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Ivan Zucco: “Emozione incredibile, anche se un po’ mi rode per il mancato k.o. Ora tifo per Daniele”

Ivan Zucco difende il titolo di campione supermedi Wbc all’Allianz Cloud di Milano. Sono 17 le sue vittorie in altrettanti incontri. Il confermato campione è salito sul ring con una maglia di incoraggiamento a Daniele Scardina

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: per gentile concessione di Ivan Zucco

Intervistiamo il pugile piemontese che a Milano batte ai punti per verdetto unanime, l’inglese Germaine Brown e mantiene la cintura di campione internazionale supermedi wbc

L’ultima volta che hai combattuto su questo ring era per il titolo italiano, in pieno periodo covid, con gli spalti deserti. Una bella differenza ieri?

Si differenza abissale. Li non trovo Capuano per il titolo italiano…eravamo io e il mio team e basta contro un altro pugile molto forte…palazzetto vuoto, si sentiva solo il nostro fiato, i nostri colpi. E’ stata un’emozione incredibile che spero non rivivrò mai più ovviamente, per il motivo per cui è successo e perché comunque con il pubblico è tutta un’altra cosa. La sera del venerdì è stata fantastica. Entrando avevo i brividi, sentivo il mio nome da tutte le parti quindi è stata veramente un’emozione incredibile, ti da una forza assurda.

Ivan, il tuo avversario era un ottimo incassatore, quindi era evidente che non sarebbe bastato un solo colpo per buttarlo a tappeto. In più, sull’allungo ti era superiore. Come ti sei preparato per sconfiggerlo?

Si il mio avversario era sicuramente preparatissimo e sicuramente non ha voluto fare un combattimento testa-testa perché sapeva che io facevo più male…appunto anche per questo ho vinto ai punti nel senso…tanta gente si aspetta il k.o. ma il match si fa in due persone quindi se uno tende più a colpire e scappare e a non voler affrontare al 100% il combattimento viene difficile anche. Io ho messo tanti colpi belli potenti ma comunque ha tenuto bene….è un buon incassatore , aveva un allungo maggiore ed era anche veloce e quindi ho cercato spesso di accorciare le distanze, però lui comunque, essendo molto abile e furbo mi teneva legate le braccia.

Sul ring quello che è apparso evidente a tutti è stata la tua velocità di esecuzione e la tua resistenza. Soprattutto nei primi 6 round eri una saetta. L’hai pressato senza sosta.

Si i primi 6 round molto bene. Il settimo round mi sono piaciuto infatti poi…l’ottavo così così mentre il nono e decimo invece li ho stravinti. Comunque lui ha accusato un po’ la stanchezza ai colpi ma fino all’ultimo non ha mollato. Ero molto allenato e infatti sono contento della preparazione atletica che ho fatto perché appunto ho fatto dieci round sempre sotto, sempre avanzando e portando tantissimi colpi.

Verso la fine del secondo round quel gancio avrebbe potuto darti un’ennesima vittoria per k.o.. Tu hai sempre detto che non cerchi il k.o. però vorrei sapere se ti rode un po’ aver vinto ai punti, dato che le occasioni le hai avute.

Se ci fossero stati 10-15 secondi in più sicuramente sarebbe andata diversamente. Però come ho detto non cerco il k.o….un pochino mi rode (ride) per non aver messo un’altra tacchetta in più sui k.o. però non è fondamentale. Come ho detto prima, tanti se l’aspettavano perché ormai ho dato questa…come si dice?…li ho abituati bene, però l’importante è vincere e vincere bene. Questo è stato fatto e quindi siamo tutti contenti. Oltre al secondo round anche in altri round ha preso dei colpi belli pesanti ma non è andato giù. Diciamo che sì, nel secondo è stato un po’ la più evidente perché proprio…stava cadendo ed è stato l’angolo a tenerlo in piedi.

Hai vinto 99-91. Praticamente non c’è stata storia, però più dei tantissimi colpi dati, ci piace sottolineare che in questo incontro hai curato anche molto la difesa rispetto ai precedenti match.

Si, infatti in tutto questo tempo, dall’ultimo match a questo, mi sono allenato molto sulla difesa, sullo schivare, sul muovere il tronco. Ancora c’è da lavorare parecchio però sono contento che tutti hanno visto un netto miglioramento. Quindi vuol dire che il lavoro che è stato fatto in questi mesi è servito e abbiamo lavorato bene.

17 su 17, ormai non ti fermi più….oppure hai un po’ paura per via del numero?

Mah in realtà io avevo paura del 17° match, quindi questo che è stato fatto. Essendo un po’ scaramantico e superstizioso era questa un po’ la mia paura: vincere il 17°. Ormai quello è stato fatto quindi le superstizioni ormai le ho accantonate. Ora si parla del 18, ora bisogna arrivare a 18 quindi spero di non fermarmi più. Ovviamente la sconfitta è contemplata in ogni match che verranno, perché saranno sempre match più difficili. Anche questo match comunque…eravamo saliti sul ring con la consapevolezza che era difficile e che si poteva perdere…ci stava.

Bravo pugile, brava persona. E’ stato bello il tuo gesto, ossia di salire sul ring con la maglietta dedicata a Scardina. Oggi sarebbe dovuto salire lui sul ring.

Si sono stato orgoglioso e onorato di salire con la maglietta…e ringrazio anche i suoi genitori…..e diciamo la sua famiglia e i suoi amici che mi hanno dato l’opportunità, perché giustamente ho chiesto prima il permesso a loro per rispetto…..ed è stato bello. Spero che Daniele si riprenda il prima possibile e nel migliore dei modi. Io sono con lui. (Daniele Scardina attualmente è stato dimesso dalla terapia intensiva e non è più in pericolo di vita, ndr)

Tutti vorrebbero farti la stessa domanda: a quando l’incontro per l’Europeo?

Si ormai questa è la domanda più gettonata al momento oltre a…quando combatti? (ride) …..non lo so…adesso mi troverò con il manager e capiremo quale sarà la strategia per andare avanti …..però si il titolo europeo che mi piacerebbe sicuramente disputare e…oltre a questo anche andare a combattere in America.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo