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50 vittime di omofobia al giorno, ma su 40, solo uno di loro ha il coraggio di denunciare

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di FRANCESCA CARBONI

Più di 50 vittime di omofobia al giorno. Oltre 20 mila chiamate nell’ultimo anno da tutta Italia. E 3.200 sono ragazzini minorenni. Tra i 12 ed i 25 anni sono oltre 400 i casi di gravi maltrattamenti familiari segnalati. E solo 1 su 40 ha il coraggio di denunciare. Sono questi i dati forniti dal numero verde contro l’omo-transfobia Gay Help Line 800 713 713

 

 

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«Il dato che emerge maggiormente nell’ultimo anno, è il crescente livello di omofobia con un incremento del 2% (ora al 72%) ed un aumento del 4% (ora al 17%) dei ricatti a scapito delle persone lesbiche e gay non dichiarate – dichiara Fabrizio Marrazzo, Portavoce di Gay Center e Responsabile del Numero verde Gay Help Line – la comunicazione tramite social, rende sempre più facilmente ritracciabile l’orientamento sessuale degli utenti, potendo monitorare i gruppi di interesse, le amicizie, etc. , esponendo in questo modo le persone LGBT più facilmente alle violenze ed ai ricatti di singoli o gruppi. Un altro dato che emerge è anche l’età sempre più giovane degli aggressori e ricattatori che in diversi casi sono anche minori. Restano costanti i casi di genitori che non accettano l’omosessualità dei figli e che come rilevato, anche in passato, nel 30% dei casi arrivano a segregarli in casa ed a sottoporli a violenze, per almeno 400 casi l’anno».


Dato allarmante è che ancora oggi il 15,1% degli italiani ha una opinione estremamente negativa sulle persone LGBT, dichiarando di provare disgusto o che gli omosessuali sono contronatura. Continua Marrazzo: «Il dato più allarmante e che solo 1 vittima su 40 circa, pensa che denunciare possa migliorare la propria situazione, specialmente i più giovani, che temono oltre alle discriminazioni anche la reazione della propria famiglia. In particolare, gli studenti ci dichiarano che difficilmente trovano nella propria scuola docenti o adulti che li potrebbero aiutare. Per questo è importante l’approvazione di una legge contro l’omo-transfobia che preveda un piano di intervento, che consenta di supportare le vittime su tutto il territorio nazionale».

50.000 firme sono balsamo per i nostri occhi ma non bastano comunque! Diffondete e moltiplicate le firme!!

 

 

Chi è malato terminale oltre ad assumere i farmaci salvavita, passati in esenzione, spesso deve assumere medicinali comuni per mitigare gli effetti collaterali delle cure e della malattia. Laura chiede che i malati terminali possano godere dell’esenzione non solo sui farmaci salvavita ma anche su tutti gli altri medicinali.

Petizione diretta a Giulia Grillo

Giulia Grillo: Esenzione non solo per farmaci salvavita per malati oncologici

Chi è malato di cancro assume medicinali specifici per la cura di questa malattia, chiamati farmaci salvavita e passati in esenzione dal sistema sanitario nazionale. Tuttavia molti sintomi collaterali sia della malattia, che di questi farmaci (es. Chemioterapici o altri) necessitano l’assunzione spesso massiccia di altri medicinali più comuni, come antidolorifici, antipiretici, ecc. che il malato paga a prezzo pieno, con spese notevoli.

Chiedo che chi è affetto da patologie tumorali o chi è malato terminale possa essere esentato dal pagamento di ogni medicinale, essendone l’uso comunque direttamente collegato alla malattia in corso.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo