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“Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Questa settimana parleremo del documentario che ripercorre la biografia di Arnoldo Mondadori, interpretato da Michele Placido.
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di Sara D’Angelo

In collaborazione con Rai Fiction, sotto la regia di Francesco Miccichè, il documentario “Arnoldo Mondadori- I libri per cambiare il mondo” racconta la storia di uno dei più importanti editori italiani.
Il lungometraggio trasmesso in prima visione assoluta il 21 dicembre 2022 su Rai 1 e Raiplay, fissa una dopo l’altra il percorso storico di quello che oggi, nel ventunesimo secolo, è un Gruppo (Mondadori Edit) quotato in Borsa, ovvero il maggiore editore di libri e riviste in Italia e primo editore multimediale nel digital e sui social media.
Il cast della fiction è di tutto rispetto. L’ attore Michele Placido interpreta in maniera magistrale il capostipite di una famiglia regnante nel campo editoriale. Accanto a lui recitano Flavio Parenti, Valeria Cavalli, Brenno Placido (figlio di Michele), Rodolfo Corsato, Luca Morello, Stefano Skalkotos, Davide Lorino, Lucia Batassa, Mimmo Mancini.
Non si tratta di una serie tv ma di una vera e propria rievocazione storica degli eventi che contribuirono a portare nell’Olimpo dell’editoria un cognome illuminato da un sogno. Entrano di diritto nella docufiction interviste e immagini di repertorio, documenti di rilievo che danno al progetto del primo novecento una cornice quanto più fedele possibile alla realtà dei fatti.
Figlio di un calzolaio ambulante di Ostiglia, nel Mantovano, Arnoldo Mondadori nacque a Poggio Rusco il 2 novembre 1889, terzogenito di Domenico Secondo e di Ermenegilda Cugola. All’età di 10 anni fu costretto ad abbandonare la scuola ma riuscì comunque a finire la quinta elementare. Il mondo dell’editoria lo catturò quando, appena diciassettenne, cominciò a lavorare come garzone presso una piccola azienda tipografica di Ostiglia. La passione per quel lavoro comportava l’impiego di somme molto più ingenti della disponibilità finanziaria, ma forte dell’intuito imprenditoriale del suo leader, l’ambizioso progetto crebbe verso un’attività che nel tempo avrebbe scritto il futuro della cultura italiana e mondiale.
La storia della casa editrice ha attraversato gli anni della Grande Guerra e del fascismo.
Furono molte e di qualità le collaborazioni con i più grandi scrittori quali Gabriele D’Annunzio, Walt Disney ed Ernest Hemingway.
Nel 1913 Arnoldo Mondadori sposò Andreina Monicelli, sorella del regista Mario, dalla quale ebbe quattro figli: Alberto, Giorgio, Laura e Cristina.
L’ impero della dinastia Mondadori deve alla personalità del suo pioniere l’ascesa ostacolata, però, dagli effetti della prima guerra mondiale. Il rallentamento fu inevitabile, ma l’attività editoriale continuò grazie a delle commesse militari che garantirono il prosieguo dei lavori con delle buone riserve economiche.
Arnoldo Mondadori fu un oratore invidiato al punto che conquistò il soprannome di Incantabiss, che in dialetto mantovano vuol dire incantatore di serpenti. Con la sua carezzevole voce amava leggere le didascalie dei film muti proiettati nei teatri e nelle sale cinematografiche. Il figlio dell’umile calzolaio affidò le sorti dell’impero editoriale alla città di Milano, che funse da trampolino di lancio per espandersi vincente nel resto del mondo.
L’ editore Arnoldo Mondadori morì a Milano l’8 giugno 1971 all’età di 82 anni.

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