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Oasi Culturale

La Cena delle Spie non è un film di spionaggio (No spoiler)

Bentrovati su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi parleremo de “La Cena delle Spie”, thriller di spionaggio diretto da Janus Metz, disponibile su Prime Video da questo 8 aprile.
Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com

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Nella foto di copertina, estratto dal trailer YouTube del film “La Cena delle Spie”.

di Alessandro Andrea Argeri

La Cena delle Spie (USA 2022, durata 101′) diretto da Janus Metz, con Chris Pine e Thandiwe Newton.

C’è lo stile, c’è il mistero, c’è il ribaltamento. C’è tutto nel film tratto dal romanzo di Olen Steinhauer, il quale nella riproposizione cinematografica ha sceneggiato tutto da solo. Lo spionaggio si fonde col tema romantico-sentimentale. A discapito delle possibilità, la cena in questione non è affatto un incontro galante Otto anni prima le due spie erano colleghi nel dipartimento della CIA a Vienna, incaricata di sventare l’attentato di alcuni terroristi che avevano sequestrato un aereo sulla pista dell’aeroporto. L’operazione non ha un esito felice, così Celia è costretta a rassegnare le dimissioni dall’agenzia. Si torna allora nel presente, quando proprio uno di quei terroristi rivela di essere stato in contatto con una talpa apparentenenti al gruppo di agenti americani. La cena si evolve dunque in un interrogatorio, uno scontro psicologico, con momenti di imbarazzo tra gli stessi protagonisti.

Nonostante la trama di per sé non abbia bisogno di sostegni, il film si regge tutto sugli interpreti. Thandiwe Newton è impeccabile come sempre, mentre Chris Pine ancora una volta dimostra di essere troppo sottovalutato, dotato di un talento unico con la sua voce roca, i suoi occhi azzurri e la sua recitazione sobria e intensa, non a caso è l’attore preferito di un certo Quentin Tarantino. Consigliato.

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