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Società

La libertà negata

Durante ogni conflitto bellico nessuno può essere definito un eroe o un vincitore, Ci sono ferite e cicatrici che si portano dentro l’anima e il cuore non come trofei ma come ricordi indelebili. Chi paga il prezzo più alto sono i bambini.

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Credit foto https://www.visnoviz.org/2010/09/09/liberta-negata/

Di Marianna D’Ambruoso

Durante ogni conflitto bellico nessuno può essere definito un eroe o un vincitore, Ci sono ferite e cicatrici che si portano dentro l’anima e il cuore non come trofei ma come ricordi indelebili. Chi paga il prezzo più alto sono i bambini. La loro infanzia gli viene rubata catapultandoli a vivere situazioni che li portano a crescere in fretta, negandogli quella voglia di sorridere, di correre, di giocare che li rende invincibili. Il loro sguardo diventa non solo malinconico ma di una tristezza infinita. Le guerre portano solo tanto dolore e chi pensa di sentirsi onnipotente a tutte queste barbarie non h ancora ben compreso che il potere, il successo o il denaro non sono finalizzati alla distruzione ma bensì alla costruzione di un futuro migliore, libero da costrizioni e da obblighi verso chi minaccia ogni giorno non solo con le azioni ma anche con le parole la dignità e la libertà di ogni individuo. Penso alla guerra nella ex Jugoslavia, in Siria ed ora in Ucraina, ma anche tante altre guerre civili che ci sono state o sono ancora in atto nel mondo, luoghi dove i primi a pagare con la vita e a toccare con mano la vera sofferenza sono proprio loro: i bambini. Bambini e ragazzi costretti a scappare con le loro famiglie o da soli nella speranza di poter trovare un rifugio sicuro. Bambini e ragazzi che impugnano armi per combattere o ancora scomparsi nel nulla, sicuramente rapiti, venduti o uccisi. Un senso di angoscia accompagna lo scandire del tempo di chi ha perso un figlio e che molto probabilmente non rivedrà mai più. In questa drammatica situazione siamo sì spettatori inermi, ma in un certo senso colpevoli di non riuscire a realizzare un luogo di pace dove potergli far vivere un’infanzia o adolescenza spensierata e dove possono loro stessi realizzare i propri sogni. La storia non ha mai insegnato niente a nessuno, altrimenti non ci troveremmo a dover affrontare e cercare di risolvere situazioni tragiche. Si continua a giocare con la vita dell’uomo senza pensare che la vita che ci viene donata è una sola, non ne avremo altre e che l’unico valore aggiunto è la libertà in tutte le sue espressioni e forme che rende noi tutti veri e unici. E, in questi 2 anni appena trascorsi da inizio pandemia dove la libertà della nostra quotidianità ci è stata in parte negata, non abbiamo ancora imparato che solo attraverso l’unità e la collaborazione possiamo essere in grado di affrontare e sconfiggere il male e di proteggere i bambini da tutto l’orrore che c’è nel mondo.

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Appassionata di giornalismo, amo la storia, l'arte, la psicologia e il calcio. Sto terminando gli studi di archeologia.