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Jacopo Lupo:” Siamo una squadra che non muore mai”

La Pallamano Conversano si è laureata per la seconda volta consecutiva e per la settima volta Campione d’Italia, sconfiggendo un grande Fasano. Intervistiamo uno dei protagonisti di questa grande vittoria:Jacopo Lupo

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DI FABRIZIO RESTA

Jacopo ciao e grazie per aver accettato la nostra intervista. Complimenti per la vittoria. Prima di tutto: come ti senti?

Salve a tutti e grazie a voi per l’invito. Come sto?! Ovviamente benissimo, ti devo essere sincere ancora adesso sto metabolizzando ciò che è accaduto domenica a Fasano

L’anno scorso avete vinto senza il pubblico per via del covid. Quest’anno avete vinto con il pubblico ma con pochi tifosi conversanesi perché il palazzetto fasanese ha problemi di capienza. 

Glielo dovevamo ai nostri tifosi, loro sono il nostro uomo in più in campo, ci hanno sempre fatto sentire il loro supporto e quindi aver vinto questo scudetto sotto i loro occhi è stato il giusto compenso.
Si purtroppo per via della capienza limitata del palazzetto di Fasano, solo un numero ridotto di tifosi hanno potuto assistere alla partita. Tutti gli altri, invece, erano al palazzetto a cantare ed esultare grazie al maxi schermo messo a disposizione da parte della società del conversano. Ovviamente un grazie va anche a loro

Prima di parlare della gara 2 mi sembra doveroso parlare della strepitosa gara 1 dove vi siete imposti per 31-24.Una gara che avete ampiamente dominato, sia in difesa che è stata una vera e propria fortezza, sia in attacco, dove Demis Radovcic era incontenibile. Siete arrivati anche a +10.

Si hai detto bene, in gara 1, la difesa e i gol in ripartenza veloce ci hanno consentito di crearci un margine che poi abbiamo mantenuto fino alla fine. Poi se dobbiamo parlare della classe superiore di Demis possiamo stare qui fino a domani mattina a scrivere, è un giocatore di un altro livello che sposta gli equilibri a suo favore. È un vincente, basta sapere questo.

Il Fasano è stato un avversario difficile da affrontare: nonostante le assenze pesanti di Riccardo Strambellini e Vito Fovio, uno dei migliori portieri di serie A, non si può certo dire che sia stata una gara così facile come appare dal risultato. Albin Jarlstam ha fatto ben 10 gol. Qual è stata la chiave della vittoria in gara 1?

Fasano è stato un avversario difficile da affrontare soprattutto in casa loro, e lo sapevamo. Sicuramente le assenze di Vito Fovio e Riccardo Stabellini hanno inciso, e non poco sul risultato finale. Anche se, devo dire che i giocatori che sono scesi in campo, al posto loro, hanno combattuto fino alla fine.
Come ho detto prima, la chiave di gara 1 è stata una difesa solida e un attacco efficace.

All’inizio della gara 2 le difese sono apparse molto dure, con molti interventi da parte del direttore di gara. Poi siete andati in vantaggio di due gol, vantaggio che è durato fino al pareggio di Jarlstam sul 7-7 per poi subire il ritorno dei fasanesi che chiudevano il primo tempo sul 16-15. Cosa vi ha detto l’allenatore durante l’intervallo?

Gara 2 è stata complicata, come già sapevamo, siamo stati quasi per tutta la gara ad inseguire il Fasano. Durante l’intervallo il mister Tarafino si è concentrato sul parlare della difesa, perché fino a quel momento lì non stavamo giocando come sapevamo.

Il secondo tempo è cominciato anche peggio: il Fasano si è portato sul 20-16. E’ stato forse il momento più critico della gara. Cosa pensavate in quel momento?

Nella nostra mente c’era un pensiero fisso ed era quello di non andare a gara 3. Durante l’arco della stagione avevamo già dimostrato di essere una squadra che non muore mai, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo dato tutto quello che potevamo dare per mettere la partita sui binari giusti.

In effetti avete reagito e piano piano vi siete portati sul 21 pari con un contropiede siglato da Saitta. Il Fasano però era tutt’altro che domo e si è riportato in vantaggio di due punti. A cinque minuti dalla fine Pugliese segna la rete del 28-26, un divario che siete riusciti a colmare solo a 2 minuti dalla fine con una bordata di Possamai. Cosa ha fatto la differenza secondo te?

La differenza, come ho già detto prima è stata la volontà unanime di chiedere la serie sul 2 a 0 e i gol di Saita e Possamai sono stati i segnali dell’impresa.

Il movimento heandball pugliese sta andando davvero alla grande: voi ormai siete una realtà consolidata ed una delle squadri più forti di sempre, il Fasano ha vinto la regular season e ha dei giovani promettenti come Pugliese, Boggia e Grassi che cresceranno ancora.

Si ì margini di crescita per questi ragazzi sono ampi, ma come il Fasano ha Pugliese, Boggia e Grassi anche noi in panchina avevamo Francesco Rossi e Emiliano Alfarano ( quest’ultimo è entrato in campo e ha parato un rigore a Jarlastam, quando il punteggio segnava 25 – 24 per il Fasano. Rigore parato abbastanza pesante )! Quindi si, i giovani crescono e promettono abbastanza bene

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo