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La giunta Fugatti rinuncia a un milione di euro della Unione Europea per l’integrazione

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di ROSA MANNETTA

Si è diffusa la notizia: la giunta Fugatti ha rinunciato ad un milione di euro dall’Europa per finanziare progetti di integrazione in Trentino.

 

Il presidente della provincia ha spiegato: “Riguardo a quel milione di euro proveniente dall’Europa, da destinare alle politiche di accoglienza dei migranti a cui, come Provincia avremmo rinunciato, noi vogliamo semplicemente capire se queste risorse sarebbero davvero utili, quali attività e corsi verrebbero organizzati e con quali ricadute per la collettività”. In pratica, è stata firmata la “nota di rinuncia al ministero” da parte del Dipartimento salute in merito alla attuazione di alcuni progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno. In che cosa consiste questa rinuncia? Questa rinuncia consiste nel fatto che non si sono realizzati i corsi di insegnamento della lingua italiana e non sono state promosse iniziative di socializzazione interculturale. Il tutto è avvenuto per i forti venti di pregiudizi razziali e per la propaganda leghista. Luca Zeni, ex assessore ha detto: “Questo è forse l’atto più grave…sprezzante e dannoso che la giunta della Lega ha fatto in questo anno di governo del Trentino”. Le conseguenze sono state deleterie: molti trentini lavoravano nel settore dell’accoglienza in modo da predisporre dei percorsi di integrazione e attualmente, sono senza un’occupazione. Di fatto se questo finanziamento europeo fosse stato investito, si sarebbero realizzati dei progetti atti a reintegrare i ruoli delle associazioni e a fornire delle nuove opportunità di occupazione ai lavoratori dell’accoglienza. L’argomento è interessante e lo propongo nel solito bar Maracuja, dove avvengono le mie interviste. E subito, interviene Maria: “E’ stato un grande errore rinunciare ad un milione di euro per favorire l’integrazione dei migranti. E noi italiani siamo stati migranti, la nostra storia è segnata da migranti che sono partiti dal Nord, dal Centro e dal Sud del nostro Paese. E’ stato un pessimo gesto della giunta leghista”. Marco, al contrario, afferma: “Dobbiamo mettere un freno ai migranti. Non sono leghista. Ma non possiamo solo noi, far giungere a Lampedusa, tutti”. L’argomento migranti genera malumore e questo si desume dalle parole, dagli atteggiamenti nervosi. Cosa dire? La rinuncia a questo finanziamento non ha fatto apportare benefici economici alla comunità trentina. Benefici considerevoli che avrebbero aumentato la forza lavoro, che avrebbero creato nuovi modelli di integrazione. Certo, nuovi modelli che sarebbero stati presi come esempio, in altre regioni. Paul Celan Scriveva: “Nessuno, non dimenticare nessuno…”. E non dimentichiamo chi eravamo e cosa eravamo. Un secolo fa, gli Italiani erano “sporchi”, negli Stati Uniti.

 

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo