Mettiti in comunicazione con noi

Economia & lavoro

La Percentuale dei Diplomati nelle Regioni Italiane

L’Istat calcola la percentuale di diplomati nelle regioni italiane nella popolazione tra i 25 ed i 64 anni. Nel 2019 la Puglia all’ultimo posto per diplomati.

Pubblicato

su

Nel 2019 la Puglia all’ultimo posto per diplomati

L’Istat calcola la percentuale di diplomati nelle regioni italiane nella popolazione tra i 25 ed i 64 anni. I dati fanno riferimento al database dell’Istat-BES nel 2019. Al primo posto della classifica c’è l’Umbria con un valore pari a 71,3%, seguita dal Lazio con un valore pari a 70,3% e dal Friuli-Venezia Giulia con un valore pari a 70,1%. A metà classifica vi sono la Toscana con un valore pari a 64,8%, seguita dal Veneto con un valore pari a 64,7 % e dalla Lombardia con un valore pari a 64,5 %. Chiudono la classifica la Campania con un valore pari a 51,8%, la Sicilia con un valore pari a 51,8% e la Puglia con un valore pari a 51,3%.

Ranking delle regioni per variazione del numero dei diplomati in percentuale della popolazione residente tra il 2004 ed il 2019. Al primo posto per variazione complessiva del numero dei diplomati in percentuale della popolazione residente tra il 2004 ed il 2019 vi è il Friuli-Venezia Giulia con un valore pari a 18,5, seguita dal Trentino Alto-Adige con un ammontare pari a 18,2 e dal Veneto con un ammontare pari a 17,5. A metà classifica vi sono la Sardegna con un valore pari a 14,9 unità, l’Umbria con un valore pari a 14,3 unità e l’Abruzzo per un valore pari a 14 unità. Chiudono la classifica la Sicilia con un valore pari a 10,7 unità, seguita dalla Campania con un valore pari a 10,3 unità e dalla Calabria con un valore pari a 8,1 unità.

La variazione del numero dei diplomati nel Nord Italia. La percentuale del numero dei diplomati nel Nord Italia in percentuale della popolazione tra i 25 ed i 64 anni è cresciuta da un valore pari a 63,2% fino ad un valore pari a 65,7% ovvero una variazione pari ad un ammontare di 2,5 unità equivalente ad un ammontare del 4,00%. Nello specifico la percentuale dei diplomati nel 2015 è stata pari ad un valore di 63,2% nel 2015 ed in seguito è cresciuta fino ad un valore del 63,5% ovvero pari ad una variazione di 0,30 unità pari ad un ammontare dello 0,47%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore della percentuale dei diplomati nel Nord Italia in percentuale della popolazione residente è cresciuto da un valore pari a 63,5% fino ad un valore pari a 64,5% ovvero pari ad una variazione di 1 unità pari ad un ammontare dell’1,57%. Tra il 2017 ed il 2018 la percentuale dei diplomati è cresciuta da un valore pari a 64,5% fino ad un valore pari a 65,5% ovvero pari ad una variazione di 1 unità pari ad un valore di 1,55%. Tra il 2018 ed il 2019 il valore della percentuale dei diplomati nel Nord Italia è cresciuto da un ammontare di 65,5% fino ad un valore pari a 65,7% ovvero pari ad un valore di 0,2 unità pari ad un ammontare di 0,3%.

Centro. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2019 il valore della percentuale dei diplomati è cresciuto da un valore pari a 66,6% fino ad un valore pari a 68,1% ovvero pari ad una crescita di 1,5 unità pari ad un valore di 2,3%. Nel 2015 il valore del numero dei diplomati nel Centro è stato pari ad un ammontare pari a 66,6% ed in seguito, nel 2016, tale valore è cresciuto fino ad un valore pari a 66,70% ovvero una variazione pari ad un ammontare di 0,10 unità pari ad un valore di 0,15%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore della percentuale del numero dei diplomati nel Centro è cresciuto da un ammontare pari a 66,70% fino ad un valore pari a 67,40% ovvero pari ad un valore di 0,7 unità pari ad un valore di 1,049%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della percentuale dei diplomati nel Centro Italia è cresciuto da un ammontare pari a 67,4% fino ad un valore pari a 67,70% ovvero pari ad una variazione di 0,30 unità pari ad un ammontare di 0,45%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della percentuale dei diplomati nel Centro Italia è cresciuto da un ammontare pari a 67,70% fino ad un valore pari a 68,10% ovvero pari ad un valore di 0,4 unità pari ad un ammontare di 0,60%.

Mezzogiorno. La percentuale dei diplomati nel Mezzogiorno è cresciuta da un ammontare pari a 51,6% fino ad un valore pari a 54,00% ovvero pari ad un valore di 2,4 unità pari ad una variazione di 4,7%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il valore della percentuale dei diplomati è cresciuto da un ammontare pari a 51,6% fino ad un valore di 51,80% ovvero pari ad un valore di 0,20 unità pari ad un ammontare di 0,39%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 la percentuale dei diplomati nel Mezzogiorno è cresciuta da un ammontare pari a 51,80% fino ad un ammontare di 52,5% ovvero pari ad una variazione di 0,7 unità pari ad un ammontare di 1,35%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della percentuale dei diplomati nel Mezzogiorno è cresciuto da un ammontare pari a 52,5 unità fino ad un valore pari a 54,00 unità ovvero pari ad un ammontare di 0,7 unità pari ad un valore di 1,3%.

Conclusioni. In sintesi occorre considerare che la percentuale dei diplomati nelle regioni italiane nella popolazione compresa tra i 25 ed i 64 anni è certamente cresciuta nel periodo tra il 2004 ed il 2019 in tutte le regioni ed anche nelle macro-regioni. Tuttavia vi sono alcune regioni che manifestano comunque dei valori molto bassi della percentuale dei diplomati sul totale della popolazione residente, come per esempio la Puglia dove solo una persona su due nella fascia di età 25-64 anni ha un diploma. La questione delle politiche dell’istruzione è quindi ancora aperta e richiede interventi di potenziamento delle istituzioni scolastiche e connessioni tra il sistema scolastico ed il sistema universitario, così come anche un maggiore protagonismo dell’istituzione scolastica nelle comunità locali.

Professor of Risk Management at University of Bari Aldo Moro.