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“The doctor”, starà guarendo la sua Ducati?

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di MICHELE DE GREGORIO

Dopo un inizio di mondiale molto problematico, Valentino “The Doctor” Rossi, uno dei più grandi talenti delle due ruote, capace di vincere in tutte le classi del motociclismo moderno (dalla 125 alla 500, ormai passata di moda, fino all’attuale classe regina, la MotoGP), sta cercando di tornare sui livelli di competizione a cui ci aveva abituato negli anni scorsi ed il terzo posto di Le Mans fa ben sperare i suoi fans.

Il connubio tra il centauro italiano più titolato e lo storico marchio di Borgo Panigale aveva da subito entusiasmato tutti i tifosi italiani ma per il momento i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. La Ducati Desmosedici GP11 guidata da Rossi è, come lui stesso l’ha definita, un prototipo, e quindi un laboratorio in continua e costante evoluzione, in cui cercare sempre nuove soluzioni per adattarla il più possibile alle caratteristiche del pilota e dei circuiti della MotoGP. I suoi rivali invece posso contare su moto ampiamente collaudate e molto più guidabili rispetto alla Desmosedici che, a causa dell’eccessiva potenza, a volte sembra essere un cavallo imbizzarrito. Se a tutto ciò aggiungiamo che il nostro beniamino subisce ancora i postumi del brutto infortunio alla spalla occorsogli lo scorso aprile con la moto da cross, possiamo comprendere il perché di risultati ancora non all’altezza dell’euforia con cui era stato accolto il suo passaggio in Ducati.

La stagione si era aperta con il gran premio del Qatar ed un settimo posto non proprio esaltante ma sempre meglio del nono posto ottenuto sulla griglia di partenza. Valentino sente di avere tanta pressione addosso per questo importante matrimonio ma non si nasconde e si assume la responsabilità del risultato, confessando che i problemi fisici non sono ancora del tutto superati ed influiscono molto nel finale di gara. Seguono un quinto posto in Spagna, un miracolo dopo la dodicesima posizione ottenuta nelle prove per la partenza, e lo stesso risultato all’Estoril, in Portogallo, quando invece alla partenza si è presentato sulla nona piazza. Si arriva quindi a Le Mans, Francia, nel weekend migliore fino a questo momento per “Il Dottore”. Partito nono, ha avuto una condotta di gara abbastanza regolare ed è stato, per la prima volta quest’anno, anche veloce in pista, riuscendo a tener dietro l’iridato Jorge Lorenzo, a cavallo di una Yamaha già molto competitiva. Una grossa mano Valentino l’ha avuta dal suo amico Simoncelli che, con un sorpasso azzardato, ha messo fuori causa Daniel Pedrosa a undici giri dalla fine. Fino a quel momento era stato un dominio Honda, quattro moto nelle prime quattro posizioni, con Stoner a guidare il quartetto, dietro di lui il bravissimo Andrea Dovizioso e poi Pedrosa e Simoncelli. Rossi si giocava con Lorenzo la quinta posizione quando Simoncelli tagliava la strada a Pedrosa che finiva a terra con una clavicola rotta. Lo stesso Simoncelli sarà poi penalizzato per la manovra e finirà quinto, lasciando la piazza d’onore a Vale Rossi il quale, nel frattempo, aveva staccato Jorge Lorenzo.

In questo momento la classifica del mondiale vede Lorenzo al primo posto con settantotto punti e Rossi al quinto con quarantasette, un gap assolutamente colmabile con ancora quattordici gran premi da disputare e tantissimi punti da assegnare. La battaglia sarà sicuramente durissima perché non sono da dimenticare Stoner, Pedrosa e Dovizioso, rispettivamente secondo, terzo e quarto in classifica, che stanno andando fortissimo con le loro Honda, in questo momento velocissime. Ci auguriamo che Rossi raggiunga presto il 100% della forma fisica, fondamentale per mettere a punto la moto e trovare quel feeling con essa che è stato e, siamo certi, sarà ancora un punto di forza del “Dottore” nel raggiungere i traguardi e i risultati a cui ci ha da sempre abituato.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo