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Cuba torna alla normalità grazie ai vaccini e alla solidarietà internazionale

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Credit foto “Cathedral Basilica of Our Lady of the Assumption – Santiago de Cuba, Cuba – Feb 2019” di Dis da fi we licenza CC BY-NC-SA 2.0

di Maddalena Celano

Di recente, il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha attribuito la “salvezza del Paese” ai vaccini cubani, in una riunione del Consiglio dei Ministri in cui ha parlato delle previsioni ufficiali sul Covid-19 che si sono realizzate. I nuovi casi dovrebbero scendere sotto i 1.000, raggiungendo meno di 700 lo scorso sabato. “I nostri scienziati con i loro vaccini – senza esagerare – hanno contribuito a salvare il Paese. È evidente il risultato che sta avendo la campagna di immunizzazione e l’efficacia dei vaccini, che hanno cominciato ad essere applicati in condizioni molto difficili, con un’alta circolazione del ceppo Delta”, ha affermato il primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba. “La vaccinazione a Cuba si è verificata insieme a una delle più grandi ondate di casi, nel mondo, in quel momento. Pertanto, questa diminuzione è il risultato della vaccinazione e dell’effetto dell’immunità dovuto all’infezione, evidenziato in tutti i paesi che hanno subito focolai causati dal Delta, e che sì, sarebbe stato molto più alto senza l’arrivo dei vaccini”, ha affermato Pérez Riverol. Più di 7.100.000 persone, su una popolazione di 11.200.000 che abitano l’isola, hanno ricevuto le tre dosi dei vaccini cubani Abdala, Soberana 02 e Soberana Plus contro il Covid-19, secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità.

L’ Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) ha avvertito che i  vaccini contro il coronavirus, sviluppati a Cuba, non hanno l’approvazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Secondo le autorità cubane,  i vaccini Abdala e Soberana 02 hanno un’efficacia rispettivamente del 92,2% e del 91,2%. Le informazioni e le sperimentazioni cliniche di questi farmaci tuttavia non sono state condivise con le organizzazioni internazionali. Nicaragua, Iran, Venezuela e Vietnam hanno già acquisito dosi di farmaci cubani, per immunizzare le loro popolazioni. Per ora non è stato rivelato quanto quei paesi abbiano pagato per i prodotti provenienti dall’isola caraibica.

Nel frattempo, rappresentanti del  CTA autonomo (sindacato autonomo argentino), insieme a varie organizzazioni solidali con la rivoluzione cubana,  questo 14 novembre 2021, hanno raggiunto le ambasciate cubane  e abbracciato i membri del corpo diplomatico cubano, in più di 80 paesi del mondo, partendo da diverse città dell’Argentina.

Tra le principali richieste, c’era il sostegno alla riattivazione delle attività sociali e riproduttive nell’isola, dopo la crisi del COVID-19, e il rifiuto della costante ingerenza degli Stati Uniti attraverso il blocco genocida. La mobilitazione è avvenuta questo lunedì 15 novembre 2021, quando sull’isola è ricominciato l’anno scolastico in presenza, celebrando il fatto che questo 14 novembre 2021 non vi siano stati decessi per COVID-19, dopo una campagna di vaccinazione riuscita grazie ai vaccini generati e prodotti dagli scienziati dell’isola caraibica. “Questo si sta replicando in tutte le province, perché è una rivendicazione di tutto il popolo argentino. Difendiamo la libertà, non lasciamo che ci tolgano i termini “libertà” e “libertario”, perché vivere in libertà significa che i bambini non debbano morire di fame, che i vecchi possano vivere dignitosamente, e che vi sia educazione e salute per tutti”, ha affermato Ricardo Peidro, segretario generale del CTA autonomo in Argentina. Ha anche affermato: “Coloro che attaccano la rivoluzione cubana, coloro che attaccano il Venezuela, il Nicaragua, tutti coloro che stanno combattendo contro questi paesi, sono coloro che vogliono la libertà dei gruppi economici e delle multinazionali, dei potenti contro i deboli, la libertà di fare ciò che vogliono con la nostra vita e con il pianeta terra. Il nome di tutti i militanti che lottano per una società più giusta, per la memoria dei nostri 30.000 desaparecidos, con i nostri prigionieri, diciamo loro che non passeranno. Viva Cuba, viva la rivoluzione e la lotta dei popoli per vivere in libertà”. Lo stesso giorno, Julio Fuentes, Segretario delle Relazioni Istituzionali del CTA Autonomo e capo del CLATE, ha espresso il suo sostegno all’eroico popolo cubano e al governo di Cuba, dopo gli attacchi imperialisti: “Voglio estendere la nostra solidarietà ad altri popoli e governi che resistono, anche con il Nicaragua, il Venezuela e il Perù, che cercano un’uscita autonoma dai poteri”. Da parte sua, Oscar Verón, “Stiamo dimostrando la solidarietà del popolo argentino con la rivoluzione cubana e con il suo popolo. Ripudiamo i vermi e l’appoggio che hanno ricevuto dalla destra, dall’imperialismo, da Larreta, da Milei, da Vidal, tutte persone che hanno sostenuto l’imperialismo. Cuba è il Paese più democratico e solidale che conosciamo, per questo siamo qui da tutte le città argentine (e non), in un atto che si ripete in molte città del mondo”.

Infine Daniel Jorajuría, segretario sindacale del CTA autonomo, ha sottolineato: “Di fronte a questo nuovo attacco e all’appello dell’imperialismo contro la rivoluzione cubana, e al sostegno della destra del nostro paese (l’Argentina), ci mobilitiamo in solidarietà per salvaguardare la volontà di quel popolo, di dire No al blocco degli Stati Uniti”.

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