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Esteri

I mastini della guerra sono a spasso per il mondo

i vari fronti ucraini, le lelezioni di midterm in USA, le tensioni in varie aree del mondo.

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Aree di crisi nel mondo n. 33 del 6-11-2022

Mentre in Ucraina siamo in attesa di una mossa da parte ucraina, se resta in attesa l’opera di demolizione delle sue infrastrutture proseguirà fino al totale collasso, nel mondo vi sono segnali preoccupanti da diversi Paesi e zone.

Ucraina

Apriamo la pagina sull’Ucraina parlando della visita a sorpresa di Jake Sullivan .

In genere gli alti papaveri di WH si spostano solo per comunicare cose che non possono essere comunicate attraverso le normali vie di comunicazione vocali o scritte, nemmeno criptate.

Le visite di un alto esponente hanno in genere preceduto importanti offensive e siamo in attesa di una di queste o su Cherson, o su Zaporije.

Per il momento i fronti si mantengono stabili, l’Ucraina non ha al momento iniziative su nessun fronte.

Karkov-Lugansk

In questo fronte si alternano gli attacchi, da nord a sud, su Mykolaivka attaccano gli Ucraini, su Ivanovka i Russi,su Kotlyarovka e Kuzemovka gli Ucraini, su Stemakovka e Myozemarovka i Russi, in direzione di Ploshchanka e Chervonopopovka ma senza raggiungerle gli Ucraini, su Yampolovka i Russi.

Nessuno di questi attacchi ha raggiunto gli obiettivi e le forze sono state respinte, si segnalano maggiori iniziative offensive ucraine che si sono tradotte in un numero di perdite nettamente maggiori rispetto a quelle russe che hanno attaccato meno e con numeri inferiori rispetto alle forze di Kiev.

Fronte della regione russa di Donetck

Su questo fronte l’iniziativa da nord a sud, al momento resta in mano russa saldamente.

Nel settore di Lisichansk i russi hanno attaccato su Bilogorovka, Spirne e Berestovo.

Nel settore di Soledar i Russi hanno attaccato su Yakovlovka e Batmutske.

Nel settore di Artiomosk, la settimana scorsa, gli Ucraini avevano fatto affluire molti rinforzi e li hanno mandati all’assalto per recuperare le posizioni perse.

Le truppe della PMC Wagner, detti i “Musicisti”, si sono ritirate di alcune centinaia di metri su posizioni ben difendibili e hanno bloccato l’avanzata ucraina causando loro forti perdite in sodati e mezzi.

Il fuoco dell’artiglieria si sente bene nel video di questa giornalista francese di France 2, Maryse Burgot, che già abbiamo citato per l’ottimo lavoro dai fronti.

Al di la dei contenuti scontati, essendo dal lato ucraino del fronte, ascoltando il rateo dei colpi in arrivo si capisce a quale fuoco siano sottoposti i soldati ucraini e pertanto anche a quali perdite debbano fare realmente fronte.

La scelta ucraina di difendersi anche qui casa per casa, come a Mariupol, rende la città stessa un obiettivo lecito per le truppe russe in avanzata.

Le truppe Wagner stanno nuovamente combattendo dalla periferia est di Artiomosk (Bakmut).

Più a sud sono tornati verso Miske Smittyezyalyshche alla periferia sud.

Opytne è nuovamente contesa, segno che l’avanzata è arrivata nuovamente qui.

A sud di Opytne ci sono altri 4 fronti di pressione attivi con iniziativa russa, segno che le forze ucraine non sono riuscite a farle indietreggiare e ora stanno subendo nuovamente l’iniziativa russa.

Fronte di Donetck

Le forze dello Sparta sono arrivate fino a Nevelske che è una frazione fortificata nel settore di Pervomaiske, che resta sotto controllo russo, si combatte ancora a Perekrestok.

Fronte tra Ugledar e Marinka.

Settore di Marinka, ¾ del villaggio è nelle mani delle forze della DPR.

Novomikailovka, le truppe russe sono avanzate su metà villaggio, ora i combattimenti sono sulla linea del monastero dell’arcangelo Michele in pieno centro. Qui sono stati segnalati bombardamenti russi con aviazione e bombe da 250 Kg lanciate direttamente sugli obiettivi, cosa non vista da tempo, segnale che molte difese aeree ucraine nel settore sono state distrutte e gli aerei russi riescono ad operare con minori rischi.

Settore di Pavlovka, il villaggio ormai è interamente sotto controllo russo, solo nella parte nord in direzione di Ugledar permangono alcune posizioni ucraine presso alcuni capannoni della piccola zona industriale.

Nei giorni scorsi i combattimenti hanno raggiunto anche Vodiane a nord di Ugledar ma i rinforzi ucraini hanno impedito ai russi di prenderne il controllo e si sono ritirati.

La posizione ucraina su Ugledar non è ottimale, hanno rischiato di essere circondati su tre lati, ma se la pressione russa si mantenesse costante ancora diversi giorni, saranno costretti a ritirarsi o combattere casa per casa.

Anche su Velika Novosilka si sono avuti degli scontri con i Russi in attacco verso il fiume che separa la cittadina da Vremovka dove si attestano i Russi.

Nel settore di Zaporije si segnalano intensi scontri di artiglieria ma nessun combattimento.

Eppure dati i report precedenti su reparti ucraini nel settore, questo è uno dei possibili fronti di una nuova offensiva ucraina in direzione di Melitopol e Berdiansk.

Settore di Cherson

Settore dove gli Ucraini ogni tanto attaccano con un paio di battaglioni alla volta.

Talvolta postano dei video in cui mostrano i mezzi pronti a partire, ma non attaccano, si tratta di nebbia di guerra, tutto si fa pur di confondere il nemico, oltre a chi segue il conflitto.

Per ora gli Ucraini persistono nell’offensiva da nord, tentano di raggiungere le posizioni che hanno mancato nell’ultima grande offensiva, ma il gioco non pare riuscire più e le perdite non decisamente aumentate, sia in soldati lasciati sul campo sotto il fuoco dell’artiglieria russa guidata da ottimi droni iraniani, sia in mezzi distrutti dai droni suicidi russi Lancet 3 che sempre guidati dai droni da osservazione, raggiungono carri armati, radar, mezzi di difesa aerea, blindati, mezzi da esplorazione e depositi di munizioni senza lasciare scampo ai nemici.

Il ruolo di questi droni è in costante aumento, sembra sia stata modificata la testata esplosiva, gli ultimi modelli presentano aspetti tipici di una potente carica cava, che direziona e concentra l’onda d’urto dell’esplosione permettendo di perforare anche le corazze dei carri armati come un missile ATGM.

I Russi stanno completando lo sgombero dei civili dalla regione, la riva destra del Dnepr è quasi sgombera di civili, vengono evacuati attraverso i pontoni galleggianti che sono sempre operativi lungo il fiume e anche su quelli mobili che fanno spoletta tra una sponda e l’altra, a volte devono sospenderli per le necessarie riparazioni dopo i lanci di razzi da parte ucraina che non mancano di fare vittime tra i civili oltre che tra i soldati russi.

Su Cherson è attesa l’offensiva ucraina, è l’unica capitale regionale catturata dalle truppe di Mosca e per Kiev è una questione di immagine riprenderla, soprattutto in vista dell’appuntamento elettorale americano che vede tutti i sondaggio dare i Repubblicani avanti anche in quasi tutti i collegi dove si vota.

https://www.politico.com/news/2022/11/05/senate-swing-state-polls-2022-00065224

https://www.politico.com/news/2022/11/06/biden-trump-midterms-2024-00065311

La rete elettrica ucraina

La campagna di bombardamenti ucraina ha assestato una serie di ulteriori pesanti colpi alla capacità di Kiev di riparare o deviare la corrente laddove serva.

Permangono ampi settori della città con black out improvvisi, manca l’erogazione dell’acqua in molti di essi.

Il sindaco di Kiev Klishko, non potendo garantire erogazione elettrica e meno che mai il riscaldamento, non è disponibile la centrale di teleriscaldamento, distrutta dai bombardamenti, pertanto anche l’acqua mancherebbe nel periodo invernale.

Stanno parlando ormai apertamente di esodo di oltre 3 milioni di abitanti che dovrebbero lasciare le loro case e recarsi in altri settori del Paese o in campagna. Velato forse l’invito ad andare in UE per farsi assistere.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/11/06/ucraina-il-sindaco-di-kiev-non-esclude-un-blackout-totale_6c3ddd65-4b62-48bf-973c-611fb267633c.html

I gestori della rete elettrica ucraina hanno dovuto comunicare che non potranno più programmare i blackout in quanto non sono in grado di gestire l’erogazione, e nei momenti di assorbimento maggiore, si va verso l’inverno e i consumi aumentano, potrebbero esserci interruzioni continue e non programmate.

Se arriveranno nuovi attacchi, e probabilmente arriveranno, il sistema potrebbe non essere più in grado di sostenere la rete nazionale e dovrebbero limitarne l’erogazione a zone più ridotte al fine di poterla regolare. Alcune regioni non verrebbero più alimentate con l’energia.

I recenti attacchi russi hanno colpito pesantemente anche il settore di produzione idroelettrica, riducendo ulteriormente la produzione del Paese.

La società di gestione della rete elettrica ucraina ha comunicato l’imminente esaurimento di pezzi di ricambio per riparare i danni dei bombardamenti russi.

Per i fatti dal mondo segnaliamo:

il già citato appuntamento di martedì con le elezioni di midterm, importantissima sfida da i Repubblicani, che vedono i candidati di Trump avere vinto le loro primarie ed essere stati candidati in moltissimi collegi, ai candidati democratici che devono sobbarcarsi il malcontento della popolazione per la difficile situazione economica causata dall’amministrazione Biden.

I rincari di generi di prima necessità tanno scatenando proteste nel Paese, gli Statunitensi non sono abituati a questa inflazione come anche non lo sono più molti di noi.

La crisi nel Kosovo dove sembra che i serbi del nord della provincia intendano separarsi e ricongiungersi alla Serbia, si sono licenziati in massa i dipendenti pubblici di etnia serba.

La tensione altissima nel Golfo persico a causa dell’attentato a Shiraz in Iran, commesso dall’ISIS dietro probabile spinta britannica che poi ha tentato di agitare i rapporti tra Arabia Saudita e Teheran ma senza esito.

Altro scacchiere in forte riscaldamento è la Corea, dove gli screzi tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Corea del Sud stanno innalzandosi di continuo, l’altro giorno si sono affrontati a distanza formazioni aree impressionanti, 180 apparecchi in volo da parte nord ed 80 in risposta da parte sud, non si contano i lanci di missili e colpi di cannone sia in mare che nella zona demilitarizzata.

Gli Usa giusto per gettare benzina sul fuoco hanno fatto arrivare nel settore due bombardieri B1b.

Consigli a tutti due video, il primo è un approfondimento corale organizzato dai gestori di alcuni canali telegram tra cui il sottoscritto.

Il secondo , ancora più importante è il 16° appuntamento con la rubrica I Mastini della guerra in cui parliamo ed esaminiamo proprio le aree di maggior crisi nel mondo.

In ultimo, questa sera si è tenuta una esercitazione a sorpresa dei comandi nucleari statunitensi, si sono alzati in volo all’improvviso tre diversi aeri di tipo E6-B Mercury, lo hanno fatto senza alcun preavviso e questo ha suscitato non poca apprensione in chi a avuto notizia del loro decollo, tra cui il sottoscritto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_E-6_Mercury

Uno è decollato dalla Spagna uno dalla costa est degli USA ed uno dalla costa ovest.

Nei giorni scorsi un Ohio , sottomarino lanciamissili statunitense ha fatto il suo ingresso da Gibilterra per poi ritornare nell’Atlantico, stessa cosa uno nel Golfo Persico giusto per far vedere di essere presenti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Classe_Ohio