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Oasi Culturale

“1899”, NETFLIX PUÒ ANCORA STUPIRE?

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi parleremo Di “1899”, nuova serie Netflix in uscita il 17 novembre prodotta da Baran bo Odar e Jantjie Friese, autori di “Dark”. Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com

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Estratto dal trailer youtube di “1899”.

di Alessandro Andrea Argeri

È in arrivo “1899”, una nuova serie Netflix a tema mistero-horror. Una produzione consapevole, però con tante aspettative, forse troppe, legate all’enorme, meritato successo della precedente “Dark”, serie tedesca di altissima qualità. Tra i fan c‘è chi segue questo progetto dal giorno dell’annuncio. I creatori hanno impiegato tutte le loro forze per ripagare l’hype, è pure venuta in aiuto la stessa tecnologia di The Mandalorian, se non addirittura migliorata, così da poter coprire l’intero set con riprese a trecentosessanta gradi. Difficilmente la sceneggiatura potrà superare quella di “Dark”, anche perché non è facile creare un prodotto complicato ma allo stesso tempo perfetto a tema viaggi temporali. Ad ogni modo, dal trailer si può ben sperare, anche perché delle sorprese sembrano essere state “importate”, soprattutto nel cast, oltre che nei simbolismi lasciati sparsi un po’ dappertutto. Ai fan accaniti il compito di trovarli tutti!

Siamo nel “1899”, una nave carica di migranti europei inizia una traversata dell’Oceano Atlantico per traghettare “miserabili” in cerca di fortuna nelle Americhe, a New York. Il dramma inizierà nel momento in cui l’imbarcazione si imbatterà nella sua nave “gemella”, partita quattro mesi prima ma persa in circostanze indefinite. L’elemento misterioso, sebbene non sia ancora ben chiaro quale sia, è un segno di continuità con “Dark”, sicuramente però, considerata la location, una nave in cui è costretto alla convivenza un gruppo di esseri umani, ognuno diverso dall’altro, preannuncia un’attenzione per il tema sociale. D’altronde ai due autori piace molto collegare i personaggi. Non si può negare come ormai gli ingredienti per una serie Netflix siano: fotografia de-saturata, colonna sonora volutamente in contrasto con il mood della Serie, simboli triangolari, mistero. Tuttavia se il prodotto è buono, va bene così. Vedremo, le premesse sono ottime!

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