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Politica

Una polemica… Virale

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di GRAZIANA CONTEDUCA

Nel 2020, a quasi 160 anni dall’Unità di Italia, in piena pandemia da Covid-19, il Sud è sotto attacco nelle parole di un opinionista di spicco, che, in evidente ossimoro col bellissimo nome della sua testata giornalistica, è, con molta probabilità, prigioniero di un antico pregiudizio che neanche il virus è riuscito a debellare.

I punti cardinali sono stati individuati in tempi lontanissimi per garantire ai naviganti rotte sicure, poi ne abbiamo fatto uso per sezionare visivamente il Pianeta e, al suo interno, le terre che lo compongono. In medicina sono addirittura in disuso ed è più comune parlare di livelli, con numerazione ordinale, e di emisferi, comparti, lobi destro e sinistro. A chi non ha chiara la conformazione della Terra vorrei ricordare che è sferica e che quello che nella posizione A è un Sud rispetto ad un Nord, nella posizione B è il Nord di un Sud. Sarebbe sufficiente una considerazione di questo tipo per capire che certe costruzioni umane, come il tempo cronologico, hanno valor d’essere solo per chi ne fa uso in modo equilibrato, talvolta per motivi di studio, altre per la necessità di mappare luoghi e azioni a favore dell’orientamento. Il Coronavirus è apparso nella sua formula insidiosa e subdola come monito e richiamo all’equilibrio. Per lui non c’è Sud e non c’è Nord, non c’è Italia né Germania, non c’è Europa né Asia: c’è il mondo. Non so se si possa indirizzarlo più a destra che a sinistra, più in alto che in basso anche perché … non si vede. Ora, cartografie a parte, mi chiedo che senso abbia inneggiare alle divisioni o azzardare definizioni poco felici quando l’unica possibilità di sopravvivenza è nell’identità comunitaria, è nell’unione, nella condivisione di intenti, nella compartecipazione responsabile. Il virus ci ha messi sotto attacco senza distinzioni e per sconfiggerlo bisogna fare scudo, tutti insieme. Esistono zone verdi, distese collinari, montagne, distribuite sul territorio in modo diverso: più pianure da una parte, più rocce dall’altra. E dove non c’è il mare ci sono i fiumi e accanto ai fiumi i rischi di inondazione e sui massicci le frane e oltre i confini dei tavolieri più possibilità di scosse sismiche. Anche il mare lo abbiamo diviso… ma è uno solo! Ricapitoliamo: la Terra ha una struttura variegata ma estremamente univoca. Esiste e ha ragion d’essere nella sua composizione multipla ma simbiotica. Ospita creature viventi che hanno la stessa forma e lo stesso colore del punto in cui sono nate e a cui è data la possibilità di muoversi, camminare, esplorare, fare innesti, riprodursi, moltiplicarsi, morire. Ma per quale assurdo motivo le classificazioni, che avrebbero dovuto semplicemente aiutare medici e scienziati a garantirci un equilibrio sostenibile, nelle menti di alcuni assurgono a differenze classiste? La storia ci ha regalato pagine buie ma anche capolavori di vera arte. So per certo che i talenti umani sono sparsi nel mondo, che molti stanno viaggiando, altri sono rimasti, altri ancora hanno cercato spiragli lontani, allontanandosi dagli assembramenti che per la loro densità avrebbero potuto soffocarli. Non dimentichiamoci che riprodursi è stupendo ma ha i suoi risvolti meno belli: non ci entriamo tutti sulla stessa superficie! La povertà e la ricchezza sono due facce della stessa medaglia, che si interscambiano continuamente e non si localizzano sempre nello stesso punto perché noi ci muoviamo e si muove anche la nostra casa. Stiamo morendo, non per un virus, ma perché non abbiamo ancora capito che ogni creatura può dare il bello e il brutto di sé e tutto dipende da come la trattiamo. Le risorse vanno condivise, i progetti elaborati con spirito inclusivo, il servizio donato con dedizione e soddisfazione, il denaro distribuito. Ho visto povertà ovunque, in ogni posto dello stivale in cui sono stata, e ricchezza ovunque, negli stessi posti in cui ho visto la povertà. Così come ovunque ho visto dilagare la superficialità e accanto lavorare menti stupende, alcune note, altre no. Ma nessuna mente nasce stupida né talentuosa. Attenzione: il virus è un grave incidente, forse l’occasione, quella più terribile, per spazzare via i virus atavici dell’onnipotenza e del sopruso. Cominciamo a pensare in modo diverso: è l’unica strada. A tutti … auguro il lockdown dei pregiudizi e del non senso.

Fonte foto: Travelspring.it

    Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo