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Esteri

Russia e Cina in cammino verso il futuro

La pagina di storia scritta da Cina e Russia in un summit storico e pienamente riuscito. La situazione sui fronti ucraini e la questione dell’uranio impoverito.

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I presidenti Putin e Xi si stringono la mano

Aree di crisi nel mondo n. 150 del 26-3-2023

I presidenti che scrissero la storia del 21° secolo.

È ormai certo che durante questo viaggio sia stato inciso, nella roccia della storia, un capitolo davvero importante.

Non è bastato che i media occidentali snobbassero questo incontro, il primo del terzo mandato del Presidente cinese Xi, perchè non trasparisse in tutta la sua portata il peso di questa granitica intesa tra i due Paesi ormai legati da un solo destino.

I contenuti dell’accordo sottoscritto, almeno quelli noti sono i seguenti:

Approfondimento partenariato Globale e Cooperazione strategica in una nuova era.

Sviluppo aree chiave della Cooperazione Economica sino-russa da qui al 2030.

Cooperazione nel campo della produzione congiunta di programmi televisivi.

Implementazione dell’accordo su Organizzazione e meccanismo di incontri regolari tra i Capi di Stato di Russia e Cina del 27/6/1997.

I Ministeri del commercio di Russia e Cina approfondiranno la cooperazione nel campo delle Expo e delle attività fieristiche.

Cooperazione sugli investimenti nel campo dello sviluppo e dell’uso delle risorse forestali.

Sviluppo nella cooperazione sugli investimenti tra i soggetti federali russi e province cinesi nel campo della industria della soia.

Cooperazione per lo sviluppo industriale e infrastrutturale dell’estremo oriente russo.

Ministeri della Scienza ed Educazione russo e Scienza e Tecnologia cinese per una cooperazione nel potenziamento della ricerca scientifica.

Cooperazione per la protezione dei consumatori tra i rispettivi ministeri russo e cinese del settore.

Cooperazione nella gestione delle aziende di Stato.

Programma completo per la cooperazione a lungo termine nel campo dei reattori a neutroni veloci tra ROSATOM e Agenzia per l’Energia Atomica della RPC.

Cooperazione tra la VGTRK ( azienda dei media russa) e la Media Corporation of China.

Scambio informativo migliorato tra la TASS e la corrispettiva cinese XINHUA.

Accordi che proiettano avanti negli anni i rapporti di collaborazione tra la Cina e la Russia.

Industria, commercio, ricerca, agricoltura, media e televisioni, energia, sono i rami toccati da questi accordi noti, l’assenza di ogni tema militare spicca in particolar modo perchè risulta impossibile che da tale portata di collaborazione, rimangano esclusi temi fondamentali, la Difesa la politica estera e lo Spazio.

Ritengo pertanto che questi protocolli siano inseriti, con ogni probabilità, tra quelli non resi pubblici.

C’è stato un tempo in cui la Russia guardava all’Unione Europea come ad un partner per programmare un cammino comune di sviluppo.

Tempo che iniziò ad incrinarsi fin dal 2007 con il discorso di Monaco pronunciato dal Presidente Putin alla conferenza sulla sicurezza.

Gli USA ed i loro interessi contrari ad un mondo che progredisse verso il multilateralismo erano indicati come il maggiore ostacolo a questo progetto.

I leaders unionisti si sono prestati a perseguire gli interessi USA, mettendo in secondo o terzo piano quelli di tutta l’Unione.

Il connubio potenziale tra un Paese ricco di risorse prime, La Russia, e uno votato alla loro lavorazione e trasformazione, la UE, è morto e sepolto oramai, e con esso le residuali speranze nostre di affrancarci dalla morsa statunitense che vuole mantenerci come sbocco ideale dei suoi mercati.

Ora e per gli anni a venire questa enorme capacità di sviluppo è andata tutta alla alleanza Euroasiatica.

Le risorse a basso costo della Russia serviranno esclusivamente o quasi i Paesi del continente asiatico come Cina, enorme mercato di sbocco per la Russia, l’india, Paese dall’enorme potenziale di crescita, l’Iran e la sua Mezzaluna sciita e aggiungiamo i Paesi africani ed arabi che stanno velocemente riallineandosi.

La Cina è ormai la prima potenza industriale ed economica nel mondo, ma ancora sconta un distacco dagli USA in termini militari e capacità di proiettare la sua potenza nel globo. Questa prerogativa rimane alle potenze talassocratiche, USA e GB, ma questo ritardo si colma in gran parte unendosi alla Russia.

Allo stesso modo le carenze economiche ed industriali della Russia che con bilanci assai limitati rispetto a quelli della NATO, la vedrebbero presto o tardi distaccarsi nel progresso tecnologico militare, unita alla potenza economica e industriale cinese questa possibilità diviene molto remota.

Separate non possono reggere il confronto con l’Occidente, ma unite, con il loro territorio e le risorse di cui dispongono, possono non solo competere ma anche prevalere sull’Occidente, in special modo a causa della mediocre e scadente classe dirigente della nostra Unione, che non è riuscita a comprendere nulla dei tempi che viviamo e meno ancora a perseguire i nostri reali interessi.

Cina e Russia stanno demolendo mattone su mattone il secolo Americano sorto dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale arrivato al suo culmine con la distruzione del Muro di Berlino prima e della URSS dopo ma che raggiungendo il suo culmine ha anche imboccato deciso la via della sua decadenza e devastazione.

Nella vita, come nello sport, è sempre stato importante saper perdere bene, imparando dai propri errori e limiti, così come saper vincere bene avrebbe dovuto portare consiglio ai vincitori, gli USA, che invece hanno da subito posto le basi del loro declino, guidati da smodata avidità di profitti facili, hanno creduto che la lor potenza sarebbe stata senza pari per più di un secolo, oltre le loro vite quindi e non si sono preoccupati delle conseguenze delle loro scelte, in molto meno tempo la Cina, in particolar modo sotto la guida del Presidente Xi Jinping, ancora più della Russia con Putin Presidente, hanno recuperato molto dalla loro situazione di partenza, investito sulle infrastrutture e sul potenziamento del loro mercato interno emancipandosi dall’essere terreno di conquista per le industrie occidentali e divenendo essi stessi, in particolar modo la Cina, soggetto attivo dell’industria e del commercio nel mondo, imponendo suoi marchi in ogni settore della manifattura, dalla basilare a quella dei prodotti ad alto contenuto tecnologico.

La Rinascita della Russia come la crescita impressionante della Cina oggi segnano il nostro tempo e con la firma di questi accordi storici, pongono le basi per un secolo multipolare.

Conflitto in Ucraina tra NATO e Russia

La questione dell’Uranio impoverito.

A tenere banco questa settimana sono state le dichiarazioni del vice ministro della Difesa britannico Annabel Goldie.

La questione riguarda la fornitura, assieme ai carri britannici Challenger 2, di munizionamento per gli stessi che contenga uranio impoverito.

L’uranio impoverito è utilizzato nel munizionamento dei carri armati come anche dei caccia con funzione di attacco a terra, come gli A10.

L’uranio ha la funzione di fornire energia cinetica maggiore al proiettile sparato, grazie alla sua elevatissima densità, al suo peso specifico, è adatto ad essere usato nei proiettili sottocalibrati e lanciati con un penetratore che può essere in Tungsteno per intero, in lega di tungsteno e uranio e anche in solo uranio impoverito.

Al momento dell’urto con la corazza del carro nemico, il penetratore entra nella corazza per via della sua maggiore densità e poi una parte piatta del penetratore impatta contro la corazza scaricando su di essa la sua enorme energia cinetica, questa causa un immediato sviluppo di calore, circa 3000 gradi, che sciolgono la corazza stessa e proiettano all’interno dell’abitacolo del carro una nuvola di metallo fuso che incenerisce tutto al suo interno e causa l’autoesplosione del munizionamento ivi presente.

La capacità di penetrazione di questo munizionamento è di circa 700 mm di acciaio ad alta resistenza ad una distanza di 2 km e ad angolazione 0°.

Chiaramente la GB intende fornire questo tipo di proiettili all’Ucraina affinchè li usi contro i Russi.

Quale è il tema del contendere?

L’uranio impoverito è notoriamente un agente cancerogeno di estrema aggressività contro l’organismo umano, rimane sugli oggetti e sul terreno agendo contro la vita organica finché può essere inalato o ingerito.

Come avviene la dispersione nell’ambiente di questo uranio? Al momento dell’urto con il carro nemico, anche l’uranio si nebulizza fondendosi e con la successiva esplosione del carro viene disperso tutto attorno dove ricade al suolo.

Ben lo sanno e conoscono i militari italiani che sono entrati in contatto con esso prestando servizio in Kosovo, circa 400 le vittime.

Il segretario USA Kirby, ha minimizzato il problema dicendo che non sono armi proibite, ed è vero, ma quale arma che gli USA utilizzano è proibita per loro? Nessuna.

LA Russia possiede questo tipo di armi? Certamente, esiste un articolo della TASS che ne parla e risale al 2018, https://tass.com/defense/1036958, In questo articolo si spiega come i carri armati moderni o modernizzati russi, siano predisposti per l’uso di questo munizionamento.

Il punto è che da alcune fonti occidentali si sia presentata questa disponibilità come di un uso da parte russa, nulla di più falso, non risulta che sia mai stato usato in conflitto finora, ne in Siria ne tanto meno nell’attuale conflitto in Ucraina.

Sarebbe stato un argomento troppo ghiotto per la propaganda occidentale da lasciarselo sfuggire, avendo gli ucraini catturato diversi carri russi danneggiati e presi integri o quasi.

Oltretutto questo munizionamento è studiato per essere efficace contro le spesse corazze dei mezzi occidentali, le inferiori dimensioni di quelle dei mezzi ucraini non le richiedono e bastano i munizionamenti tradizionali.

Le giustificazioni occidentali per il loro invio nel teatro operativo perdono pertanto di ogni fondamento, l’inquinamento per decenni del suolo e la morte di civili legata al loro impiego ricadranno sulle loro coscienze come già avvenuto per l’Iraq, la Siria o il conflitto in Serbia.

Situazione sui fronti ucraini

Il presidente Zelenski sembra aver dichiarato ieri che il suo esercito non avrebbe armi e munizioni sufficienti per fare una offensiva contro le truppe russe al momento.

https://euromaidanpress.com/2023/03/25/ukraine-not-launching-counteroffensive-yet-due-to-ammo-weapon-shortage-president-zelenskyy/ https://www.yomiuri.co.jp/world/20230325-OYT1T50112/2/

La notizia è da prendersi con tutte le cautele del caso, al momento vi sono altri problemi da affrontare che sconsigliano una vasta operazione militare sul campo, la Rasputiza prima di tutto.

La rasputiza è l’impraticabilità del terreno e delle strade non asfaltate a causa del disgelo e delle piogge che trasformano in una trappola mortale per i veicoli militari e civili che si avventurano nello sterrato o che devono, come in questo caso, muoversi attraverso i campi per aggirare posizioni nemiche.

Pertanto le diverse controffensive effettuate nelle ultime settimane nel settore di Artemovsk (Bakhmut ) finora ne ho contate almeno 7, sono finite tutte in un nulla di fatto, pochi mezzi impiegati, non troppi soldati al seguito, scarso supporto di artiglieria, nullo supporto dell’aviazione.

Le recenti e continue perdite di mezzi aerei stanno di fatto azzerando le residuali capacità ucraine.

Gli annunciati arrivi di una ventina di apparecchi Mig29 da parte di Polonia e Slovacchia non sono assolutamente sufficienti ma indicativi della gravità della situazione ucraina.

Continuano oltretutto le notizie di perdite di mezzi semoventi di artiglieria forniti loro dall’occidente, perdite ormai difficilmente ripristinabili a causa della penuria che viene denunciata anche dai nostri vertici militari.

https://www.ilsole24ore.com/art/lo-stato-maggiore-avverte-ue-vicina-ad-allarme-scorte-armi-AECgMB9C

La situazione appare molto più grave nonostante che i nostri mass media di fatto la stiano nascondendo.

Artemovsk

Le controffensive ucraine non hanno prodotto alcun risultato, le truppe della Wagner PMC stanno guadagnando ancora terreno in città, ora hanno il controllo di tutto il complesso AZOM, iniziano ad allargarsi sui quartieri limitrofi, questo per la parte nord della città, da est non sono segnalati movimenti in avanzamento, da sud le truppe russe stanno estendendo e rafforzando il loro controllo sui quartieri in cui combattono e affrontano una risposta offensiva ucraina che tenta di respingerle.

Adveevka

Il fronte più attivo al momento non è più Artemovsk ma Adveevka, dove sono segnalate le maggiori avanzate russe.

La scorsa settimana era iniziato un avanzamento a nord della città che ha portato al superamento della ferrovia di Adveevka da parte russa che ha così chiuso una importante via di rifornimenti.

Il controllo su Krasnogorovka è oramai assodato, quello su Stepovo non ancora completo.

Anche più a sud la roccaforte di Kamyanka sta cedendo sotto lo sforzo offensivo russo, rappresentano, entrambe queste posizioni, un passo importante per la chiusura in sacca della città occupata dagli ucraini ormai da 9 anni.

A sud della roccaforte ucraina le truppe russe non sono ancora riuscite a sfondare e raggiunger i villaggi di Sjeverne o Tonen’ke, essenziali per completare l’accerchiamento.

I combattimenti proseguono.

Francia in fiamme

Sulla situazione in Francia che appare davvero infuocata con manifestazioni che stanno mobilitando oltre 3 milioni di francesi scesi in piazza mai così numerosi da molti anni, ho sentito la nostra amica Benedetta Piola Caselli che si trova per l’appunto nella capitale francese.