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Esteri

Aree di crisi nel mondo n. 37 del 24-4-2020

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di STEFANO ORSI

Partiamo innanzitutto dalla situazione al di la del mare, la Libia

Libia

Non si è placata nemmeno per un solo giorno la guerra in atto dal 2011 , nemmeno in questi giorni di epidemia.

L’intervento militare turco si delinea sempre più come determinante in questo conflitto.

Da un lato con l’invio di migliaia di miliziani a combattere per Serraj e dall’altro fornendo sia mezzi di terra che droni da combattimento, i noti e collaudati Bayraktar e Anka S, che stanno dando ottima prova di se sui cieli sopra i campi di battaglia.

A fronteggiarli, ciò che rimane della fu aviazione libica, in mano al gen. Haftar e i droni forniti alle sue LNA dagli Emirati Arabi di produzione cinese i Wing Loong.

Al momento in concomitanza con l’inizio del Ramadan, il gen. Kalifa Haftar ha tenuto una conferenza stampa in cui si è rivolto alla nazione libica, accusando il governo di Tripoli di aver sostenuto gli estremisti islamici, riferito alle milizie di Misurata, e di aver permesso alle milizie turche di mettere piede in Libia, riferito sia alle truppe dell’esercito di Ankara che alle migliaia, circa 6000, miliziani delle formazioni filoturche siriane.

Si sono intensificati i contatti tra le truppe LNA, i rappresentanti dell’UAE e lo stato siriano, per l’addestramento dei meccanici e dei piloti nell’uso degli elicotteri Mi 24-25 Hind che hanno in dotazione.

È importante anche notare come l’UAE si sia attivato da qualche tempo per il rapido rientro della Siria all’interno della Lega Araba da cui era stata sospesa su diretta richiesta della Arabia Saudita.

Come procede sui campi di battaglia?

Vediamo come era la situazione tempo fa.

Innanzitutto l’azione delle GNA con l’assistenza diretta turca e delle formazioni di jihadisti siriani, si è concentrata sulla stabilizzazione dei fronti bloccando innanzitutto l’avanzata delle LNA che aveva portato alla caduta di Sirte, grazie al passaggio in massa di alcune formazioni dalla parte di Haftar.

E sono riusciti nell’intento.

Secondo obbiettivo, riprendere il pieno controllo della costa est della Libia fino al confine con la Tunisia in modo da avere una via di terra libera per i rifornimenti.

E lo hanno fatto.

Terzo obbiettivo è quello più arduo, eliminare il saliente delle LNA proteso su Tripoli, e qui è davvero un compito molto più difficile.

Gli attacchi nei giorni scorsi si sono concentrati su Tarhuna, questa cittadina, dopo la caduta di Gharyan è divenuto il fulcro del fronte delle LNA.

Perdite elevate da ambo i lati ma Tarhuna ha “tenuto botta” e ha respinto gli assalti delle GNA , il contrattacco LNA si è concentrato sulla litoranea tra Tripoli e Misurata ma è fallito a sua volta.

Sul Saliente di Tarhuna si giocano quindi le speranze GNA di sovvertire le sorti della guerra, una netta sconfitta di Haftar su Tripoli, potrebbe infatti spingere altri gruppi a lasciare il suo fronte per passare , o tornare , con le GNA.

Notizia davvero importante, l’esercitazione aerea turca sul Mediterraneo.

Pochi giorni fa l’aviazione militare turca ha alzato in volo una quindicina di velivoli tra cui tre aerocisterne e 12 caccia F16 che hanno compiuto un volo di prova dalle loro basi fino ad arrivare al largo di Tripoli.

Lo scopo è chiaro, disponendo di 7 aerocisterne, i caccia di Ankara possono attaccare direttamente le forze si Haftar, le capacita difensive delle LNA sono al momento ancora limitate a mezzi di corta gittata e non in grado di reggere alla presenza massiccia di attacco elettronico come di certo ci sarebbe e abbiamo avuto modo di osservare all’opera in Siria.

Un attacco aereo turco verrebbe accompagnato da aerei AWACS sia per coordinamento dell’attacco che per accecare le difese LNA.

Un attacco turco andrebbe compiuto in maniera massiccia già nella prima ondata e di notte, eliminando ogni residuale forza aerea presente presso le LNA e anche i depositi di munizioni e le riserve petrolifere del generale, che sarebbe così anche privato delle fonti di reddito, al momento non sono del tutto vitali visto il prezzo del greggio che è addirittura sceso in negativo nelle quotazioni WTI, americane, il Brent si è mantenuto sui 20$.

Un simile attacco vedrebbe distrutti i centri di comando e coordinamento proprio sul fronte avanzato di Tarhuna, e vedremmo le truppe di terra coordinarsi per un contemporaneo attacco sulle difese LNA

Cosa ci fa intendere oltretutto questa esercitazione? Che la Turchia considera zero la sovranità dello spazio aereo greco, che è stato bellamente violato e verrebbe violato a maggior ragione durante l’attacco che avverrà credo a breve,

Corea del Nord

Dopo i recenti test missilistici, effettuati da Pyongyang si sono perse le tracce del Tonsure Kim Jong-un, che non è più apparso in pubblico, fonti giornalistiche parlano di un attacco di cuore, l’evidente obesità dl Leader propenderebbero per questa ipotesi, ma sappiamo anche che lo stesso virus Sarcov-2 provochi anche problemi al cuore e circolatori, trombosi , embolie ecc, e pertanto non è escluso un suo contagio.

Per ora restiamo in attesa di vederlo riapparire come altre volte accaduto dopo che era stato dato per morto, in caso, leader designato sarebbe la sorella di lui Kim Yo-jong, vero Deus ex machina della sua amministrazione e donna dalla forza di carattere proverbiale.

UE

L’incontro di ieri tra i leaders europei è stato il classico caso della montagna che partorisce il topolino, non solo non hanno firmato nulla e nemmeno trovato un vero accordo, ma hanno rimandato tutto ad una proposta che verrà presentata dopo la sua elaborazione dalla Commissione europea il 6 maggio, e che i Paesi dovranno allora discutere ed eventualmente approvare nelle sue parti, che oggi non si conoscono, ne nelle cifre, non ce ne sono, ne nelle modalità , anch’esse avvolte nella totale nebbia.

Si conosce sempre la posizione della padrona della UE, la Germania che non gradisce ipotesi di finanziamento a fondo perduto dei Paesi in difficoltà e vuole prestiti da restituire, e non sia a quali condizioni, e sarebbe quindi sufficiente, come da tradizione consolidata, che uno solo dei Paesi suoi accoliti votasse contro per far naufragare il tutto.

Teniamo presente che se di fondi si trattasse, sarebbero sempre e comunque fondi che gli Stati membri sarebbero tenuti a versare alla UE per poi vedersene tornare una parte in base alle quote stabilite e che non si conoscono e che partirebbero , comunque, dal 2021.

Un vero disastro insomma.

Disastro molto evidente se, uscendo dalle nebbie di follia e falsità della nostra Stampa mainstream volgessimo lo sguardo ai titoli dei quotidiani tedeschi , soliti a NON scherzare mai sull’economia del loro Paese, o anche a quelli spagnoli, più vicini a noi e che anche dalle parole del Governo ammettono la lontananza da un qualunque accordo di aiuti UE.

Se allora anche i Recovery Fund o Bond sono una illusione cosa rimane di reale?

Come non lo avete capito? La Germania lo ha detto chiaro e tondo, per noi c’è e ci sarà solo il MES, niente altro e dopo il loro controllo totale sul nostro Paese.

Domani è la Festa della Liberazione, ecco in un momento n cui purtroppo vedo morire troppe persone a me vicine, vorrei ricordare anche il sacrificio di coloro che si batterono contro i Tedeschi ed i fascisti per garantire la Libertà del nostro Paese e la nascita della nostra Repubblica e della nostra meravigliosa Costituzione.

Correi che almeno solo una parte del loro coraggio albergasse ancora nell’animo dei nostri politicanti da operetta e potessero compiere davvero quelle scelte che ormai appaiono sempre più chiare a chiunque o per il nostro Paese sarà possibile solo un futuro dallo scenario greco, con tutto quanto ne consegue.

W il 25 aprile! Viva la Repubblica Italiana!

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo