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Esteri

Trump minaccia l’Europa

nico catalano

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di NICO CATALANO

Approvate il TTIP o ci saranno ulteriori dazi


La minaccia di imminenti nuovi dazi da parte del governo Statunitense verso i prodotti agroalimentari Europei, potrebbe essere utilizzata dagli americani per ottenere il via libera di Bruxelles per l’approvazione del TTIP. La notizia trapelata in sordina a margine del Forum economico mondiale, tenutosi la scorsa settimana a Davos in Svizzera ha creato il panico tra le istituzioni Europee, in quanto ha colto di sorpresa sia il Parlamento Europeo così come il Consiglio e ancora di più i vari Governi membri dell’Unione. Il TTIP acronimo dell’Inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership è un trattato in corso di negoziato dal 2013, che prevede una zona di libero scambio per il commercio e gli investimenti tra USA e UE. In seguito alle poderose opposizioni e le tante manifestazioni di contrarietà avvenute negli anni passati in diversi Stati Europei per evidenziare le conseguenze negative dal punto di vista normativo, democratico, sanitario, sociale e ambientale contenute nel trattato e denunciate dai movimenti ecologisti, dei consumatori e dalle associazioni agricole, l’accordo non fu ratificato in quanto non raggiunse mai l’approvazione della maggioranza dei membri del Parlamento e di tutti i 28 Paesi facenti parte del Consiglio dell’Unione Europea. Una trattativa quella del TTIP che però sembra lontana da essere accantonata, infatti essa non ha più la forma di un negoziato unico, ma si svolge su due tavoli, uno diplomatico e l’altro più tecnico, il primo lavora su come aumentare gli scambi commerciali tra i due continenti e l’altro invece su come avvicinare le rispettive normative. Qualche giorno fa proprio a Davos Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione UE ha dichiarato dopo aver incontrato Trump di “volere chiudere tra qualche settimana un accordo per mettere fine ai problemi commerciali tra UE e USA”. Una notizia che fa il paio con quanto lo stesso presidente americano ha affermato ai media americani, ovvero di aver minacciato la Von der Leyen di imporre nuovi dazi ai prodotti europei se non si risolverà in breve tempo un accordo commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Mentre il premier francese Emmanuel Macron non è intenzionato a darla vinta al governo USA, in quanto si è più volte detto contrario a sottoscrivere accordi commerciali con Paesi che non appoggiano l’accordo di Parigi per il clima, e vuole mantenere questa posizione. Invece preoccupa la posizione che potrà assumere il nostro Paese, il quale in passato ha manifestato tra mille difficoltà una contrarietà al trattato e che oggi vede ricoprire il Dicastero delle politiche agricole a quella Teresa Bellanova che già in autunno si era detta favorevole al CETA, il trattato gemello del TTIP.

In un momento storico in cui il governo USA sta cercando tramite minacce e azioni sconsiderate di uscire dall’isolamento geopolitico in cui si ritrova dopo il rifiuto di sottoscrivere gli accordi per la riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili necessaria alla salvaguardia del clima e anche dopo  l’indicazione che giunge addirittura dall’ultimo G-7 sulla necessità di una riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio, sarebbe opportuno da parte del governo Conte un atteggiamento di coerenza rispetto alla posizione assunta in precedenza sul TTIP. La sicurezza dei consumatori, la tutela del paesaggio, della biodiversità e delle nostre tipicità agroalimentari non possono essere oggetto di scambio.

Fonte della foto : il Salvagente

Agronomo, ricercatore ecologista, divulgatore e saggista