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Oasi Culturale

SETTE NOMINATION AGLI OSCAR PER BELFAST (No spoiler)

Bentrovati su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi parleremo di Belfast, tra i migliori film candidati agli Oscar nel 2021.
Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com

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Nela foto, la statuetta degli Oscar. Immagine presa da Wikimedia Commons, pertanto di dominio pubblico.

Di Alessandro Andrea Argeri.

Belfast, diretto da Kennet Branagh (UK, 2021, durata 1h 38m), con Jude Hill, Judi Dench, Lewis McAskie, Jamie Dornan, Caitrio’na Balfe, Ciaran Hinds.

Il regolare ticchettio delle lancette dell’orologio si ferma, il cinema diventa una macchina del tempo, il quale si spezza, si dissolve, si frammenta in tre parti a seconda dei diversi punti di vista dei protagonisti, influenzati dalle differenti età. Il film di Kennet Branagh è un’opera a sfondo autobiografico, personale, intima, umana, ma allo stesso tempo è uno specchio in cui chiunque può riconoscersi, pertanto la pellicola è immersa di pura meraviglia.

Belfast è una cittadina del nord Irlanda, un ambiente in rivolta dove i tumulti cittadini sono all’ordine del giorno, un viaggio nella memoria, il candore casalingo, lo sguardo di un bambino verso il futuro, la disillusione di un’adulto, il rimpianto di un anziano memore della sua giovinezza: è vita. Nei “The Troubles”, gli anni di conflitto tra cattolici e protestanti, la vita del giovanissimo Buddy, alter ego del regista stesso, è sul punto di cambiare per sempre. I suoi genitori progettano di trasferirsi in Inghilterra per lavoro, tuttavia tale scelta significherebbe per il bambino tagliare i ponti col proprio mondo: dalla compagna di classe di cui è innamorato ai nonni con i quali nutre un rapporto profondamente spontaneo. Il film è dunque una storia d’amore per la propria terra, per un’altra persona, per il teatro.

Belfast chiede allo spettatore di abbracciare i ricordi, di abbandonarsi al fluire delle immagini, delle riflessioni, dei pensieri, attraverso il flusso di coscienza tanto caro a un altro irlandese: James Joyce, il cui amore per Dublino sembra essere lo stesso del protagonista per la sua città natale, non manca infatti nemmeno il tipico “humour irlandese”.

Divertente ma allo stesso tempo molto commovente, attraverso le sue inquadrature perfette, la pellicola è un gioiello cinematografico sapiente nelle tematiche, esteticamente attraente, misurato nelle intensità dei momenti fondamentali. Da un punto di vista tecnico l’uso della profondità di campo riesce a rendere il rapporto tra realismo e simbolismo, il “bianco e nero” risalta con l’alternare delle immagini a colori, il punto di vista del bambino prima si interseca, poi si divide da quello degli adulti. Il mondo è vero, mentre nei ricordi la realtà si inabissa. Regia ammirevole, fotografia eccellente, interpretazioni spettacolari, Belfast è cinema.

Sette nomination agli Oscar, meritatissime, non a caso il film di Kennet Branagh potrebbe centrarle tutte. Con la riapertura delle sale, in Italia Belfast è disponibile in tute le sale cinema dal 24 febbraio 2022. Consigliato sia ai più esperti di pellicole sia ai semplici amanti del grande schermo.

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