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Nichi la coalizione non è un prodotto delle Fabbriche

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La sensazione è che il deputato del Partito democratico, Ge­ro Grassi, stia utilizzando il metodo della “goccia cinese”. Lì dove “goccia” sta per comunicato. Non passa giorno, infatti, che Grassi non inviti pub­blicamente a mezzo stam­pa il presidente della Regione, Nichi Vendola, al dialogo con i partiti (il suo in testa) e con gli esponenti della maggioran­za che lo hanno eletto e lo so­stengono in Consiglio. E’ chia­ro che l’invito al dialogo non riguarda solo il testa scottante del momento, la Sanità, ma anche il futuro politico stesso di Vendola.

Dice Grassi: “Il presidente Vendola non sbaglia quando, in odor di ferie, continua a lavorare per coltivare l’ambizioso progetto che lo può portare a vivere l’esperienza di candidato premier per il Centrosinistra nel 2013. Il centrosinistra, tuttavia, non è un pro­dotto manifatturiero che viene fuori dalla ‘Fabbriche di Nichi’ è una coalizione politica fatta di uomini e donne, che provengono da storie diverse, ma perseguono lo stesso obiettivo e si muovono nella stessa direzione, per riportare il centrosinistra a divenire maggioranza di Governo. Tutto il resto non conta. La democrazia – continua Grassi – è fatta anche di numeri. Se il centrodestra oggi è al Governo, è certamente perché la maggior parte dei cittadini italiani, hanno dato fiducia a quel progetto politico. In molti oggi non lo farebbero più, ma la democrazia è questa ed il peso politico non è qualcosa di alea­torio”.
Come dire che si può anche avere carisma politico e personale, ma poi occorrono i voti per vincere le elezioni e questi si ottengono solo con la sinergia con i partiti.
Ecco perché in modo chiaro ed eplicito Grassi – che di Vendola è concittadino, entrambi di Terlizzi, ma è stato un grande amico avendo condiviso anche se in due partiti diversi un lungo percorso politico – sostiene: “Il presidente Vendola non può immaginare di andare avanti da solo, perché le sue ‘Fabbriche’ sono ben poca cosa rispetto a quelle del Popolo delle Libertà. Il Pd che è il più grande partito del centrosinistra, sente la responsabilità di sottolineare tutto questo. Il Pd rappresenta un largo numero di cittadini, che con pazienza e perseveranza attendono l’arrivo di una politica nazionale più giusta e più equa”.
E, poi, la stoccata conseguenziale che non ha bisogno di nessuna interpretazione politica: “Il Pd non ha preclusioni di sorta verso nessuno, ma non può neppure permettere che il presidente Vendola prosegua come un treno in corsa, senza fermate, senza aggiungere carrozze, senza far rifornimento. Il risultato sarebbe una bellissima corsa, entusiasmante, ma la meta non si raggiungerebbe mai. Il presidente Vendola sia motrice, ma con tante carrozze. I sogni aiutano a vivere meglio, ma da soli non bastano a perseguire gli obiettivi.  Nella vita di tutti i giorni, così come nella vita politica servono gesti di fantasia, ma anche concretezza”.
E Grassi conclude invitando Vendola a “tornare quello di una volta”.  “Il centrosinistra – dice – può candidarsi a divenire maggioranza nel Paese, solo se aprirà un dibattito serio al suo interno, finalizzato a ritrovare unità e compattezza. Chi si candida ad esserne leader, deve partire proprio da questo: avere il carisma che tiene tutti uniti attorno ad un progetto comune. Il presidente Vendola ci è riuscito in Puglia cinque anni fa ed ancora oggi, questo dimostra che ha tutte le potenzialità per poterci riuscire ancora, ma deve tornare ad essere il Nichi di sempre, dedicando maggiore attenzione alla coalizione che si candida a guidare, convincendo tutte le persone, indistintamente, che la democrazia è possibile”.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo