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“Inconcepibile che la Regione paghi più per gli ex consiglieri che per gli stipendi attuali”
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Redazionale
“Non è concepibile che, in una situazione di crisi come quella in cui verte l’intero paese, contraddistinta da un tasso di disoccupazione dilagante, da innumerevoli richieste di cassa integrazione e un indice di povertà in costante crescita, la Regione Puglia sostenga costi maggiori per gli emolumenti degli ex consiglieri rispetto a quelli per gli stipendi attuali”.
E il commento del Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese sulle autorizzazioni al pagamento dei vitalizi agli ex consiglieri, pari a circa 11 milioni di euro.
“Per pagare i 70 consiglieri regionali in carica e i sei assessori esterni – spiega Pugliese – la Regione accantona, per l’anno in corso, 9 milioni e 984 mila euro. Il Consiglio Regionale costa 44 milioni di euro l’anno e la somma dei vitalizi supera perfino gli stipendi degli amministratori in carica. Per ogni dieci euro versati a consiglieri e assessori in carica, ogni mese la Regione ne spende 11 a favore di chi da via Capruzzi ci è già passato”.
“Ebbene – conclude Pugliese – bisogna porre fine a una situazione così paradossale: non è più sostenibile che pochi “fortunati” appartenenti alla “casta” politica continuino a beneficiare di privilegi economici fuori da ogni logica. Sarebbe il caso di applicare anche a loro l’ultima riforma pensionistica, con il relativo innalzamento dell’età pensionabile. In via Capruzzi non si rispetta neppure la soglia dei 69 anni visto che, non appena compiuti i 55 anni di età, è già pronta l’istanza da consegnare all’amministrazione per ricevere il vitalizio anticipato, un vitalizio fin troppo generoso per chi in aula è rimasto solo per qualche anno”.
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