2003 arrestarono e fecero processare Carmine Belli.

Carmine Belli viene oggi presentato come un prezioso testimone. Come vittima di un crudele e articolato depistaggio.

Belli è sicuramente una persona innocente che deve essere risarcita per l’ingiusta detenzione. Ha diritto ad un risarcimento. Ha diritto a delle scuse. Ha diritto a un pò di pace.

La sua innocenza è stata stabilità già nel 2004. Scrive la Corte d’Assise di Cassino « Pertanto, è avviso della Corte, che anche a voler dare incondizionato credito alla versione del teste Tomaselli l’orario dell’allontanamento dall’officina del Belli non è compatibile con quello della scomparsa di Serena».

Inoltre è parere della Corte che Belli non voleva depistare « La scarsa affidabilità della tesi d’accusa che postula la volontà del Belli di depistare gli inquirenti con le sue ondivaghe dichiarazioni in veste testimoniale è confermata dal fatto che egli – pur avendone la possibilità in ragione dei pregressi rapporti- non cerca né prima né dopo la Simonelli allo scopo di avere conforto alle sue dichiarazioni ovvero di indurla ad avvallarle: si limita a prospettare, asserire, suggerire, per avventurarsi poi in rettifiche una volta smentito».

La vicenda processuale di Carmine Belli termina nel 2006. Due oggettive considerazioni invece sulle sue odierne dichiarazioni testimoniali.

Il processo del 2004 e prove documentali dimostrano che Belli e il suo socio hanno visto la ragazza somigliante a Serena non il 1 giugno ma il 31 maggio 2001.

Belli dichiara nel 2018 che Santino Tuzi nel luglio 2004  lo attende fuori casa il giorno della sua scarcerazione per scusarsi. Una testimonianza dopo 14 anni e senza testimoni che possono confermare.

Santino Tuzi. Tuzi ha dichiarato di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma di Arce il 1 giugno 2001. Ritratterà per poi confermare. Questo è un fatto. Santino dichiara di aver visto Serena.

Il resto sono ipotesi e deduzioni: Santino Tuzi ha sentito urlare Serena ma non è intervenuto. Ora anche ammettendo che Serena sia stata uccisa nella caserma di Arce, abbiamo l’orario certo in cui è stata aggredita? Abbiamo la prova certa che Serena ha urlato? Non è possibile escludere che sia stata colpita senza aver tempo di urlare o difendersi.  Quindi non si può escludere che Santino Tuzi possa non aver sentito nulla.

Tuzi è un testimone per sua stessa ammissione. Diventa complice di un omicidio sulla base di deduzioni che nei tre gradi di giudizio saranno valutate.

Una forma di rispetto per la sua memoria e per la sua impossibilità di difendersi impone di considerare Santino Tuzi semplicemente un testimone.

Carmine Belli arrestato per proteggere il vero assassino. Questo capita di leggere sui giornali.

L’arresto di Carmine Belli, però, è opera dell’UACV della Polizia di Stato. Mentre gli imputati Mottola, Suprano e Quatrale erano carabinieri.

Appartiene al regno della fantascienza  ipotizzare l’esistenza di una organizzazione che può condizionare l’operato di Polizia e Carabinieri per assicurare l’impunità all’assassino di Serena Mollicone.

L’UACV arriva in autonomia a Carmine Belli. Analizzando le sue dichiarazioni. Le sue palesi contraddizioni.

Nessun disegno oscuro. Semplicemente si tratta di un errore.

Può succedere. L’UACV ha sbagliato.

Carmine Belli è vittima di uno dei tanti errori giudiziari. Non sarà il primo e purtroppo non  sarà l’ultimo.

Sosteniamo Belli nella sua giusta richiesta di risarcimento. Chiediamogli scusa per i tanti articoli non scritti quando da solo si batteva per un suo sacrosanto diritto.

E poi lasciamolo in pace.