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Sassuolo: la carità ripensata della Lega

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di ROSA MANNETTA

Il consigliere leghista Giovanni Gasparini ha affermato che le segnalazioni informali vanno inserite in un raccoglitore per stimolare la carità consapevole.

Che significa? Il capogruppo ha spiegato che non si può permettere “una carità indiscriminata”. E ha aggiunto che i nomi di chi sarà sorpreso a fare l’elemosina, aiutando i moltissimi poveri, saranno segnalati in modo informale e iscritti in un apposito registro. Una eventuale multa di 56 euro, scatterà dopo un certo numero di segnalazioni. Il fatto che la Lega a Sassuolo voglia punire la carità e introdurre multe di 56 euro, per chi concede l’elemosina, ha scatenato varie polemiche. In questo scenario, il sindaco di Sassuolo ha voluto chiarire: “Il nostro fine è quello di prendere di mira gli accattoni, i parcheggiatori abusivi, coloro che stazionano davanti ai supermercati e strattonano il carrello per ricevere un euro”. Ha specificato che non “si vuole colpire chi ha veramente bisogno”. Questa proposta leghista ha causato notevoli critiche che hanno avuto un riscontro mediatico a livello nazionale. In questa ottica, le stesse critiche erano partite dal Pd e dalla Caritas. Il Pd con Stefano Vaccari aveva definito la proposta, “decisione oscena”. La Caritas, aveva parlato di “discutibile tempismo” del Comune in un momento in cui “le priorità di una amministrazione dovrebbero essere ben altre”. Innumerevoli sottoscrizioni hanno indotto il sindaco di Sassuolo a compiere un passo indietro. Il Sindaco ci ha ripensato nel senso che ha annullato la multa a chi fa l’elemosina. Su questa notizia, intervisto Maria. Maria con impeto, dice: “Io non ammetto ciò che il leghista Gasparini voleva proporre. Ma come poteva volere un registro informale per segnalare chi fa la carità? Ma questa cosa è disumana. Ma come si fa parlare di una multa di 56 euro a chi pratica l’elemosina? E’ inconcepibile. Il sindaco di Sassuolo ha dovuto eliminare questa multa. Ha dovuto rivedere l’articolo che introduceva questa ammenda. Doveva rivedere la cosa. Era ed è inaccettabile. Ripeto è inaccettabile”. Maria ha detto bene. Proporre di far pagare una multa a chi dona una moneta ad un povero che tende la mano, è come infliggere una punizione al senso di umanità. E’ come dare uno schiaffo tagliente a chi è povero. La povertà è una condizione forzata dagli eventi. Nessuno sceglie di essere povero. Lo si diventa in circostanze particolari. Si giunge a non avere niente. E poi l’epidemia di coronavirus ha “creato” nuovi poveri. Attualmente, è facile diventare poveri. E’ possibile diventare poveri. Le attività sono chiuse. Non si lavora: ecco la povertà. Il sindaco di Sassuolo ha dovuto fare retromarcia. Le critiche verso la multa di 56 euro, hanno impedito che prevalesse l’inciviltà. La multa poteva rappresentare il degrado umano. E noi che siamo soggiogati dalla pandemia, non possiamo permettere di essere stritolati dalla mancanza di umanità. Catherine Millet scrive: “Oggi ci isoliamo….”. Ricordiamoci di essere più umani.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo