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Giorgia Marchetti: “Il Padel sta cambiando, ora è molto offensivo. Ora testa ai giochi europei”

Intervista a Giorgia Marchetti, del Circolo Canottieri Aniene , che in questi giorni ha vinto il primo scudetto di padel tutto femminile insieme alla Orsi.

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: profilo Instagram

All’Happy Village di Terni mega trionfo del Circolo Canottieri Aniene che ha vinto lo scudetto sia maschile che femminile. Abbiamo intervistato Giorgia Marchetti, protagonista insieme alla Orsi

Giorgia quest’anno era diverso dal solito. Questo infatti è il primo anno in cui maschi e femmine danno vita a tornei diversi, invece che formare squadre miste come era avvenuto fin qui.

La serie A è cambiata. Ti dirò la verità mi piaceva più mista, nel senso che era più divertente avere sia maschi che femmine nella squadra. Poi sicuramente il livello era più alto perché a livello italiano secondo me ancora non c’è un livello tale da poter sostenere una Serie A già dalla fase qualificatoria. Io avrei aspettato un altro po’ prima di dividere, sono sincera. Però è stata una bella esperienza perché comunque ci siamo trovate tra ragazze….che ci conoscevamo già dai tornei…quindi è stato divertente. Sono sicura che il prossimo anno andrà anche meglio.

Vittoria che vale ancor di più dopo il terzo posto al Mondiale di Dubai?

La vittoria in Serie A, sì, proprio perché poi è stato il primo anno che hanno diviso, è stato bello vincere la prima edizione, anche se diciamo che forse vale ancora di più del mondiale, non lo so, perché il mondiale è il mondiale. Per me ha un’altra valenza…sono due cose un po’ diverse. Qui comunque giochi per il circolo di casa mentre li giochi per la tua Nazione quindi…sono cose diverse…. sono felice insomma per entrambe, avere una vinta e una essere andata a medaglia.

Fino al 2019 eri la n1 nella classifica italiana di doppio femminile di tennis. Ora sei indiscussa protagonista nel padel. ci puoi dire pregi e difetti di entrambi gli sport?

Sono due sport che nonostante siano quasi simili, perché si gioca con la racchetta e una pallina in un campo, sono in realtà molto diversi. Anche l’approccio che si ha. Il tennis ad ora io penso che sia un po’ più professionistico, nel senso che ai tornei c’è molta più serietà, si sta molto per conto proprio. Invece il padel …io lo vedo un po’ più rilassato anche perché probabilmente perchè…in Italia soprattutto…siamo arrivati un pochino più tardi ma in assoluto anche nel padel tour in Spagna si respira un’aria più tranquilla, quindi a me questo ha fatto molto bene proprio perché venivo invece da un ambiente ed un’aria un po’ più pesante che era il circuito tennistico. Adesso ho ritrovato anche un po’ più di serenità perché si respira un’altra aria. Poi il pregio di questo sport per me è il giocare tanto a rete, che è una cosa che già mi piaceva tanto a tennis, ma ovviamente era più difficile arrivare alla rete, mentre qua diciamo che con un pallonetto o una classica ciclina ci può andare molto più facilmente questo è il pregio più grande e il difetto che sicuramente può ancora crescere tanto ma questo perché come dicevo già prima siamo arrivati un po’ più tardi, abbiamo iniziato tardi quindi ci vuole il classico processo per migliorare tutto.

Tu hai giocato sia con la Orsi che con la Pappacena. Con chi ti trovi meglio e perchè?

Mi trovo bene con entrambe, sono due giocatrici molto diverse. Chiara è una giocatrice molto di potenza, muove bene la palla, soprattutto dalla parte del dritto, ed è anche molto solida, poi dietro, mentre invece Carolina è una che costruisce di più il punto, molto fisica. Sono veramente due tipologie di giocatrici diverse e io mi trovo bene con entrambe, quindi mi fa piacere sempre giocare con entrambe.

E tra le altre giocatrici, quelle con cui non hai mai giocato, con chi ti piacerebbe farlo?

A livello italiano in realtà non credo ce ne siano altre, nel senso che mi piacerebbe più magari giocare con una spagnola di un livello un po’ più alto per sentire la differenza. Si sicuramente giocare all’estero con una spagnola che abbia, diciamo un gradino di livello in più e spero che quest’anno magari mi possa capitare. Comunque già ho giocato con spagnole, con straniere, ho giocato con una brasiliana. Hanno sicuramente un gioco diverso da noi italiane quindi a volte ci troviamo a volte no. Però anche questo secondo me nel padel sta cambiando e soprattutto la velocità di palla mentre prima era sempre molto uno sport difensivo adesso si comincia ad attaccare di più e anche le spagnole su questo stanno molto cambiando, si stanno avvicinando a noi che veniamo dal tennis e già spingiamo di nostro quindi sì direi così.

Prossimo obiettivo?

Prossimo obiettivo migliorare sicuramente la classifica internazionale che è quello su cui sto puntando di più e sì sicuramente questo e prepararmi bene per i giochi olimpici europei che è una cosa veramente a cui tengo molto cioè voglio arrivare super preparata e poi i prossimi obiettivi sono i torni World Final Tour, Premier, che da quest’anno siamo entrate a far parte.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo