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Amedeo Bagnis:”ora la prima medaglia in Coppa del mondo, poi Milano-Cortina”

Impresa storica del Caporal Maggiore Amedeo Bagnis, atleta militare dell’Esercito Italiano, che ha ottenuto un fantastico argento ai Mondiali di Skeleton a St. Moritz. L’ultima medaglia individuale italiana in questa disciplina risale al 1948

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: profilo Facebook

Amedeo Bagnis è d’argento, un metallo che ha riflessi d’oro data la portata del piazzamento. Per vedere un altro piazzamento individuale in questa disciplina dobbiamo tornare al 1948, ai tempi di Nino Bibbia, oro alle Olimpiadi invernali, sempre a St. Moritz. Ma Cos’è lo Skeleton? Ne parliamo con Amedeo 

Amedeo hai scritto la storia. Sei raggiante per il risultato oppure resta un’ombra di rammarico per non aver ottenuto il podio con Valentina Margaglio (Staffetta a squadre mista, ndr)?

Sono super entusiasta del risultato ottenuto nella gara individuale, certo probabilmente potevo tornare a casa con una medaglia in più, ma gli errori in questo sport sono dietro l’angolo.

Matt Weston pazzesco, sempre in testa sin dalla prima manche. 4:28.71 (1:07.08 nella prima manche, record del tracciato con 1:06.88 nella seconda, 1:07.81 nella terza e 1:06.94 finale). Inarrivabile oppure….?

Matt è stato fantastico! Arriva da una stagione ricca di successi quindi al top, ma non è imbattibile, anzi già domenica ho dimostrato di essere lì facendo il secondo tempo solo per 7 centesimi e difendendo anche la mia medaglia conquistata due giorni prima! È da quando ho iniziato che combattiamo e ci rubiamo le posizioni, a volte ha la meglio lui a volte io, alle Olimpiadi io sono arrivato 11 lui 15. Tutti e due abbiamo fatto un grosso passo avanti quindi sono sicuro che sarà una bellissima battaglia.

Tu nelle prime due manche hai fatto 1:07.55 e  1:07.54 nelle prime due manche. Cosa ti ha detto l’allenatore a metà gara?

Due tempi praticamente uguali quindi segno di costanza e non di fortuna. Mi è stato detto di guardare avanti e non i distacchi da quelli dietro di me.

Nella terza manche  hai ottenuto il terzo tempo parziale (1:08.29) e non era facile dato che dovevi gestire anche la tensione. Si può dire che te la sei cavata piuttosto bene?

Si sono molto contento, e non solo io, della maturità che ho dimostrato sotto pressione, visto che nessuno si aspettava tre giri così. Sono sempre stato con il sangue freddo in ogni gara ma in questa occasione ho dato il meglio di me!

Nella quarta manche hai dato tutto. Partivi con un paio di decimi di vantaggio e hai concluso con 67 centesimi su Jung, con gli altri britannici ad inseguire, fermando il cronometro sull’1:07.12.

La quarta manche è stata la più bella di tutte, dalla partenza che ho spinto un decimo meglio visto che avevo avuto qualche problema nella partenza già dalla settimana precedente… quindi ho pensato a dare tutto quello che avevo e a divertimi senza pensare a nient’altro; il risultato? Spinta tra le migliori in gara, discesa perfetta e migliore velocità della competizione!

E’ stato più determinante rinunciare alla trasferta nordamericana di Coppa del Mondo, oppure è stato decisivo il nuovo tecnico Wilfried Schneider?

Probabilmente è stato tutto l’insieme, ogni ingranaggio ha girato nel verso giusto. Ma sicuramente Wilfred con Thomas ha fatto un lavoro eccezionale!

Ci puoi spiegare la differenza tra lo Skeleton e il Bob?

Il bob si scende in 2 o 4 atleti e si scende dentro a un mezzo carenato. Lo skeleton si scende individualmente con la testa rivolta in avanti e la pancia verso il basso sopra a una slitta dotata di pattini. 

Come ti sei avvicinato a questo sport?

È molto particolare in realtà, perché è nato per semplice curiosità: nel settembre del 2018 correvo i 400 metri e un allenatore della nazionale di Skelton chiese al mio allenatore personale (tuttora ancora il mio preparatore atletico) se volessi andare a Cesana Torinese a fare un “provino” per lo skeleton, la stagione di atletica era conclusa allora siccome io non mi precludo nessuna possibilità di provare nuove sensazioni a livello sportivo e anche per la mia sfrenata curiosità accettai! Feci quel provino e andò abbastanza bene, allora mi chiesero di partecipare ai campionati italiani estivi di Cortina. Accettai anche quell’invito e vinsi il mio primo titolo italiano di spinta, quindi da lì feci le mie prime discese (stagione 2018-19) e a fine di quella stagione partecipai ai campionati italiani di discesa vera e propria sulla pista ghiacciata. Partecipai e vinsi subito anche lì il titolo italiano junior e assoluto!! Da lì iniziò la mia carriera nella skeleton con la svolta definitiva nel 2020 quando sono entrato a far parte del Centro Sportivo Esercito.

Facciamo un po’ di polemiche: ora che abbiamo un atleta di livello mondiale ci manca ancora una pista di Skeleton in Italia; ed è uno sport dove la conoscenza della pista è fondamentale.

Non farei tanta polemica, vista l’assegnazione definitiva della pista a Cortina d’Ampezzo. Spero invece che i lavori vadano veloci perché la conoscenza della pista da un vantaggio elevato ai padroni di casa e, visto lo skeleton italiano ha dimostrato che c’è e che può fare davvero bene, sarebbe opportuno approfittare dell’opportunità in casa!!

Per i giochi 2026 la struttura dovrebbe essere completata entro dicembre 2024 ma non solo non sono cominciati i lavori, siamo ancora alla presentazione del progetto (il quarto). Come mai è così difficile fare una pista di Skeleton in questo paese?

Forse domande come queste vanno fatte agli addetti ai lavori, ma immagino che la parte burocratica sia complessa. Come detto spero che facciano in fretta e che riescano a finire il tutto nel tempo corretto.

Ora che hai scritto la storia, come festeggerai? ti cimenterai di nuovo sui 100 metri?

Ora ho ancora due gare di coppa del mondo, ma appena avrò finito mi prenderò una pausa perché ne ho veramente bisogno. Magari un domani, quando finirò la mia carriera da atleta di skeleton, tornerò a fare atletica perché correre mi piace tantissimo ma solo a livello amatoriale.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?

Sicuramente l’obiettivo di questa stagione e della prossima sarà conquistare la prima medaglia nella storia dello skeleton maschile nel circuito di coppa del mondo! L’obiettivo a lungo termine sicuramente saranno le Olimpiadi di Milano-Cortina!

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo