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La distruzione dei container al Camping River lascia senza tetto molte famiglie

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Associazione 21 Luglio

La massiccia operazione della Polizia Municipale all’interno del Camping River di Roma, il primo insediamento che, secondo il Piano rom del Comune, doveva essere superato secondo i principi della Strategia per l’Inclusione dei rom (Piano fortemente criticato da Associazione 21 luglioper il quale si è richiesta una profonda revisione delle azioni).


Alcune famiglie sono state costrette a lasciare il proprio container mentre veniva distrutto sotto i loro occhi dagli operatori del comune di Roma.

A seguito del nostro sopralluogo abbiamo verificato che le operazioni perpetrate presso il Camping River questa mattina, compresa la distruzione dei moduli abitativi, è avvenuta ai danni di famiglie che – secondo il Comune di Roma – non erano autorizzate ad occupare i container, lasciandole di fatto senza tetto.

La nota di Associazione 21 luglio

Associazione 21 luglio fa presente che:

– il Camping River dal 1° ottobre 2017 è un’area occupata, quindi non si comprende come l’Amministrazione Capitolina possa distinguere tra soggetti autorizzati e non autorizzati;

– distruggere le abitazioni di persone che già vivono in condizioni di emergenza abitativa, in quanto non autorizzati, lasciando uomini, donne e bambini all’addiaccio, rappresenta un atto cinico e privo di un qualsiasi spiegazione logica;

– la distruzione di un container di proprietà pubblica in buone condizioni rappresenta un danno economico per l’intera comunità.

Associazione 21 luglio sta valutando in queste ore l’esistenza degli estremi per azioni future.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo