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Oasi Culturale

Libro cartaceo o digitale?

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo del dubbio sempre più indeciso: libro cartaceo o digitale?
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Credit foto Corriere della Sera

di Sara D’Angelo

Perché è meglio leggere un libro digitale? Perché è meglio leggere un libro cartaceo? Due domande, nessuna risposta può pretendere di essere accolta con un consenso unanime. A risolvere il caso del bivio indeciso non prestavamo ascolto fino alla metà del secolo scorso. Mancava il web, nessuno era connesso con nessuno, inimmaginabile un display tanto luminoso quanto saccente per il dominio assoluto del sapere.
Dal Commodore 64 in poi il mondo è cambiato. Una pagina di un libro può contenere il proprio, di mondo. Cosa non è un libro, se non il volto pulito di questo pianeta folle di bramosia congenita?
Dalla carta al display. Una voragine dentro cui ogni giorno vengono sepolti con un ordine maniacale ( file, app, etc.), milioni di parole passibili di finire nel macero della memoria RAM a causa di un virus informatico, o magari perduti per sempre a causa di un blackout.
Sarà forse un progresso a passo di gambero?
Grazie a internet è possibile effettuare il download di migliaia di libri in pochi minuti, riporli in scaffali di pixel, sfogliare pagine di un libro aperto sopra la cattedra di un’università americana. 
Ecco servita la magia di un e-book, un tablet, uno smartphone ai comandi di una connessione internet. Il volume diventa un cubetto di ghiaccio impaurito tra uno sciame di emozioni che fanno fatica a danzare sulla pelle. Forse è un pò azzardato chiamarle sterili vibrazioni, ma palpiti costretti a subire un ritardo nella trasmissione afrodisiaca della lettura di un libro. “Pixellando” qua e là, la pelle d’oca proprio non ne vuol sapere di palesarsi.
Come dimostrano i numeri delle classifiche di libri venduti, la lettura di un libro nel formato cartaceo non pare abbia alcuna intenzione di riposare nella mansarda, magari nel vecchio baule della nonna o nel ripiano di una biblioteca soffocato dalla polvere. Tenere un libro tra le mani inebria i sensi incantati dal profumo sparso come un carezzevole sottofondo durante la lettura, dalla prima all’ultima pagina.
Cartaceo e digitale sono due strade parallele in viaggio verso l’identica meta: nuotare a cuore aperto nel mare cristallino della mente assetata.
Un libro è contenuto e contenitore indulgente quando le voci ascoltano vuoto muto per gli altri ma non per te, in quel momento un secolare cartaceo si innamora dei cinque sensi, primo tra tutti il tatto corre a deliziare le dita con il fruscio delle pagine. Amico di vita, compagno di studi, il parallelepipedo più famoso al mondo non è che l’imitazione perfetta di una casa. La tua.

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