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Olimpia Milano ad un secondo dal sogno.

La squadra milanese di basket beffata all’ultimo secondo dal Barcellona. Sfumato il sogno finale Eurolega

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: Olimpiamilano1936 Instagram

Un secondo o più precisamente 8 decimi di secondo hanno fatto la differenza tra accedere alla finale ed essere eliminati. Si infrange così il sogno della Olimpia Milano di qualificarsi alla finale di Eurolega. E’ il Barcellona che passa ma la squadra milanese esce a testa alta dopo una partita che è stata una vera battaglia dal primo all’ultimo secondo. Il basket è così: si lotta colpo sui colpo fino all’ultimo millesimo di secondo e non si sa mai come va a finire.

Il Barcellona, con il suo organico stellare è la squadra favorita e vuole subito imporre il suo ruolo. Si porta subito sul 7-2. Milano con LeDay recupera subito. La squadra catalana ha altri due allunghi (7-11 e 10-14) ma le scarpette rosse non mollano e passano addirittura in vantaggio. La partita è davvero avvincente, le due squadre lottano colpo su colpo, soprattutto l’azulgrana Pau Gasol e il milanese Punter. Alla fine del primo tempo Barcellona avanti 27-24.

Nel secondo tempo il Barcellona parte molto forte e si porta sul 37-31 e poi sul 49-38. La squadra italiana non gioca male ma troppe le palle perse e gli errori in attacco. Per lo più Chacho Rodriguez non sembra in giornata. Anche nei rimbalzi la squadra spagnola sembra inavvicinabile (16-9).La seconda frazione termina sul 51-42 per i catalani.

Una differenza di undici punti stroncherebbe qualsiasi squadra, considerando anche l’organico dell’avversario. L’ Olimpia Milano no, non si arrende. Ha deciso di vendere cara la pelle e lo fa subito vedere con Punter che con un inizio terza frazione strepitoso porta Milano al 50-53. Delaney e Shields ci mettono il loro e si arriva all’incredibile sorpasso (58-57). E’ il momento migliore per le scarpette rosse che oltre a Punter che fa canestri a ripetizione, ha un Tarczewski che recupera palloni dietro. Si arriva al 67-59 poi il ritorno del Barca con Calathes che al termine della terza frazione chiude sul 71-67.

L’ultimo quarto non comincia bene per gli italiani. Come detto precedentemente, la squadra gioca bene e lotta a viso aperto ma sono molte le palle perse. Proprio da una palla persa da Shields, l’azulgrana Mirotic riporta in vantaggio gli spagnoli (71-72). Messina chiama il time out che serve per svegliare la squadra e ci riesce: Leday e Shields riportano la situazione sul 76-72. Quello che sembra proprio in difficoltà oggi è Chacho Rodriguez che sbaglia due tiri da tre che di solito realizza e poi perde una palla che spalanca il canestro a Mirotic che riporta a +3 il Barca. Messina corre ai ripari: fuori Chacho Rodriguez e Leday dentro Punter e Shields. Da questo momento la partita è da cardio: Se da una parte ci sono Punter e Mirotic che inanellano canestri su canestri, c’è Higgins che in questo momento sembra un muro invalicabile. Mirotic converte dalla lunetta (79-82), Punter pareggia (82-82). Cominciano gli errori: Micov sbaglia una tripla per i rossi, ci prova Shields ma la palla non entra, Hines recupera passa a Delaney che viene stoppato dal solito Higgins. Poi è il catalano Bolmaro che sbaglia un canestro già fatto. Restano 31 secondi. Punter prova la tripla: non va e sul ribaltamento proprio Higgins la mette dentro. 84-82. A 8 decimi dalla fine. Timeout Messina, ovviamente. Punter ci prova con un tiro da lontano ma ovviamente non trova il ferro.

Legittimo l’amaro in bocca ma l’Olimpia merita applausi a scena aperta per una stagione incredibile: Supercoppa, Coppa Italia, final four dopo 29 anni e lo scudetto che è a portata di mano.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo