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Oasi Culturale

Premio Campiello 2022

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo della 60esima edizione del Premio Campiello.
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Credit foto Adnkronos

di Sara D’Angelo

Il primo Premio Campiello fu assegnato nel 1963  al romanzo di Primo Levi, La tregua, con la seguente motivazione: “Per l’importante testimonianza civile e per la straordinaria qualità letteraria dei suoi testi”.
Gli anni successivi hanno scritto la storia di una manifestazione culturale, i cui protagonisti detentori di una prestigiosa qualità letteraria sono coautori della formazione di coscienze responsabili. Negli anni il Premio Campiello ha raggiunto un notevole eco culturale, al punto che si è reso necessario ampliare il carnet delle premiazioni. Dal 1996 è stato istituito il premio Campiello Giovani riservato a giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni, dal 2004 è stato aggiunto il Premio Campiello Opera Prima, dal 1997 la Fondazione ha assegnato il Premio alla carriera, consegnato dalle mani del Presidente della Fondazione Il Campiello, Enrico Carraro. 


Annunciata dalla Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni, la 60esima edizione del Premio ha reso pubblico il nome dei 5 finalisti:
1) Il libro delle case di Andrea Bajani – Feltrinelli
2)L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito – Bompiani
3)Se l’acqua ride di Paolo Malaguti – Einaudi
4)Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij di Paolo Nori – Mondadori
5)La felicità degli altri di Carmen Pellegrino – La nave di Teseo.
Nella sala del Gran Teatro La Fenice di Venezia, il 3 settembre si è svolta la serata finale del Premio Campiello 2022 presentato dalla giornalista Francesca Fialdini, con la partecipazione di Lodo Guenzi, attore e musicista, le note musicali del cantante Diodato hanno patrocinato la colonna sonora della serata.


La giuria dei Trecento Lettori Anonimi a cui spetta decretare il verdetto finale, con 101 voti su un totale di 275 votanti, ha consegnato la vittoria allo scrittore Bernardo Zannoni, appena ventisettenne anni, nato a Sarzana in Liguria, giovanissima firma del suo primo romanzo “I miei stupidi intenti” edito da Sellerio.
Appresa la notizia, questa la sua prima dichiarazione: “E’ la mia prima opera pubblicata e ha già fatto un casino. Non me lo aspettavo, non mi sono nemmeno preparato un discorso. Grazie a chi ha creduto in me, vengo dal nulla, ho girato l’angolo giusto ieri” . La coscienza è una dannazione, un vantaggio, ma bisogna salvare il salvabile prima di scomparire. Ho cominciato il libro a 21 anni. Volevo fare un romanzo su una volpe, le faine sono un po’ come le volpi, ma meno conosciute e così ho pensato: ‘perché non una faina? E’ più originale, meno scontata”.


È stata per tutti un’edizione diversa dalle precedenti, la vincita di un ragazzo di 27 anni al suo primo romanzo, ha sorpreso i vertici del mondo letterario italiano. Il trionfo di un’esordiente con un romanzo immerso nel verde, lontano dall’umanità perchè umano non è Archie, una faina in un mondo immaginario che, con una sorprendente proprietà di linguaggio, si interroga sui temi della vita trascinati in analisi dall’uomo.
Il Premio speciale alla Carriera è stato assegnato a Corrado Stajano, 91 anni, scrittore cremonese, giornalista, senatore della Repubblica eletto nelle liste del Partito Democratico della Sinistra.
Nella 27esima edizione del Campiello Giovani 2022 ha vinto il giovane  palermitano Alberto Bartolo Varsalona con il libro “La Spartenza” , uno dei cinque racconti ammessi in finale.
Infine, il Premio Campiello Opera Prima a Francesca Valente, con “Altro nulla da segnalare”, una raccolta di storie difficili portate alla luce da una profonda sensibilità nel dare voce a pazienti del reparto psichiatrico dell’ospedale Mauriziano di Torino.


Ancora una volta lo spazio riservato ai salotti culturali di prestigio ha dato conferma della necessaria apertura alla narrativa dei giovani, ansiosa di esplodere nel mondo letterario. Esiste un mondo sommerso di talenti da valorizzare nella promozione della cultura attraverso i più importanti premi letterari nel panorama editoriale.
Al momento della consegna del premio, le parole del presidente della Giuria dei Letterati Walter Veltroni, hanno segnato una promessa per il futuro: “Sono onorato di premiare un giovane di 27 anni in un paese che spesso non è un paese per giovani”.

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