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Ragusa: un madre fa prostituire la figlia di 13 anni

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di ROSA MANNETTA

E a 13 anni una madre fa prostituire la figlia. A 13 anni.

 


E’ successo e non dovrebbe succedere. E tutto ciò in cambio di pochi spiccioli, di qualche pacchetto di sigarette o per l’uso di una doccia. E questa madre tra le serre di Acate, lasciava la figliola con tanti uomini…dai 30 ai 90 anni. Come si è giunti a scoprire questo dramma? Alcuni agenti della Squadra Mobile di Ragusa, hanno prelevato da quell’inferno, la ragazzina. Un inferno. Un vero inferno. Due poliziotti malvestiti si sono infiltrati e hanno chiesto di parlare con il titolare per avere un lavoro. E poi, tra pedinamenti e varie intercettazioni telefoniche, si sono prodotte delle prove contro un uomo di 61 anni, il titolare della serra. Madre e figlia vivevano in una situazione di degrado: non avevano un tetto. La ragazzina aveva iniziato a far comprendere che era stanca di fare quella vita. E dalle intercettazioni, è venuto fuori che la tredicenne voleva sporgere denuncia. E in modo rapido, la polizia è intervenuta e ha fermato quattro clienti. I fermi sono poi stati convalidati dal gip. Solo per il cliente novantenne, è stata applicata la misura dei “domiciliari”: la mamma accompagnava spesso la figlia a casa dell’anziano, in cambio di un letto per dormire. Questo novantenne, si appartava spesso con la bambina. E parlo di questa bambina nel bar Maracuja, dove intervisto chi vuole commentare notizie coinvolgenti. E Maria Giovanna interviene con impeto: “La bambina a 13 anni ha avuto modo di scoprire una vita agghiacciante. E tutti sapevano che questa piccola andava con vari uomini…e nessuno ha mai denunciato. Si può denunciare anonimamente e nessuno lo ha fatto. Tutti sapevano e hanno girato il volto da un’altra parte. La madre ha offerto la figlia ai carnefici. E’ questa la brutale realtà”. Sandra dice: “Si parla male della madre di questa ragazzina. Io pongo un interrogativo: “Ma qualcuno le ha mai trovato un lavoro dignitoso?”. Se questa donna avesse avuto un lavoro, una casa, di sicuro non avrebbe fatto prostituire la figlia. Vediamola anche da questo punto di vista. E non voglio giustificare questa madre”. Carlo, al contrario, afferma: “Questa donna non doveva far prostituire la figlia. Doveva proteggere la figlia. Non doveva farle fare quella vita atroce. La bambina doveva fare una vita come ogni bambina della sua età. E questi uomini che sono andati con la tredicenne, sono dei criminali”. Ritengo che tutti questi uomini dai 30 ai 90 anni, siano degli esseri spregevoli. Gli istinti prevalgono sulla parola “rispetto”. E ribadisco che manca il rispetto verso le donne, giovani, meno giovani o giovanissime. Le donne sono “mercanzia”. E se sono minorenni, sono la garanzia di rapsodie vezzose. Antonia Pozzi scriveva: “Non avere un Dio, non avere una tomba…ma solo cose vive che sfuggono…”. E noi avremo una ragione da seguire? O no?

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Sono sorte polemiche sulla visita di alcuni liceali del Virgilio alla sede del Grande Oriente d’Italia. Questa “uscita” consentirà agli studenti del liceo romano, nel tempio delle logge massoniche, di partecipare alla conferenza: “Cos’è la massoneria?”. I genitori dei ragazzi hanno espresso questo pensiero: “Non riteniamo una scelta opportuna proporre agli studenti di avvicinarsi, in maniera del tutto acritica, a un fenomeno tanto controverso che ha spesso contraddistinto i momenti più bui della storia della nostra repubblica, tanto da essere sotto i riflettori della commissione Antimafia”. Il dirigente scolastico dell’istituto ha dichiarato: “Io sarò presente a garanzia dell’iniziativa, se dovessi vedere o sentire cose che non mi piacciono, inviterò gli studenti ad uscire dalla sala”. Contro questa iniziativa didattica, è anche il Movimento 5 Stelle. “Noi rispettiamo l’indipendenza del lavoro e la creatività dei docenti…tuttavia riteniamo inopportune tutte queste iniziative che portano ad attribuire qualsivoglia forma di accredito alla massoneria, promuovendo una visita alla sede delle logge romane…”: lo affermano i senatori e le senatrici del M5S in commissione Cultura. Ora occorre spiegare che cosa possa essere la Massoneria. La Massoneria è un ordine iniziatico che ammette la pratica di dottrine misteriche o religiose. Il punto è questo: i giovani studenti del liceo Virgilio devono andare a visitare il tempio massonico? E pongo questo interrogativo nel bar Maracuja, dove effettuo interviste e dove è una consuetudine, discutere di notizie di attualità e di cronaca. Sara dice: “Concordo con i genitori dei ragazzi che sono contrari a questa visita nel tempio massonico. La massoneria, secondo me, è eversione. E’ una specie di associazione che è convinta di fare la felicità degli esseri umani. E’ una falsità storica. I ragazzi non dovrebbero conoscere questa cosa. La chiamo “cosa” perché è il risultato di pensieri ingannevoli”. Marco, al contrario, racconta: “Io penso che la partecipazione della scolaresca alla conferenza sulla massoneria sia interessante e che il tutto sia da inquadrare in una lezione di storia”. I pareri sono vari e anche discordanti. Ma cosa succede nel nostro Paese? Cosa sono questi venti di inasprimento delle coscienze? Questi venti reazionari destano preoccupazione. In che senso? Giorni fa, alcuni alunni delle classi di una scuola primaria di Cremona, sono stati condotti nel comando provinciale dei carabinieri. In questa visita, gli stessi carabinieri hanno illustrato la funzionalità degli strumenti tecnici e dei mezzi in loro dotazione: gli alunni sono stati anche fotografati in fila vestiti come squadre antisommossa. Queste foto con caschi e scudi, sono state diffuse dagli stessi militari. In seguito alla pubblicazione delle stesse, sono sorte delle polemiche. In effetti, i bambini non dovrebbero avere il concetto di sopraffazione, schierati e “giocando” per stabilire l’ordine pubblico. Tutto ciò è diseducativo. L’etica forse non si conosce. Non si sa cosa possa significare il termine “etica”. E’ sconvolgente questo modo di “educare”.  Bruno Latour scrive: “Siamo solo disorientati…”. Ritengo che dovremmo tracciare una nuova mappa morale.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo