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Oasi Culturale

I 7 finalisti del Premio Strega 2022

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo dei 7 finalisti al Premio Strega 2022.
Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it

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Credit foto Google Vanity Fair

di Sara D’Angelo

L’ epilogo tanto atteso ha sconvolto tutti. L’edizione 2022 del Premio Strega conta sette e non più i canonici sei finalisti dell’importante riconoscimento letterario italiano.
Sette nomi per sette titoli ( sembra quasi il titolo di un film hollywoodiano degli anni ’50) hanno superato altrettanti autorevoli firme durante la serata di gala tenutasi l’8 giugno al Teatro Romano di Benevento.
Per la prima volta nella storia, la Fondazione Bellonci organizzatrice del Premio ha ammesso in finale sette opere candidate al Premio.
L’evento che ogni anno precede la serata finale del Premio è stato trasmesso in streaming sull’app RaiPlay, dove tutti gli scrittori in concorso hanno potuto far conoscere le loro opere.


“È un evento storico, potrete dire ai vostri figli che c’eravate quando i finalisti erano sette”.
(Stefano Petrocchi – Direttore della Fondazione Bellonci).


Il 7 luglio nel Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma i 400 Amici della Domenica saranno chiamati a proclamare il vincitore della 76esima edizione del Premio. Al loro voto si aggiungerà quello di 30 Istituti italiani di cultura all’estero.


I sette finalisti del Premio Strega 2022 sono: Mario Desiati “Spatriati” (Einaudi), Claudio Piersanti “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli), Marco Amerighi, “Randagi” (Bollati Boringhieri), Veronica Raimo “Niente di vero” (Einaudi) e Fabio Baca “Nava” (Adelphi), Alessandra Carati con “E poi saremo salvi” (Mondadori) e Veronica Galletta “Nina sull’argine” (Minimum fax). 


Il 7 giugno, nella sezione giovani del Premio Strega 2022, la scrittrice romana Veronica Raimo ha vinto con  “Niente di vero”. Il libro è stato votato con 96 preferenze sui 573 voti espressi dalla giuria composta da studenti tra i 16 e i 18 anni da oltre 100 scuole superiori italiane ed estere.
“Niente di vero” è un romanzo di formazione in cui il personaggio cresce tra le rovine del suo tempo. Nel sogno mancato la storia si dipana ora felice ora feroce, una delusione da raccontare per fare posto a spazi di nuove realtà.


Con 244 voti Mario Desiati presenta “Spatriati” (il romanzo più votato della serata), la storia di due giovani, Claudia e Francesco, in fuga dalla terra che li ha seminati ma che li vedrà svettare da una radice diversa perchè nati da una generazione inquieta e troppo miope per ritrovare la strada di casa.


Con 179 voti Claudio Piersanti con “Quel maledetto Vronskij” attraversa quel che resta dello spazio vitale di un uomo abbandonato dalla moglie mentre assiste alla condivisione distrutta in mille pezzi prima di arrendersi alla paura, imparando giorno dopo giorno a fare a meno di essa.


Con 175 punti Marco Amerighi con “Randagi”, una scrittura girovaga per le strade del sè ingombrato da famiglie troppo strette da cui fuggire è necessario. A due passi dagli anni Duemila ci si chiede: “possibile, si diceva, che il passato avesse una tale forza sul presente? Il potere di ciò che accadde prima di noi è tale da forgiare un destino? O era soltanto colpa sua?”


Con 169 voti Veronica Raimo presenta il suo “Niente di vero”, romanzo dai lineamenti autobiografici scolpisce il ritratto di una donna del nostro tempo ferita e guarita col sorriso sulle labbra in movimento grazie a una spiccata intelligenza.


Con 168 voti Fabio Baca presenta al premio il suo “Nova”, uno studio romanzato delle bontà pericolose del cervello. Sotto stretta osservazione del neurochirurgo Dario, il confine labile della ragione inciampa in pochi secondi nel suo stesso labirinto di fili.


Con 168 voti Alessandra Carati presenta “E poi saremo salvi”. Una bambina di 6 anni in fuga dalla guerra in Bosnia viene alla vita con un foglio bianco in mano su cui annotare il disastro della sua famiglia. Lontano dal confine la vita riprenderà il suo corso monca di un respiro a metà.


Con 103 voti Veronica Galletta presenta “Nina sull’argine”. Una donna ingegnere si ritrova a sfidare una realtà lavorativa di soli uomini. Dirigerà un cantiere tra il fare e disfare divenuto regno di fantasmi in rivolta. Le difficoltà riporteranno indietro il passato con tutte le ombre appena intuite dal suono mesto della voce.


Appuntamento al 7 luglio per conoscere il vincitore del Premio Strega 2022. La diretta televisiva su Rai Tre sarà condotta dall’attrice e conduttrice Geppi Cucciari.


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