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Dariya Derkach: “Argento tanto voluto, però continuo a sognare l’oro.”

Agli Europei di atletica di Istanbul, Dariya Derkach conquista la medaglia d’argento al salto triplo con un 14.20. L’azzurra ci ha concesso un’intervista.

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: per gentile concessione di Dariya Derkach

Agli Europei di atletica di Istanbul, l’azzurra Dariya Derkach conquista la sua prima medaglia continentale nel salto triplo femminile con un ottimo 14,20 metri.

Dariya prima di tutto complimenti. Era la tua prima medaglia continentale. Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai capito di aver ottenuto l’argento?

Grazie mille. Si, è la prima medaglia a livello assoluto. Tanto voluta e tanto attesa. Quando ho capito di avere già medaglia d’argento al collo e mi mancava l’ultimo salto il primo pensiero è stato quello di voler fare ancora di più, di provarci. Una buona rincorsa, un buon stacco ma poi non sono riuscita a chiudere il salto. Sono uscita dalla sabbia e mi è stata lanciata la bandiera. Le foto, i sorrisi. Ero felicissima e imbarazzata allo stesso tempo. E’ stata una bellissima emozione.

Dietro di te la Campionessa europea Patricia Mamona. Soddisfatta o forse non del tutto?

La portoghese era certamente la favorita, non so cosa non sia andato nel verso giusto nella sua gara. Ho guardato poco le avversarie, sono rimasta concentrata su di me. Questa è una cosa che mi soddisfa molto perché spesso venivo sopraffatta dalla tensione nelle grandi competizioni.

Te lo chiedevo perchè il 14.31 è un risultato che hai già ottenuto in passato

Il 31 non era una misura impossibile. A prescindere dalle medaglie il mio obiettivo personale era quello di fare il mio personale. Dopo il secondo salto, il 14.20 ho voluto strafare e commesso degli errori tecnici……la turca è stata più brava di tutte noi.

Ha sorpreso la svedese Maja Åskag, campionessa mondiale ed europea in carica Under20, che ha fatto 4 salti nulli e al quinto solo un 13.64. Come te lo spieghi?

I giovani devono fare esperienza. Può capitare che il passaggio dalle categorie giovanili all’atletica dei grandi possa destabilizzare in un primo momento. Sarà sicuramente pronta per le prossime sfide

Sei figlia di due atleti ucraini: tuo padre è stato tuo allenatore e tua madre faceva come te il salto triplo. Quindi non ti chiediamo perchè hai scelto questo sport ma perchè avete scelto la Campania per andarci a vivere e come ti sei trovata

Forse un caso. Mia mamma è arrivata in Campania nel 2000, dopo poco l’abbiamo raggiunta ed è iniziata una nuova vita, soprattutto per i miei genitori. La Campania mi ha dato molto, mi ha accolto, mi ha cresciuto. Adesso vivo a Formia e mi alleno al CONI ma la Campania resterà per sempre nel mio cuore

Nel 2013 agli Europei U23 hai ottenuto un altro argento. Cosa ti manca per l’oro?

Bella domanda. Anche pungente 😀 Vediamo cosa ci riserva il futuro. Io intanto cercherò di allenarmi al meglio sognando sempre quell’oro così ammaliante

Tempo fa ti lamentavi perchè soffrivi lo squat. Come va ora?

Lo squat adesso è diventato il mio migliore amico e appena torno in pista dopo questa settimana di riposo sarà il primo che incontrerò

Quale sarà il tuo prossimo impegno?

Inizierò la preparazione tra pochissimi giorni che mi porterà ad aprire la stagione outdoor probabilmente a fine maggio. Ci saranno molte tappe interessanti nel prossimo anno e mezzo. Partendo dai mondiali di Budapest, passando per gli europei in casa, Roma 2024 per poi arrivare a Parigi. Mi sembra un bel percorso.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo