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Festival Internazionale di Andria

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di ILEANA SAPONE*

CASTEL DEI MONDI

XXIII edizione

4 settembre / 22 settembre 2019

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Regione Puglia – Assessorato Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali

Città di Andria

Teatro Pubblico Pugliese

«Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me.» (Jerzy Grotowski)

COMUNICATO STAMPA

Multidisciplinarietà, Innovazione, internazionalizzazione, partecipazione, accessibilità. Tornano, si ripetono come un bel mantra le parole chiave per il Festival  Castel dei Mondi che si presenta anche quest’anno come piattaforma che “esplora la scena contemporanea nelle arti, osserva e presenta quanto di più nuovo e originale che la creatività internazionale produce. Cercare, insomma, dove gli altri non guardano”.

Si annuncia così la 23ma edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, dal 4 al 22 settembre, rassegna della Città di Andria, sostenuta da Regione Puglia – Assessorato Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese. Un Festival che osserva e presenta quanto di più nuovo e originale la creatività internazionale produce, da Collectif berlin, a I sacchi di sabbia, alla prima europea di The Hex di Karma Fields https://youtu.be/dyC7L_dtScIMuseum of the Moon (quarta tappa in Puglia), a Federico Sacchi (progetto Rediscovery), Lucido Sottile e altre produzioni che possono essere osservate scorrendo il programma. Diverse le location scelte in città, Mater Gratiae, Palazzo Ducale, Chiesa di San Domenico, Piazza Catuma, Chiostro San Francesco,

Apre il Festival, Perhaps all the dragons, il lavoro di Collectif berlin, capolavoro di

di Berlin (Bart Baele, Yves Degryse), 4/5/6 settembre (Andria Mater Gratiae 17.30/19.00/20.30/22.00), lavoro che è valso al duo belga riconoscimenti unanimi di pubblico e critica (e ha superato ad oggi le 600 repliche in tutto il mondo) – racconta trenta storie, raccolte in diversi paesi e trasformate in altrettanti monologhi video e inserite in una costruzione drammaturgica che le mette in relazione tra di loro.

Seguirà I Sacchi di Sabbia, con il testo scritto insieme a Massimiliano Civica I dialoghi degli dei (6/7 settembre, Palazzo Ducale) un divertissement squisitamente

letterario, in cui l’autore, attingendo dal patrimonio del mito, offre una rappresentazione originale, ironica, sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica. Gli scontri familiari tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo resistono alla sfida del tempo. Per la prima volta I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica – con il sostegno della Compagnia Lombardi-Tiezzi – si interrogano proprio sul senso profondo della parola “intrattenimento”. Da segnalare il  documentario dal vivo del musicteller Federico Sacchi: Talk Talk Before the Silence che racconta una delle più affascinanti meteore del rock: la band di Mark Hollis. Un gruppo di culto (It’s My Life, Such a Shame) che ha vissuto una breve, intensa parabola inversa dalle vette del pop dei primi anni ’80 alla scomparsa dalle scene (11 settembre Palazzo Ducale). Da non perdere il 12 e 13 settembre in Piazza Catuma la Festa finale del Festival con lo spettacolo The Hex del dj performer Karma Fields. In esclusiva europea. Una serata dance electro dance all’interno di un pentagono sulle cui pareti vengono ritratte in 3d algoritmi e sistemi informatici.

E dal 9 al 22 settembre nella Chiesa di San Domenico (my-moon.org): Museum of the Moon, la nuova opera dell’artista britannico Luke Jerram. Una mega installazione che permette di osservare la luna, un diametro di 7 metri, esternamente costituita dal “linguaggio figurato” dettagliato della superficie lunare in 120 dpi, fornito dalla NASA, su scala 1:500,000. L’installazione audio surround è il frutto della fusione tra l’immaginario lunare, la luce lunare ed una composizione musicale del compositore Dan Jones, vincitore dei premi BAFTA e Ivor Novello.

Tra le altre proposte (undici spettacoli) anche la nostra Roberta Ferrara (Equilibrio Dinamico): Young heart run free (8 settembre Chiostro di San Francesco) e, stesso giorno, ma in Piazza Catuma, Stupor, di Opera Teatro di Melfi, diretta da Giampiero Francese, allestito nell’ambito dei progetti per Matera Capitale Europea della Cultura. Tra un quadro e l’altro, le immagini e la danza di Elisa Barucchieri.

Ci sarà una OFF edition dal 9 al 13 settembre anche a Trani e Barletta, oltre che ad Andria: il Southsidestory/The B-side of Casteldeimondi a cura di Piergiorgio Guarini; dal 9 al 13 settembre (Se Boon – Andria/Salto dell’Acciuga – Trani/Il Vecchio e il Mare – Trani/ ¿Qué tal? Tapas & Drinks – Andria/ Summer White Beach – Barletta). Una sorta di dopofestival, un format all’insegna del divertimento, della musica e dei sapori esotici per promuovere i valori di contaminazione e integrazione tra culture diverse e valorizzare la creatività del nostro territorio. Poi, Khuan met Vendelie + Pledge con Dismembered, il 9 settembre a Palazzo Ducale, un progetto musicale nel quale convergono le esperienze di musicisti, cantanti ed autori provenienti da diverse latitudini formative.

Orari: 17.30/19.00/20.30/22.00/22.30

Prezzi biglietti: da 2 a 5 euro.

INFO: www.casteldeimondi.com

*Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese

XXIII edizione

4 settembre / 22 settembre 2019

Collectif Berlin

PERHAPS ALL THE DRAGONS

di Berlin (Bart Baele, Yves Degryse)

4/5/6 settembre Mater Gratiae

berlinberlin.be

Perhaps all the dragons, capolavoro di BERLIN – che è valso al duo belga riconoscimenti unanimi di pubblico e critica (e ha superato ad oggi le 600 repliche in tutto il mondo) – racconta trenta storie, raccolte in diversi paesi e trasformate in altrettanti monologhi video e inserite in una costruzione drammaturgica che le mette in relazione tra di loro. Una imponente struttura ovale, sul cui   perimetro sono montati 30 schermi-storie, ospita gli spettatori durante la visione. La durata di ogni storia è esattamente la stessa, mentre diverse interazioni avvengono tra esse in momenti differenti dello spettacolo.

Bart Baele e Yves Degryse, fondatori della compagnia, hanno incontrato i protagonisti per farsi raccontare personalmente fatti, aneddoti, avventure, insieme agli intrighi e ai pensieri più interessanti che in essi si celano. Un eclettico caleidoscopio di colori e di temi disparati (dalle ipotesi filosofiche al dettaglio scientifico fino agli aneddoti), una vera e propria discesa in fondo al cuore dell’umanità.

Il lavoro del collettivo belga BERLIN si caratterizza per un approccio documentaristico e interdisciplinare: dopo aver focalizzato uno specifico filone di ricerca, vengono messi in moto diversi percorsi utilizzando ogni volta media differenti. Questo tipo di procedimento ha dato vita a due cicli progettuali: Holocene (l’attuale era geologica), dove il punto di partenza è sempre una città o un altro luogo del pianeta, e Horror Vacui (paura del vuoto), in cui storie vere e toccanti vengono delicatamente districate attorno ad una tavola.

Il ciclo Holocene comprende Jerusalem, Iqaluit, Bonanza, Moscow e Zvizdal. I primi tre episodi di Horror Vacui sono invece Tagfish, Land’s end e Perhaps all the dragons (il debutto del quarto episodio True Copy è previsto per l’autunno del 2018). Il duo BERLIN è tutt’ora al lavoro su entrambi i cicli. Holocene terminerà a Berlino con la creazione di un progetto di docu-fiction che coinvolgerà gli abitanti delle città protagoniste degli episodi precedenti. Invitata dai maggiori festival internazionali, la compagnia ha lavorato in più di ventotto paesi diversi negli ultimi anni, all’interno di vari circuiti che comprendono teatri, ma anche spazi espositivi, gallerie d’arte e luoghi pubblici.

I Sacchi di Sabbia

I DIALOGHI DEGLI DEI

di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia

6/7 settembre Palazzo Ducale

sacchidisabbia.com

La fortuna di Luciano – scrittore e retore greco, di origine siriane, nato a Samosata nel 125 d.C.    è’ legata soprattutto alla serie dei cosiddetti Dialoghi degli dei: un divertissement squisitamente letterario, in cui l’autore, attingendo dal patrimonio del mito, offre una rappresentazione originale, ironica, sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica. Gli scontri familiari tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo resistono alla sfida del tempo, continuando a farci sorridere, ergendosi anzi a topos di molti

meccanismi che animeranno poi la commedia moderna. È sorprendente come, a distanza di secoli, questi Dialoghi continuino ad “intrattenere” l’ascoltatore: queste deliziose miniature, cesellate in un fraseggio agile ed arguto, continuano ad essere “discorsi per far passare il tempo”. Insieme per la prima volta I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica – con il sostegno della Compagnia Lombardi- Tiezzi – si interrogano proprio sul senso profondo della parola “intrattenimento”, alla divertita ricerca di forme desuete per “passare il tempo”.

Operaeventi

STUPOR

di Gianpiero Francese

8 settembre Piazza Catuma

Si intitola “Stupor” – lo spettacolo della Compagnia “Opera Teatro” di Melfi, diretta dal regista Giampiero Francese. Lo spettacolo – viene allestito nell’ambito dei progetti per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Le scene e il racconto.

Un incontro immaginario con un falco cieco – da il via a monologhi e dialoghi, che indagano il cuore, la mente e le viscere di Federico II di Svevia.

La drammaturgia è tratta da tre testi di Raffaele Nigro, scrittore, storico e già giornalista Rai, originario di Melfi. Il primo quadro si rifà al suo libro “Il custode del museo delle cere” Il secondo libro è “Hoenstaufen”, Il terzo testo è tratto da “Il santo e il leone”.Tra un quadro e l’altro, le immagini e la danza di Elisa Barucchieri. Uno spettacolo di grande atmosfera. Un sottile velo sul proscenio consente la proiezione delle immagini, ma anche – e soprattutto – la costruzione di una scena intimista, onirica, lontana nel tempo, che rapisce lo spettatore.

Equilibrio Dinamico

YOUNG HEARTS RUN FREE

di Roberta Ferrara

8 settembre

Chiostro di San Francesco

L’amore non è un bisogno ma un traboccare. L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi.

In questa partitura coreografica a sei corpi si vuole ‘cantare’ simultaneamente l’innocenza e l’incoscienza dei due più grandi amanti della tragedia: Romeo e Giulietta.

Possiamo parlare all’infinito sulle loro probabili idee circa l’amore ma siamo disarmati se si parla del loro innamoramento.

Il vento che sposta i capelli, gli occhi che si cercano, i muscoli che si contraggono, la cura di ascoltare il tatto, i cambi repentini di umore, il sentirsi sollevati, l’odore che circola nell’aria che ci definisce. Fu allora lo sguardo a creare questo primo fremito?

Ispirato a Romeo e Giulietta di W. Shakespeare Ideazione e Coreografia Roberta Ferrara

con Antonello Amati, Giulia Bertoni, Laila Lovino, Camilla Romita, Vittorio Porcelli, Alberto Chianello.

Organizzazione Vincenzo Losito

Un progetto di Equilibrio Dinamico Ensemble

Federico Sacchi

TALK TALK. BEFORE THE SILENCE

10 settembre Palazzo Ducale

rediscovery.it

Un documentario dal vivo racconta una delle più affascinanti meteore del rock: la band di Mark Hollis. Un gruppo di culto (It’s My Life, Such a Shame) che ha vissuto una breve, intensa parabola inversa dalle vette del pop dei primi anni ’80 alla scomparsa dalle scene. Il musicteller Federico Sacchi ne ripercorre la storia.

«Amo il suono, ma preferisco il silenzio» è la frase manifesto di Mark Hollis, protagonista con il suo gruppo, i Talk Talk, di una delle più schizofreniche carriere della storia del rock. A raccontarla è il documentario dal vivo Talk Talk B efore the Silence, un’esperienza di ascolto immersiva a cura del musicteller Federico Sacchi, in coproduzione Docabout e Teatro Stabile Torino, che debutta in prima nazionale. Tra storytelling, musica, teatro e video si ripercorre la singolare e fulminea parabola inversa, dal successo al silenzio, della band inglese diventata di culto. Messi sotto  contratto nell’82 dalla Emi che vuol farne i nuovi Duran Duran, i Talk Talk vengono lanciati sul mercato in linea con l’allora imperante new romantic. Ma in poco tempo, e un paio di album, deragliano dalla new wave per elaborare un proprio personalissimo stile. «Si sganciano dalle mode dei primi anni ‘80 e creano di fatto un nuovo genere: il post-rock», racconta Federico Sacchi. La qualità della loro musica cresce, ma la popolarità cala. Il pubblico non li segue. E così Mark Hollis decide di riscattare il suo destino di improbabile pop star e sceglie di realizzare appieno il suono del silenzio, scomparendo insieme alla sua musica. La regia è di Federico Sacchi e Marzia Scarteddu.Talk Talk Before the Silence è il secondo episodio di reDISCO very, un format di divulgazione musicale crossmediale in cui il racconto inizia sul web e si completa sul palco.

Federico Sacchi

GLI ANNI DI NINO FERRER

11 settembre Palazzo Ducale

rediscovery.it

Il musicteller Federico Sacchi ripercorre la storia di Ferrer in un documentario dal vivo tra storytelling, musica, teatro e video.

Se ti dico Nino Ferrer, cosa ti viene in mente?” Probabilmente La Pelle Nera, Agata, Pippo Baudo, il festival di San Remo, i varietà del sabato sera, il carosello, abiti eleganti, un sorriso smagliante e un ciuffo perfetto.

Un’immagine cristallizzata nel tempo, quella che la gente vuole continuare a vedere.

Poi c’è il vero Nino. Un artista dalla carriera quarantennale, di cui noi italiani conosciamo solo una piccolissima parte: quattro anni di successi e fama in crescita esponenziale a cui segue, da un giorno all’altro, una inspiegabile scomparsa dai palinsesti. Un genio ribelle, eclettico, inafferrabile, mai domo, disposto a tutto pur di essere libero. Anche a perdere il suo pubblico.

Silvia Mercuriali /Autoteatro

MACONDO

di Silvia Mercuriali

12/13 settembre Mater Gratiae

silviamercuriali.com

Liberamente ispirato a Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, riletto in una chiave di autoteatro; una strategia di messa in scena sviluppata da Silvia Mercuriali in Inghilterra, che pone al centro della scena, vuota, l’interazione tra gli spettatori, guidati attraverso semplici istruzioni audio, in una celebrazione dell’agire collettivo.

Coniugando la tecnica dell’Autoteatro con un sound design binaurale e un testo poetico, lo spettacolo crea un esperienza teatrale unica ed irripetibile.

Gli spettatori, guidati da tracce audio personalizzate, si trovano immersi in un mondo al tempo stesso fittizio e reale, in cui la storia si svela attraverso il loro proprio agire.

Ti ricordi la trama?

La ruota della fortuna si è messa in moto e solo il Matto crede di poterla fermare. Si tuffa di testa verso gli abissi.

L’Eremita, il Sole e la Morte sono già state pescate dal mazzo.   Il Mago sta a guardare, mentre l’Impiccato dorme, come i gatti… con un occhio aperto.

MACONDO prende vita per 50 minuti su un palco vuoto, assumendo la forma del pubblico che lo popola di volta in volta, guidato da un destino inesorabile.

LucidoSottile

DISSACRANTEMENTE LUCIDE… LUCIDISSIME!

di Tiziana Troja e Michela Sale Musio

12/13 settembre Palazzo Ducale

lucidosottile.com

In “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime!” Tiziana Troja e Michela Sale Musio si raccontano e, attraverso i loro personaggi, raccontano la storia della loro compagnia, LucidoSottile.

Accompagnando il pubblico in un excursus creativo assolutamente originale, le due attrici portano in scena se stesse, confessando segreti, verità, passioni e idiosincrasie, in un viaggio musicale e narrativo che coinvolge il pubblico per sessanta minuti di risate.

Tiziana Troja e Michela Sale Musio condividono così col pubblico le gioie, le angosce e le soddisfazioni vissute in questi anni di spettacoli, che le hanno viste esordire e ottenere grandissimi successi.

“Dissacrantemente Lucide… Lucidissime” è la straordinaria storia di due “animali da palcoscenico” raccontata da personaggi come Tanya&Mara, la Nives e la Ginger, Alba Borgia e Tatiana Evarè, Prouska e Dorinna, in uno spettacolo in cui nulla viene lasciato al caso, con una sapienza scenica ritmata da una comicità smisurata in un tourbillon di gag irriverenti.

KARMA FIELDS (USA)

The Hex

Prima Nazionale

12 e 13 settembre Piazza Catuma

Festa finale del Festival Internazionale di Andria Casteldei Mondi. Un arrivederci al 2020 con lo spettacolo The Hex del dj performer Karma Fields. In esclusiva europea. Una serata dance electro dance all’interno di un pentagono sulle cui pareti vengono ritratte in 3d algoritmi e sistemi informatici.

I Seriòmici

Riccardo III di cinque figli di Antonio Memeo

14 e 15 settembre  Oratorio di San Francesco

Antonio Memeo

Riccardo, III di cinque figli, tratta l’ossessione dell’essere artista, il perseguire a spada tratta l’arte quando diventa delirio, ovunque e comunque. Forse la follia è propria dell’attore che reca in sè quel disagio che lo porta a distaccarsi dalla realtà, dalla materialità di cui l’attore ne farebbe volentieri a meno: “Riccardo cosa vuoi dire, dillo a parole tue… ti ho sempre detto trovati un lavoro…” In qualche modo Riccardo III di cinque figli tratta del mio delirio attraverso alcuni momenti estrapolati dal Riccardo III di W. Shakespeare, dall’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam e dal Don Chisciotte di Miguel de Cervantes. Lo spettacolo vede in scena la sola presenza di Antonio Memeo  il quale cura anche la regia.

Luke Jerram

MUSEUM OF THE MOON

9/22 settembre

Chiesa di San Domenico

my-moon.org

Museum of the Moon è una nuova opera dell’artista britannico Luke Jerram. Il suo diametro misura 7 metri ed esternamente è costituita dal “linguaggio figurato” dettagliato della superficie lunare in 120 dpi, fornito dalla NASA, su scala 1:500,000. L’installazione audio surround è il frutto della fusione tra l’immaginario lunare, la luce lunare ed una composizione musicale del compositore Dan Jones, vincitore dei premi BAFTA e Ivor Novello.

Dall’alba della storia umana la luna ha rappresentato lo specchio culturale delle nostre credenze e dei nostri modi di pensare. Nei secoli la luna è stata percepita come un dio e come un pianeta, è stata usata come calendario e come sentinella per i naviganti, e ha ispirato artisti, poeti, scrittori e musicisti in tutto il mondo. Ciascuna cultura ha dunque il proprio rapporto storico, culturale e religioso con la luna.

Museum of the Moon permette di contemplare la luna, oltre che nella sua evidenza come oggetto di osservazione scientifica, anche nei differenti significati che essa assume a seconda del contesto in cui viene esposta, e parte del lavoro di Luke Jerram consiste nel documentare differenze e similitudini culturali che emergono nelle varie presentazioni in giro per il mondo.

SOUTHSIDESTORY / The B-side of Casteldeimondi

a cura di Piergiorgio Guarini

dal 9 al 13 settembre

  • Se Boon – Andria
  • Salto dell’Acciuga – Trani
  • Il Vecchio e il Mare – Trani
  • ¿Qué tal? Tapas & Drinks – Andria
  • Summer White Beach – Barletta

SouthSideStory è il dopofestival di Castel dei Mondi. Un format che vuole accogliere i partecipanti all’insegna del divertimento, della musica e dei sapori esotici.

Scopo principale del progetto è promuovere i valori di contaminazione e integrazione tra culture diverse e valorizzare la creatività del nostro territorio.

Khuan met Vendelie + Pledge DISMEMBERED

9 settembre Palazzo Ducale

Un progetto musicale nel quale convergono le esperienze di musicisti, cantanti ed autori  provenienti da diverse latitudini formative, creando un cortocircuito espressivo fatto di contaminazioni e sperimentazioni che affonda radici nell’ambient, drone music, ma anche negli insegnamenti avanguardistici dei pionieri della sperimentazione, come gli Einsturzende Neubauten, Kraftwerk, Aphex Twin, David Sylvian, PJ Harvey, Dead Can Dance, Ultravox, Tom Waits, Nick Cave, Blixa Bargeld, Orb, Massive Attack, Tricky, Portishead, Radiohead e Daft Punk.

In tale contesto si innestano le liriche di Vendelie Rougeorgie e la sua voce ipnotica che fanno da contrappunto alla musica elettronica di Khuan che dipana melodie alternate nel chiaroscuro di atmosfere rarefatte ed improvvisi cambi di ritmo, quasi a scuotere le anime degli astanti.

Un squarcio di luce che si apre su un ipotetico girone infernale dantesco, sobillato e coccolato dal pianismo ammaliante di Pledge.

Khuan, al secolo Giovanni Gazzillo, nato e cresciuto in Italia, è un appassionato di musica e un ricercatore. Ha cominciato el carriera come dj/producer con l’alias di Khuan, cominciando la propria esperienza con la musica rock degli anni 80′, musica soul e pop.

Ora si occupa prevalentemente di musica elettronica.

Gradisce ogni genere musicale, ma quella che preferisce è la Techno music.

Ultimamente sta muovendosi nella scena italiana dei club underground, non disdegnando la sperimentazione di nuove esperienze e club internazionali.

Vendelie Rougeorgie è lo pseudonimo del soprano Rosalba Carbone, la cui vena creativa si dipana in molteplici ambiti non solo musicali. Dopo un completo excursus studiorum e vari corsi di perfezionamento in ambito vocale e musicale classico, si è dedicata alla composizione poetica e prosa, volgendo la sua attenzione anche alla fotografia.

In ambito musicale e vocale ha continuato ad approfondire la ricerca ed ha abbracciato stili espressivi più liberi, cimentandosi nell’ambito della musica sperimentale indipendente alternativa, con digressioni nei generi ambient, dark folk, indie, alternative, slow core, elettronica, drone, post punk e psychedelia.

Giuseppe Musciacchio , alias Pledge, alias Joey vive per la musica fin da quando aveva 9 anni, quando cominciò suonando la musica classica. All’inizio principiò con gli studi di armonia e solfeggio, e quindi si dedicò al pianoforte. Durante la sua adolescenza si è affacciato al mondo dei locali underground restandone affascinato; questa nuova passione ha portato il giovane artista ad imbarcarsi nello studio della musica elettronica.

Nel corso della live performance si esibirà in alcune improvvisazioni la danzatrice

Francesca Ruotolo. Nata ad Andria nel 1994, inizia i suoi studi nella scuola Centro Teatro Danza di Dora Martinelli, per poi proseguire con Enrico Morelli e Michele Merola a Reggio Emilia.

Nel 2013 inizia il percorso di Alta formazione coreutica presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma, laureandosi in danza classica. Prosegue l’attività artistica in Italia.

FIOF Fondo internazionale per la Fotografia Video & Comunicazione

R-EVOLUTION 2019

Mostra documentaria

dal 9 settembre

A cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna, R-evolution tour celebra questo grande evento con una mostra fotografica documentaria tratta dagli archivi della Nasa, Dalle immagini in bianco e nero di un futuro remoto quando le navicelle sembravano quelle immaginate da Jules Verne, alle sagome degli Shuttle, dalle prime foto, magnificamente naif, dei pianeti ai sontuosi colori immortalati dal telescopio Hubble.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo