Mettiti in comunicazione con noi

Economia & lavoro

I diritti del diritto al lavoro

Tutti parlano. Ma tutti hanno ucciso ciò che strideva con gli interessi dei Gelli, dei nobili, dei Papi, degli Agnelli, dei Pirelli, dei Bezos e dei tantissimi altri che, sfruttando Africa, il terzo mondo e quanto altro, detengono il 90% della ricchezza sul pianeta.

Pubblicato

su

Credit foto Fillea Roma e Lazio CC BY-NC-ND 2.0 license

Credit foto Fillea Roma e Lazio CC BY-NC-ND 2.0 license

Di Micaela Quintavalle – ex autista e sindacalista ATAC, licenziata per aver rilasciato ripetutamente dichiarazioni sullo stato di inefficienza dell’azienda

Ursula von der Leyen cita il Gattopardo (fraintendendone il senso a mio giudizio ): il mondo sta cambiando e anche gli esseri umani devono cambiare. Ha spostato la prospettiva della visuale. Il mondo sta cambiando perché sono gli esseri umani che lo cambiano. In peggio. Gli esseri umani devono cambiare non perché il mondo sta cambiando. Devono cambiare perché hanno cambiato il mondo. Facendo una trappola mortale. Oggi tutti gridano al riposizionamento, alla ricollocazione, al sistema circolare dell’economia e al nuovo modo di produrre. Ma la domanda fondamentale è: con un uomo in fin di vita davanti agli occhi di cosa ti occupi? Di una onicopatia? Di una carie al dente? Oppure curi la patologia che lo sta portando all’exitus?
Anche il Papa parla di abbattere muri e creare ponti. Ma parla fintamente e solo in apparenza. Fa diagnosi sbagliate. Dichiara di schierarsi contro i capitalisti ma non da nome alle cose. Sostiene che tale atteggiamento provenga dall’essere veramente Cristiano e non va confuso con il comunismo. Mette quindi in evidenza un conflitto mastodontico tra chiesa e comunismo. Che è evidentemente un conflitto economico e di coscienza. Ma questa è una altra storia ed avremo modo di raccontarcela un’altra volta.
Chiunque voglia cambiare qualcosa, senza tentare di cambiare qualcosa, ma limitandosi a dire di voler cambiare qualcosa, al limite fa una diagnosi giusta. Ma la cura è peggiore della malattia. Ha senso parlare del piano nazionale di rinascita e resilienza votato dal governo italiano con i 290 miliardi a fondo perduto dell’Europa ?
La diagnosi non è solo l’evasione fiscale, la concussione, la corruzione.
La diagnosi è la modifica del sistema di produzione. Ossia l’abbandono del sistema di produzione capitalistico. Ma per i più questo discorso rappresenta l’involuzione più perversa.
Qui abbiamo gente che modifica la legge 300 del 1970. Gente che impone il job’s act. Gente che ti obbliga a lavorare fino a 70 anni. Gente che sostiene che con l’arrivo dei miliardi ci saranno più posti occupazionali.
Ma nessuno dice che i posti di lavoro non saranno garantiti! Che la remunerazione sarà minima. Ed il lavoratore dovrà fare due lavori almeno pur di sopravvivere e mantenere la propria famiglia.
La realtà non si può estrapolare dal contesto. Non possiamo parlare di Luana e di ciò che la sua morte rappresenta senza inserirla in un contesto storico ben preciso.
Luana. Operaia. 22 anni. Rimane incinta a 17 anni. Suo figlio ha 5 anni. Lavora in una fabbrica della Toscana. Muore trascinata dagli ingranaggi di un orditoio sotto lo sguardo impotente dei suoi colleghi che hanno provato invano a tirarla fuori dal macchinario.
I sindacati continuano con le solite nenie, litanie ed ecolalie. Manifestano per l’assenza di sicurezza nelle fabbriche. È storia. Tutto è documentato. Tutti sanno.
Pagamento ridotto. Nessuna tutela normativa. Caporalato ovunque. Sfruttamento anche nella pubblica amministrazione. Paura e terrore di dire le cose. Io che paura non ho mai avuto sono uno splendido esempio delle conseguenze che si pagano.
Ecco quindi che il lavoratore tace. Il lavoratore teme di perdere anche quei tre etti di riso rappresentati dallo stipendio.
Attendiamo la giustizia . Viene detto che il macchinario che ha ucciso Luana fosse sprovvisto dello sportello di protezione e della cellula che arresta il sistema in caso di difetto.
Chi è il responsabile della sicurezza ? Il sindacato fa lo sciopero, ma il responsabile della sicurezza ha attaccato e aggredito l’azienda prima dell’incidente e del danno irreversibile? Come feci io? Come facemmo noi?
Non ci è dato di sapere.
Tutti parlano. Ma tutti hanno ucciso ciò che strideva con gli interessi dei Gelli, dei nobili, dei Papi, degli Agnelli, dei Pirelli, dei Bezos e dei tantissimi altri che, sfruttando Africa, il terzo mondo e quanto altro, detengono il 90% della ricchezza sul pianeta. Ci sono casi in cui capitalismo e profitto, anche in caso di pandemia mortale sul pianeta, tendono a tutelare loro stessi e le proprie ragioni. In Italia muoiono circa tre persone al giorno sul lavoro e le norme di sicurezza diventano un optional per l’imprenditore perché hanno un costo. E diventa endemico, in una società capitalistica, il contesto. Deve rinascere quel bambino, che non è mai morto perché circola nel mondo…Circola nella classe operaia… che si chiama socialismo, società nuova, alternativa diversa che fa ricerca umana … e umana ricerca…