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Ambiente

Terrore nucleare. Bombe sulla più grande centrale nucleare d’Europa.

La scorsa settimana, dopo ore di combattimenti, le forze russe hanno preso il controllo della centrale atomica di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. L’Ucraina possiede diverse centrali nucleari e la loro gestione fa gola alle diverse superpotenze.

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DI NICO CATALANO

Credit foto maol license CC BY-NC-SA

“Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa” è quanto ha affermato venerdì scorso Volodymyr Zelensky all’indomani dell’attacco da parte dell’esercito Russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. Le parole del presidente Ucraino hanno riportato il mondo in quel clima di terrore nucleare, che come umanità pensavamo di esserci messo alle spalle, con quella fine del dualismo tra i due blocchi storici, culminata con la caduta del muro di Berlino, che di fatto sanciva nel 1989 la disfatta del socialismo reale. L’impianto in questione, situato sulle rive del fiume Dnipro, nella parte orientale dell’Ucraina, risulta essere la centrale atomica più grande funzionante in Europa. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’impianto è finito in mano russa dopo ore di bombardamenti da parte dell’aviazione di Mosca e di sanguinosi scontri tra le parti in conflitto. Sempre secondo la stessa Agenzia, i combattimenti anche se cruenti, non hanno interessato gli edifici della centrale e nessun reattore è stato colpito. Per fortuna non c’è stato nessun rilascio di radiazioni in un territorio già pesantemente provato dal disastro di Chernobyl avvenuto nel 1986. Proprio l’acquisizione delle centrali nucleari e la loro gestione, sembra essere una delle motivazioni nascoste del conflitto che sta funestando l’est Europa in questi ultimi giorni. Infatti, sono diversi gli impianti atomici funzionanti situati nel territorio Ucraino, tra questi meritano menzione oltre a quello già citato di Zaporizhzhya, Ucraina del Sud, Rivne e Khmelnytskyi, oltre a Chernobyl dismessa in seguito all’incidente del 1986. Quattro centrali nucleari attualmente operative, per un totale di 15 reattori che forniscono al Paese dell’Est Europa la metà del fabbisogno elettrico, e tutte gestite dalla Energoatom, l’azienda nazionale Ucraina a cui fa capo l’energia nucleare nel Paese. Nell’epoca della globalizzazione senza regole e etica, dove le risorse energetiche, risultano essere sempre più limitate e finite, accaparrarsi le fonti dell’energia atomica risulta essere la sfida primaria per soddisfare le sempre maggiori richieste di quelle società dei consumi promosse dalle corporation multinazionali. Risorse che fanno comodo a chiunque, sia a Putin che all’americano Biden, l’ambiente, l’ecologia, le vite umane passano in secondo piano, così anche lo stesso futuro dell’umanità.

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